sabato 20 dicembre 2014

Un altro modo di amministrare Origgio c’è!

Approvato, nella seduta del Consiglio Comunale di venerdì 19 dicembre 2014, il Bilancio di Previsione per l’anno 2014 e il Piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Origgio. Il Bilancio di Previsione è il documento di pianificazione economica e di programmazione politica predisposto dall’amministrazione che coordina l’intera macchina comunale; è approvato dal Consiglio entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, salvo diversa scadenza stabilita con la legge finanziaria.

Quest’anno, ormai è consuetudine per questa Amministrazione, sono state concesse le solite proroghe cui il Comune di Origgio a dato seguito continuando ad “amministrare” il nostro paese in termini di dodicesimi, in parole povere “alla giornata”. Questa scelta di attendere fino alla fine la proroga data dal Governo evidenzia, di fatto, una modalità che abbiamo ormai imparato a riconoscere negli anni, come la solita incapacità del Sindaco e della sua Giunta nel saper programmare opere e progetti sul territorio.

Arriviamo quindi con un anno di ritardo ad approvare un bilancio che di previsione a ben poco, che di fatto è stato calato dall’alto senza aver dato un minimo d’informazione alla cittadinanza, senza aver chiesto e coinvolti i cittadini nella elaborazione di Progetti e di Idee. La Giunta comunale di Origgio (Lega Nord, Foza Italia, UDC) si è attenuto al “minimo sindacale”, ha dis-organizzato un Consiglio Comunale Aperto alla cittadinanza; Consiglio Comunale, convocato in maniera del tutto dilettantesca, a cui hanno assistito solamente DUE cittadini nel 2013, SEI nel 2014; forse uno sforzo preliminare, per pubblicizzare l’evento, avrebbe dato un risultato migliore.

Altrove succede che sono numerosissimi i Comuni che hanno approvato il Bilanci di Previsione a cominciare dal mese di luglio. Moltissime le Amministrazioni Comunali che coinvolgono con una informazione puntuale i cittadini e diventano sempre più quei Comuni che vedono nella partecipazione dei cittadini nella formazione del bilancio, uno strumento di trasparenza e democrazia. . Perché grazie alla partecipazione, i cittadini possono stabilire la qualità dei servizi pubblici locali. Al contrario, non di rado le decisioni delle Amministrazioni rischiano di non essere ben accolte dai cittadini, di provocare conflittualità e rallentamenti nella fase delle scelte o nella realizzazione delle opere.

Responsabilità, Trasparenza e Partecipazione dei cittadini: sono i buoni requisiti che un’Amministrazione attenta deve poter vantare. Avviare processi di decisione partecipata che siano strutturati secondo metodologie ben definite, permette di instaurare un rapporto più collaborativo tra l’Amministrazione pubblica ed i cittadini. Costruire e condividere le scelte sulle politiche pubbliche con coloro che, insieme all’Amministrazione, vivono quotidianamente il territorio – le associazioni e i cittadini – sembra poter essere la risposta per superare questa difficoltà. La stessa Amministrazione, ascoltando direttamente dai cittadini le loro priorità, può acquisire un ampio patrimonio di conoscenze, maggiormente corrispondente alle esigenze reali della popolazione e quindi affrontare al meglio la gestione del territorio in tutta la sua complessità.

A primavera del prossimo anno, con l’elezione del Sindaco e dei Consiglieri, si insedierà una nuova Amministrazione; la speranza di molti cittadini di Origgio e che si affermi un nuovo modo di gestire il nostro Comune: più Trasparente, più Responsabile, più Partecipato.

giovedì 11 dicembre 2014

CAMPAGNA DI SOSTENGNO ALLA LOTTA CONTRO LA CORRUZIONE.

Ci rivolgiamo a tutti i Candidati e ai Candidati alla carica di Sindaco che si presenteranno alle elezioni amministrative del 2015 di qualunque partito, lista e schieramento di aderire alle richieste di trasparenza pre-voto di Riparte il futuro. È il momento di assumere l’impegno di mettere in cima alla propria agenda la lotta alla corruzione. Due sono le iniziative da sostenere e mettere in campo:
  1. 1.    Adottando la delibera “Trasparenza a costo zero” entro i primi 100 giorni
  2. 2.    Impegnandosi ad attuare le prescrizioni della delibera entro 200 giorni

La mancanza di risorse per i Comuni non può essere una scusa: è possibile combattere la corruzione anche a costo zero. Chiediamo ai sindaci di condividere con i cittadini le informazioni su chi li rappresenta e su come i Comuni spendono i soldi pubblici.

1.        La trasparenza della candidatura.
A)      Pubblicare (sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) il Curriculum Vitae. Il CV non deve essere generico: al contrario, chiediamo che includa tutti gli incarichi ricoperti, siano essi pubblici o professionali, e non solo quelli principali. Grazie a questo documento è possibile valutare la competenza e l’esperienza del candidato, in ciascun settore che lo vede coinvolto, e da esso possono emergere eventuali conflitti d’interesse.
B)      Pubblicare (sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) la propria storia giudiziaria. Chiediamo di conoscere tutti i procedimenti penali in corso e quelli che si sono conclusi con una condanna, anche lieve. Il nostro intento è di permettere all’elettorato una scelta quanto più consapevole rispetto a chi prenderà decisioni strategiche per la città. Sapere la storia giudiziaria dei candidati è una garanzia per lo svolgimento della vita istituzionale.
C)      Pubblicare (sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) la propria la situazione reddituale e patrimoniale La pubblicazione della situazione reddituale e patrimoniale di chi rappresenta le istituzioni è richiesta per legge in diversi Paesi europei. Lungi dal credere che sia opportuno giudicare positivamente o negativamente alla luce del reddito, pensiamo che sia importante verificare la corrispondenza tra reddito, patrimonio, attività professionale e stile di vita.
D)      Dichiarare e pubblicare (sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) potenziali conflitti d’interesse. Chiediamo siano rese pubbliche, mediante autodichiarazione, situazioni di potenziale conflitto tra gli interessi professionali e privati del candidato e quelli pubblici di cui si potrebbe occupare una volta eletto. Inoltre, chiediamo che si faccia riferimento non solo a se stessi, ma anche a congiunti e familiari, quindi ai possibili interessi mediati. Questi non sono ostativi alla candidatura ma potrebbero rappresentare un rischio, specialmente nelle realtà più piccole.

2.       La delibera “trasparenza a costo zero” entro 100 giorni. La delibera richiede:
  1. pubblicazione online e diffusione dell‘anagrafe di tutti gli eletti;
  2. informazione semplificata sui bilanci del comune, fornendo dati dettagliati su partecipate ed enti simili;
  3. adozione della Carta di Pisa, codice etico promosso da Avviso Pubblico;
  4. creazione di una Tavola pubblica per la trasparenza, composta da istituzioni e società civile;
  5. trasparenza sulla gestione dei beni confiscati (per i comuni che li hanno), attraverso un elenco pubblico dei beni, i bandi per le assegnazioni, le verifiche e le informazioni sull’utilizzo.
3.       Attuare la delibera in 200 giorni. Le 5 prescrizioni contenute nella delibera dovranno essere attuate entro e non oltre 200 giorni. In questo tempo Riparte il futuro monitorerà, assieme alla società civile, affinché le richieste e gli impegni vengano soddisfatti e mantenuti.

giovedì 6 novembre 2014

Tutela dell’ambiente e promozione di uno Sviluppo Sostenibile.

La questione della terra è stata sempre al centro di lotte e rivendicazioni fin dall'inizio della storia dell'uomo. Su di essa si è fondato il potere delle città, dei regni e quello di alcune classi sociali rispetto ad altre. Per essa si è sognato, lottato, si è rivendicato un futuro diverso associando spesso al concetto di terra quello di libertà. L'uomo si è confrontato con il territorio cercando di adattarlo alle proprie necessità. Mai però come a partire dal XIX secolo l'uomo ha deciso di perseguire unicamente i propri obiettivi disinteressandosi della questione ambientale, arrivando a violentare questa Terra, che ci è stata donata, nei modi e con i mezzi che sono sotto gli occhi tutti. Ancora oggi possiamo godere delle meraviglie che la natura ci offre; ma qualche volta, ci fermiamo a pensare come avrebbe potuto essere l'ambiente che ci circonda prima di questa sfrenata industrializzazione, prima di questa sfrenata corsa ai consumi. Stiamo violentando la natura; ma forse, prima ancora stiamo violentando noi stessi.
E' su queste basi che abbiamo deciso di modificare il nostro approccio a questi argomenti e di proporre forme alternative in cui il rispetto per l'ambiente va di pari passo con la consapevolezza che forse è necessario recuperare alcuni valori sociali per ricostruire migliori relazioni tra le persone.
Si parte sicuramente da una visione critica e forse pessimistica di quanto avviene attorno a noi. Non si può dire però che non sia realistica. E allora cosa facciamo? Ci concentriamo unicamente sulle nostre piccole “isole felici”? Forse fino a qualche hanno fa era possibile. Le situazioni veramente difficili possiamo dire che erano più lontane. La crisi però ci ha messo di fronte alla dura realtà, che non è altro che il risultato di tutta una serie di politiche, scelte economiche, atteggiamenti personali sbagliati.
Fortunatamente in giro per il mondo e anche nella nostra nazione ci sono iniziative che vanno controcorrente, che secondo noi vanno nella giusta direzione e che vanno fatte conoscere, vanno perseguite.
Il partito Democratico di Origgio insieme a tutti coloro che vorranno partecipare, a tutte le liste che lo vorranno affiancare, in vista delle prossime elezioni ha l'intenzione di elaborare e proporre un progetto che ponga al centro della vita politica locale, il rispetto per l'ambiente, e un nuovo modo di confrontarsi con il territorio. Probabilmente non ci inventeremo nulla di nuovo ma sicuramente considereremo le esperienze e le iniziative che già altri hanno messo in pratica e cercheremo, con impegno, fermezza e con un grande entusiasmo, di attuarle anche nel nostro paese, adattandole alla nostra realtà.
Vogliamo porre all'attenzione dei cittadini alcune iniziative in cui sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale sono il motore principale. In particolare facciamo riferimento ai mercati a kilometri “0”, ai gruppi d'acquisto solidale, agli orti in città e agli orti didattici.
Gruppi di acquisto solidale.
Sono il frutto dell'iniziativa di semplici cittadini che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro. Questa esperienza non nasce solamente al fine di produrre un risparmio ma, l'aspetto etico, o solidale,è ritenuto il più importante. Questi gruppi si definiscono solidali proprio perchè coloro che ne fanno parte decidono di utilizzare il concetto di solidarietà' come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarietà' che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, e a tutti coloro che subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo. Alla base della nascita di questi gruppi vi è sostanzialmente una critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale ora imperante, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito. I gruppi cercano prodotti provenienti da piccoli produttori locali per avere la possibilità di conoscerli direttamente e per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia derivanti dal trasporto. Inoltre si cercano prodotti biologici o ecologici che siano stati realizzati rispettando le condizioni di lavoro. I gruppi di acquisto sono collegati fra di loro in una rete che serve ad aiutarli e a diffondere questa esperienza attraverso lo scambio di informazioni. Sottolineiamo la presenza sul nostro territorio di un GAS locale ed in particolare la presenza di Aequos (http://www.aequos.eu/) la prima cooperativa di GAS, in grado di raggruppare una trentina di realtà, con lo scopo di organizzare acquisti collettivi di frutta e verdura per ottimizzare trasporti-logistica-volumi, e proporre così continuità e stabilità nei confronti dei produttori.


Mercati a km "0"
Sono i mercati di quegli agricoltori che vendono solo prodotti agricoli, italiani, provenienti dai territori regionali. Tra le ragioni principali di successo di tali iniziative c'è il fatto che in questo modo si riducono i passaggi commerciali, si recupera un contatto umano con chi produce gli alimenti e si sostiene la produzione locale.
Nella nostra regione, sono molte le cascine, le fattorie, le aziende agricole che operano in questa direzione. Evidenziamo l'iniziativa di Coldiretti nel 2008 ha promosso la nascita della Fondazione Campagna Amica per promuovere l’estensione capillare di ogni formula di vendita diretta, quale momento di valorizzazione della firma dei produttori e di risposta alla crescente domanda di cibo veramente italiano e genuino. In tutta Italia e in particolare nella nostra regione è possibile trovare mercati, fattorie, agriturismi e botteghe che operano con il marchio di "Campagna Amica".

Gli orti in città.
Sono un'esperienza che sta prendendo sempre più piede sia in Italia che all'estero e si sintetizza nel destinare aree e spazi pubblici alla coltivazione.
I vantaggi di tali iniziative sono innumerevoli: dal punto di vista sociale ad esempio, l’obiettivo primario di tanti comuni è quello di sottrarre aree verdi all’abusivismo edilizio e alla speculazione, riducendo al contempo l’inquinamento ambientale e promuovendo un’agricoltura di qualità; è evidente anche una finalità sociale in quanto rappresentano un modo per incrementare la socializzazione tra le persone, anche di diversa età, cultura o ceto sociale, attraverso la condivisione di spazi, o lo scambio di esperienze o degli stessi prodotti ortofrutticoli; non va dimenticato l’impatto ecologico in quanto gli orti migliorano il microclima, salvaguardano e riqualificando il territorio.

Gli orti didattici.

Sono delle iniziative prese dagli gli istituti scolastici che decidono di introdurre tra le loro attività anche quella di insegnare ai bambini l'esperienza della coltivazione utilizzando un pezzetto di terra come fosse un'aula a cielo aperto. In questo modo i nostri ragazzi possono cimentarsi in un attività manuale stimolante, imparare le varie fasi della coltura di ortaggi, dalla semina al raccolto, concentrandosi ad osservare la natura, i suoi ritmi lenti e perfetti, il ciclo delle stagioni, ed imparare a comprendere l'importanza della qualità dei cibi.

Fiera del bestiame del XXV aprile.

Nata all’inizio degli anni ’50, nei primi anni ha visto la prevalenza degli animali e di qualche strumento agricolo, che in un paese che aveva ancora un buon interesse per l’attività agricola, avevano una funzione importante. La manifestazione nel corso degli anni non ha saputo valorizzare e conservare un forte rapporto con il territorio, soprattutto con gli operatori di Origgio. Dobbiamo tornare a riaffermare i valori che animavano le prime edizioni privilegiando quegli operatori che operano tutto l'anno sul nostro territorio; operatori, espositori a KmZero, che abbiano un legame con il paese. La Fiera torni ad essere momento di promozione e commercio, valorizzando i prodotti locali, non solo agricoli, e dando spazio e rilievo al commercio equosolidale che giorno dopo giorno conquista fasce di mercato sempre più ampi.

ORIGGIO: un paese equosolidale.

I nuovi modelli di vita, le ampie possibilità del web, la crisi strutturale della nostra economia impongono una nuova riflessione.Oggi è necessario pensare ad un commercio "equosolidale", dove produttori e negozi biologici, cooperative sociali e di servizi, aziende a km 0 sono tutte realtà con le quali, a nostro avviso, è necessario interagire.
Il commercio equo e solidale è una forma di commercio che garantisce al produttore e ai suoi dipendenti un prezzo giusto e predeterminato, assicurando anche la tutela del territorio. Si oppone alla massimizzazione del profitto praticata dalle grandi catene di distribuzione organizzata e dai grandi produttori. Carattere tipico di questo commercio è di vendere direttamente al cliente finale i prodotti, eliminando qualsiasi catena di intermediari.
Quando si acquista prodotti certificati equosolidali si può essere sicuro che gli agricoltori che hanno coltivato gli ingredienti equosolidali hanno ricevuto un prezzo equo per il loro raccolto. In cambio, gli agricoltori equosolidali si impegnano a utilizzare tecniche agricole ecocompatibili, applicare standard di lavoro equi e investire nelle loro comunità. Noi vogliamo che Origgio diventi una delle tante realtà “equosolidale”; vogliamo perseguire l’obiettivo che il nostro paese abbia il riconoscimento di essere equo e solidale.A tal fine, nell’immediato, ci proponiamo di:
Intraprenderemo iniziative atte a sensibilizzare i cittadini sul tema, cercheremo il sostegno dei media locali a supporto della campagna.
Sottoporremo al Consiglio Comunale una risoluzione, da approvare, a sostegno del commercio equo e solidale. Proporremo azioni per interagire con tutte le realtà: produttori e negozi biologici, cooperative sociali e di servizi, aziende a km 0.Noi vogliamo che anche ad Origgio si affermi il concetto di commercio equosolidale che punta alla valorizzazione dei prodotti in armonia con l'ambiente. Il commercio equosolidale è un modello eccellente che sta aiutando a fare in modo che l'economia globale sia al servizio della gente e non viceversa.

AMMINISTRATIVE 2015: IL PD ED INSIEME PER ORIGGIO SI PRESENTANO.

Buona la prima! Questo il commento a caldo dei militanti del PD e di Insieme per Origgio che hanno organizzato il primo incontro pubblico con i cittadini origgesi. La serata di venerdì 24 ottobre, aveva come titolo “Trasformiamo insieme Origgio” e aveva l’obiettivo di dare inizio a un percorso condiviso con gli origgesi discutendo sulle questioni locali da affrontare nelle prossime elezioni amministrative, che nel 2015 eleggeranno il Sindaco ed il Consiglio Comunale.
Ha introdotto la serata Domenico Ambrosini, enunciando le linee guida del Programma Elettorale della coalizione PD – Insieme per Origgio che in estrema sintesi, sono:
“Solidarietà, uguaglianza, pari opportunità: i Valori. Responsabilità, Trasparenza , Partecipazione: i principi etici. Organizzare la partecipazione dei cittadini e prestare grande attenzione verso le fasce della popolazione più bisognosa”
Ci proponiamo di riformare completamente la modalità di governare Origgio, aprendo ai cittadini e alle realtà produttive e associative operanti sul territorio mediante l’istituzione (o la ricostituzione) di consulte e commissioni comunali capaci, in prima battuta di coinvolgere i cittadini nelle scelte decisionali, di orientare meglio gli interventi e le scelte verso i veri e sempre mutevoli bisogni della popolazione.
La serata ha avuto la sua centralità con gli interventi di:  Marco Giudici, Assessore al Bilancio del Comune di Caronno Pertusella, che ha portato la sua esperienza sul Bilancio Partecipato  e di Ilaria Nava, Assessore all’Urbanistica del Comune di Caronno Pertusella, che ha portato la sua esperienza di architetto e di amministratore.

Al termine si è aperto il dibattito pubblico che ha visto numerosi interventi, quasi tutti riguardanti l‘Ambiente e l’Urbanistica. Per continuare questo percorso, abbiamo pensato di farlo sotto un nome ed un simbolo nuovo. 
Un simbolo che vede i due di Insieme per Origgio e Partito Democratico in un cerchio che come sfondo ha i colori della Pace e la scritta ORIGGIO DEMOCRATICA, presentato al termine dell’incontro.
Non abbiamo iniziato dagli uomini, (candidati), ma dalle idee, dal Programma che stiamo elaborando e continueremo a farlo insieme ai cittadini.

“Trasformiamo insieme Origgio”

lunedì 13 ottobre 2014

ORIGGIO: AREE RECINTATE PER SGAMBATURA CANI.

Lunedì 1 settembre è stata consegnata, all’attenzione del sindaco Panzeri e per conoscenza ai Capigruppo Consiliari, la petizione per richiedere una o più aree recintate per sgambatura cani. L’iniziativa, promossa dall’associazione XOriggio, ha raccolto l’adesione di oltre 250 cittadini di Origgio. Crediamo siano molto di più gli origgesi che sentono la necessità di portare i loro cani in aree attrezzate che possano favorire la socializzazione e l’addestramento in sicurezza e tranquillità.

Nella petizione si ponevano, all’attenzione dell’Amministrazione Comunale, alcune ipotesi che potevano essere adatte:
  1. L’area dell’attuale “Piattaforma ecologica”. Una volta che la nuova “Piattaforma ecologica” sarà operativa la destinazione dell’area adiacente al parcheggio del cimitero completamente recintata, che con pochissimi interventi sarebbe resa adatta per poter ospitare gli animali in sicurezza.
  2. L’area Fiera potrebbe essere resa idonea allo scopo, completamente recintata, utilizzata meno di un mese l’anno, con pochissimi interventi si potrebbe prestare ad ospitare gli animali in sicurezza. La piantumazione perimetrale dell’area con appositi raccoglitori di deiezioni all’interno nell’area, qualche cestino per i rifiuti e una fontanella per dissetare i cani sono gli unici interventi indispensabili per rendere l’area idonea. 
  3. Nel progetto “Il bosco in città” da anni promesso, nei programmi dei candidati alla carica di Sindaco, si potrebbero dedicare una parte, opportunamente recintata e attrezzata per lo sgambatura dei cani.
XOriggio confida di ricevere adeguata attenzione e soprattutto si augura che l’Amministrazione Comunale assuma l’iniziativa di coinvolgere i cittadini nell’elaborazione, realizzazione e gestione del Progetto.

e-mail: xoriggio@gmail.com
facebook: XOriggio
blog: http://xoriggio.blogspot.it/
XOriggio (il Coordinatore Michele Nigro)