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domenica 7 gennaio 2024

L'IMPEGNO DI OGGI, LE SCELTE PER DOMANI.

Nel tempo abbiamo utilizzato il nostro spazio sul notiziario per accompagnare i lettori, articolo dopo articolo, a conoscere il nostro pensiero, non solo sulle questioni concrete o territoriali, ma anche su questioni più ampie che raccontano la nostra visione del mondo e dell'impegno politico.

Quest'anno, dopo il Consiglio Comunale di presentazione del bilancio di previsione e del corrispondente Documento Unico di Programmazione, sentiamo la necessità di condividere alcune riflessioni sul nostro ruolo di opposizione.
Inoltre, ci apprestiamo a scrivere proprio nei giorni di grande tensione collettiva sollevata dall'ennesimo femminicidio, quello della giovane Giulia. Questi due spunti ci hanno guidato nella stesura di un articolo che vuole provare a essere la sintesi riguardo un concetto di fondamentale importanza: il ruolo di ognuno di noi, come persona, come soggetto sociale e come forza politica.

Rappresentando una minoranza di cittadini, ci teniamo a sottolineare che il grado di salute di un sistema politico democratico è misurato anche dalle concrete garanzie e dai diritti riservati all’opposizione. Nel momento in cui sussiste una reale opposizione politica, essa riceve una funzione costituzionale irrinunciabile per il funzionamento corretto delle istituzioni: è portatrice di proposte e azioni antitetiche quelle del governo di turno, attraverso la sua azione costruttiva l’opposizione controlla e bilancia il ruolo della maggioranza. Compito che, come Origgio Democratica, abbiamo assunto con serietà e dedizione, affiancando l'azione dell'Amministrazione con una costante partecipazione, suggerendo i correttivi che ritenevamo necessari e stimoli innovativi, esprimendo il nostro dissenso rispetto alle opere scelte e alle progettualità proposte, ma non ritenute da noi soddisfacenti per la cittadinanza. Nei confronti con l'Amministrazione abbiamo spesso la sensazione di essere percepiti come un disturbo al lineare procedere, non cogliamo la voglia di confronto e di costruzione di percorsi reali di partecipazione sia con le minoranze, sia con i pochi cittadini che partecipano, le cui richieste di coinvolgimento non sembrano trovare risposte convincenti. Nello stesso consiglio comunale citato in precedenza, è stato dichiarato che purtroppo la democrazia fa perdere molto tempo, che non si possono coinvolgere tutti, ma qualcuno deve decidere, senza un reale processo di partecipazione che possa portare a risultati migliorativi sulle opere che devono rispondere ai bisogni dei cittadini. Anche l'istituto della commissione consiliare consultiva, che abbiamo visto essere estremamente utile anche per noi in minoranza nell'ambito dei regolamenti, non viene utilizzata per tutto ciò che concerne il territorio e la sua pianificazione, ovvero per ciò che riguarda le opere pubbliche e gli investimenti più rilevanti.

Siamo profondamente convinti che il nostro sia un compito di valore nonostante alcuni momenti di frustrazione rispetto agli esiti e, per resistere con rinnovato slancio, abbiamo sempre bisogno di nuovi stimoli culturali e spunti riflessivi.
Molto suggestivi sono stati quelli mutuati dal pensiero di Don Milani che abbiamo condiviso con i nostri concittadini, nel corso della conferenza organizzata il 18 novembre e tenuta dal professor Giuseppe Uboldi, docente e presidente dell’associazione saronnese “L’Isola che non c’è”. È stata per noi un’iniezione di fiducia e una spinta a proseguire con impegno sia come cittadini sia come forza politica:
a cent'anni dalla nascita il suo pensiero ci appare così attuale e potente, la coerenza tra azione e parola e il profondo valore e la dignità riservata ad ogni essere umano, ancora oggi affascinano e colpiscono chiunque si metta in ascolto. La forza del suo messaggio è ancora maggiore per chi è politicamente attivo e ascolta i suoi insegnamenti, come: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia”, e ancora: “Se voi avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che – nel vostro senso – io non ho patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri miei stranieri”, fino a: “Il fine giusto è dedicarsi al prossimo. E in questo secolo come vuole amare se non con la politica o con la scuola? Siamo sovrani. Non è più tempo delle elemosine, ma delle scelte.”.

E terminiamo con una sua affermazione che potrebbe risultare di difficile comprensione, ma di una potenza disarmante: “Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”.

Con i nostri auguri di un sereno Natale e di un prosperoso anno nuovo!













Al seguente link potete trovare il notiziario del Comune in formato digitale. 

https://www.comune.origgio.va.it/it/page/periodico-comunale-2 





lunedì 13 febbraio 2017

Appunti e considerazioni, dopo la Riunione sulla viabilità dell’1 e 7 febbraio 2017.

Le due riunioni dell’1 e 7 febbraio, della Commissione assetto del territorio, aperta al contributo dei cittadini, sono state certamente positive. Si sono fatti alcuni piccoli passi in avanti; il progetto complessivo presentato inizialmente era incomprensibile e di difficile rielaborazione!
Le cinque ipotesi di modifica della viabilità, proposte dall'amministrazione, sono servite per mettere un minimo di concretezza alla discussione!
… ma, siamo ancora in una fase introduttiva e non si vede come e quando arrivare alla fase decisionale! Occorre fare delle scelte e indicare le priorità! 
Premesso che, sia per i costi da sostenere, sia per la complessità del problema, occorre dare priorità alle cose semplici e di facile attuazione, rimandando ad una seconda fase progetti più ambiziosi.
Il punto di partenza è attuare alcune misure per rendere la mobilità, nelle vie del centro urbano, più sicura per tutti gli utenti, adottando le misura necessarie a ridurre il pericolo d’incidente.
Rendere la via Dante percorribile in un solo senso di marcia e limitare la velocità a 30 Km/h, sembra diventato un punto fermo e irrinunciabile di molti ragionamenti.
Occorre dare attuazione a questo Progetto, senza stravolgere tutta la circolazione nel paese e con la dovuta cautela; pianificando la tempistica e valutando i costi e i benefici.
Il Progetto può essere suddiviso in due o più fasi.
  • La prima fase, quella sperimentale, deve limitarsi a verificare l’impatto che l’attuazione del senso unico produrrà sulla circolazione nel paese. In questa fase i costi saranno contenuti e limitati al minimo indispensabile: segnaletica orizzontale e verticale, etc. senza realizzare opere strutturali e costosi quali rotatorie, attraversamenti pedonali rialzati, dossi o dislivelli altimetrico.
  • La seconda fase, quella del varo del Progetto definitivo e programmazione di opere di riqualificazione.
La prossima riunione della Commissione comunale, la terza del 16 febbraio 2017, aperta al contributo dei cittadini presenti, è auspicabile che si chiuda con una proposta concreta e di sintesi della discussione fatta dall’Amministrazione comunale che indichi quale ipotesi, delle cinque proposte, portare avanti.     
L'ipotesi 3 pare la più razionale e semplice per iniziare la fase sperimentale; l’ipotesi 2 sembra avere qualche criticità in più. Sicuramente l’ipotesi 1 è la più onerosa con benefici sulla circolazione quasi nulli; opere di questo tipo sarebbero meglio valutarle ed eventualmente attuarle dopo aver sperimentato le modifiche alla viabilità. Le ipotesi 4 e 5 saranno eventualmente valutate dopo aver completato la fase sperimentale (prima fase) dell’ipotesi 3 o la 2.

Il centro abitato di Origgio sicuramente non è dotato di strade con ampie carreggiate, ridurre il limite di velocità a 30 Km/h è quasi fisiologico. Solamente la cintura di strade intorno all’abitato, su dove quasi tutto il traffico di trasferimento dovrebbe passare, il limite di 50 Km/h potrebbe rimanere adottando quelle precauzioni e raccomandazioni per garantire la mobilita di tutti in sicurezza.
Dare attuazione a questo Progetto ci permette anche di accogliere le indicazioni e dare seguito:         

  • Alle raccomandazioni dall’Unione Europea che rivolge alle autorità competenti per introdurre una velocità massima di 30 km/h per le zone residenziali e per tutte le strade urbane a una sola corsia, che non dispongono di pista ciclabile separata, al fine di proteggere meglio tutti gli utenti della strada.
  • Al protocollo firmato da ANCI e Regioni che per contenere l’inquinamento consiglia di ridurre la velocità di 20 Km/h
  • Anche la Regione Lombardia si è dotata di un suo “Protocollo Aria” (a cui il Comune di Origgio non ha aderito) http://www.l15.regione.lombardia.it/#/protocollo-aria che, in tema di mobilità e per contribuire a migliorare la qualità dell’aria, invita alla responsabilità individuale per l’adozione di comportamenti virtuosi e scelte consapevoli, suggerisce misure concrete che le Istituzioni dovrebbero perseguire. Le raccomandazioni  più significative in tema di mobilità si riassumono:
Ø       scelta di una mobilità pubblica e collettiva alternativa alla mobilità privata per quanto possibile;
Ø       guida ecologica (basse velocità e regime costante per quanto possibile) e manutenzione del mezzo comportano risparmio carburante ed emissioni ridotte;
Ø       per nuovi veicoli, privilegiare la classe emissiva Euro 6 e alimentazioni alternative al diesel; per i ciclomotori e motocicli, privilegiare quelli a 4 tempi rispetto ai due tempi.
·    Inoltre per partecipare al bando del Ministero dell’Ambiente “Programma sperimentale nazionale di mobilità casa-scuola e casa lavoro” (il Comune di Origgio con delibera n° 120 del 23 dicembre 2016 ha aderito al Progetto intercomunale), l’introduzione di una velocità massima di 30 km/h per le zone residenziali è indicato tra i possibili progetti.
·         Anche il PGT del comune di Origgio – Valutazione Ambientale Strategica del Documento di Piano – Rapporto ambientale. Al capitolo 3.2.6. Infrastrutture di trasporto; per migliorare la viabilità prevede: “il ricorso a zone di moderazione/limitazione del traffico ….”

I sensi unici contrapposti, in via L. Da Vinci e via Ottolini, sono di facile e immediata realizzazione ed economicamente non onerose; altro discorso è la loro totale riqualificazione. Anche i dossi o variazioni altimetriche sono discutibili, penalizzano quasitutti, (trasporto pubblico, mezzi di soccorso, etc.) tranne chi non rispetta comunque il codice della strada e anche alla presenza di questi "dossi" sfrecciano a tutta velocità. 
Nelle vie secondarie il problema principale è la sosta dell’auto senza controlli e in maniera casuale, occorre fare ordine e segnare quanti più stalli di sosta siano possibili e vigilare e sanzionare le soste vietate. 

Errore da evitare assolutamente è quello di istituire dei sensi unici che agevolino il convogliamento del traffico di transito anche in quelle strade secondarie.

martedì 25 marzo 2014

Commissione Lavoro e Sviluppo Sostenibile.

Quali sono, per una Amministrazione seria e democratica, i compiti e i temi da affrontare, attraverso la  partecipazione dei cittadini e per mezzo delle risorse presenti nel paese?

Innanzitutto un’Amministrazione Comunale che fa dell’autoreferenza un Totem, che priva la propria comunità dei saperi e delle risorse presenti, è responsabile del declino che tutta la Comunità è destinata a subire!

Il nostro Sindaco nel suo “programma elettorale” annunciava l’istituzione di una “Commissione Anticrisi”, ma l’insediamento di questo “strumento” non ha mai trovato accoglienza da parte dell’attuale Amministrazione, che ormai si avvia alla fine del suo mandato.

Il Partito Democratico ed Insieme per Origgio, hanno sempre ritenuto necessario la formazione di una commissione ad hoc, che si occupasse di conoscere la situazione occupazionale del nostro territorio e in concerto con le parti sociali (aziende, lavoratori, rappresentanti di tutte le categorie), si ponesse l’obiettivo di studiare, valutare e proporre Progetti utili a favorire le possibili soluzioni per le diverse situazioni.

Il punto di partenza del lavoro di questa Commissione deve iniziare con la ricognizione e la raccolta dati per fotografare la situazione territoriale: dalla tipologia delle attività presenti alle prospettive occupazionali.
Una necessità per iniziare un percorso che possa servire ad evitare errori nel futuro e offrire una prospettiva di sviluppo all’economia locale.

Avere a disposizione gli strumenti per aggiornare il proprio sapere e il saper fare è la condizione per non essere schiacciati dal cambiamento, perché la flessibilità (per l’instabilità dei mercati, i cambiamenti tecnologici sempre più rapidi, per rispondere in tempo reale al diversificarsi della domanda), non porti inesorabilmente verso la precarietà.

Pertanto, si rende più che mai necessario un coordinamento tra la formazione (mondo della scuola) e la produzione (mondo del lavoro), attraverso una stretta collaborazione tra i due livelli, in modo che gli istituti della zona siano in grado di offrire una risposta più efficace alle richieste del mondo del lavoro.

Fino a quando le imprese collaboravano a completare il percorso formativo, sostenendo i costi in attesa che l’investimento diventasse una risorsa, la scuola è stata in grado di essere all’altezza del compito di formare e preparare le nuove generazioni per l’accesso al lavoro.

Da quando la globalizzazione e l’innovazione hanno imposto una forte accelerazione, l’offerta formativa non ha saputo tenere il passo con i tempi ed è diventata inadeguata.

Questi sono i temi in discussione e che devono essere affrontati velocemente, altrimenti il declino economico e culturale del nostro tessuto sociale sarà inevitabile. 

Tante promesse e pochi fatti.

Il giudizio sul bilancio di questa Amministrazione non può che essere negativo. Alle molte promesse elettorali, hanno fatto seguito pochi fatti! Non solo: anche alle promesse fatte durante i Consigli comunali non sono seguite azioni. “Insieme per Origgio” ha fatto diverse proposte in questi mesi: non opere per le quali siano necessari investimenti, ma piccole e significative iniziative, per le quali è sufficiente l’impegno e la volontà politica. Ad esempio, non riusciamo a capire e a trovare spiegazioni alla mancata realizzazione di proposte quali il Pedibus (mai adeguatamente supportato da questa amministrazione), Banca ore Solidali, il mercato agricolo Km Zero, la casa dell’acqua; eppure basterebbe così poco! Così come per realizzare altre nuove proposte quali: il Consiglio comunale dei ragazzi, la Consulta Giovani, la Commissione Anticrisi, il Bilancio Partecipato e Partecipativo, Cittadinanza attiva.
Questi non sono solo servizi, ma sono anche strumenti per far crescere nella comunità la consapevolezza delle difficoltà che un’Amministrazione comunale deve affrontare; la partecipazione attiva dei cittadini per far crescere la responsabilità di ciascuno, per dare un senso di cittadinanza e sviluppare una coscienza civile e solidale.
Se la partecipazione dei cittadini è la prima forma di controllo sulla buona amministrazione, la cattiva amministrazione dipende prima di tutto dalla morte della partecipazione.
Con questo non si vuole fare l’elenco delle cose che ad Origgio mancano, che le passate Amministrazioni comunali non hanno voluto realizzare, l’elenco delle cose non realizzate sarebbe molto più lungo; questo vuole essere solamente un promemoria delle promesse fatte, sperando che nell’ultimo anno l’amministrazione si adoperi, nella ricerca di consensi per fare qualcosa di utile alla comunità.

Piccolo è bello! Ma conviene?

Uno studio condotto da Confartigianato sulla “attrattività territoriale” (indice combinato tra una componente fiscale e una sociale), dei Comuni in 6 zone della provincia di Varese ed in particolare su 53 comuni, colloca Origgio al 51° posto, cioè terzultimo.
Tra i comuni del saronnese è buon ultimo!
La notizia non ci sorprende, poiché è da molti anni che lo denunciamo; lo abbiamo fatto anche nell’ultimo numero del giornalino del Comune distribuito lo scorso fine anno.
Il nostro paese è il peggiore nella classifica fiscale, che considera le aliquote dell’IMU e dell’addizionale comunale IRPEF, le tariffe della TARES, della TARSU o della TIA, gli oneri di urbanizzazione primarie e secondaria e del servizio idrico.
Siamo ultimi anche nella classifica sociale legata alle infrastrutture, al reddito disponibile e alla competitività aziendale.
Ai primi posti troviamo i Comuni più grandi perché sono quelli in grado di offrire maggiori servizi. Servizi non solo utili ai cittadini, ma alle stesse imprese: perché contribuiscono alla formazione di un contesto lavorativo migliore.
In pratica dalla lettura di questi dati  emerge che il Comune di Origgio è poco competitivo, quindi, poco attrattivo, per chi fa e per chi vuole fare Impresa, per chi ci vive e per chi vuole venirci a vivere.
Un bel risultato, che fa a pugni con le affermazioni dell’assessore al Bilancio, che in continuazione afferma che siamo un Comune virtuoso e che Origgio è un angolo di Svizzera.
Comune Virtuoso? Solo grazie alle tante tasse pagate dagli Origgesi, non certo per la capacità dei nostri amministratori !
Angolo della Svizzera ? Smettiamola una buona volta di prendere in giro gli origgesi !
Opinioni? Sì certo quelle dei nostri Amministratori, ma i fatti sono quelli che emergono dall’indagine di Confartigianato. Essere virtuosi, competitivi significa essere in grado di sostenere la concorrenza e avere la capacità di attrarre investimenti. Questa capacita Origgio pare averla persa. 

Sarebbe ora che chi Amministra Origgio prestasse maggiore attenzione all’erogazione di servizi più adeguati ai bisogni dei cittadini; la stessa attenzione dedicata e necessaria alla riscossione delle tasse.

ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF

L’accordo stilato tra l’Amministrazione Comunale e le Organizzazioni sindacali nell’ottobre 2013 ha introdotto, per l’addizionale IRPEF comunale, una fascia di esenzione per i redditi fino a € 8000: per noi è solo un primo passo. Intanto vogliamo qui sottolineare che nel comunicare l’accordo si è taciuto il fatto che chi supera gli 8000 Euro paga l’Addizionale sul reddito complessivo.
Positivo è il fatto che l’Amministrazione comunale cominci a prendere coscienza che le Tasse nel nostro Comune sono troppo alte; il Partito Democratico di Origgio e la lista civica Insieme per Origgio già nel 2008, sull’addizionale IRPEF,  chiedevano una fascia di esenzione per tutti, per i redditi fino a 8000 Euro, e la riduzione dell’addizionale IRPEF comunale da 0,50% a 0,30%.
Oggi si può fare di più e meglio!

Infatti è con la legge del 14 settembre 2011, n. 148 i Comuni possono: «Per assicurare la razionalità del sistema tributario nel suo complesso e la salvaguardia dei criteri di progressività cui il sistema medesimo è informato, i comuni possono stabilire aliquote dell'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche differenziate esclusivamente in relazione agli scaglioni di reddito corrispondenti a quelli stabiliti dalla legge statale. Resta fermo che la soglia di esenzione di cui al comma 3-bis dell'articolo 1 del decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360, e' stabilita unicamente in ragione del possesso di specifici requisiti reddituali e deve essere intesa come limite di reddito al di sotto del quale l'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche non e' dovuta e, nel caso di superamento del suddetto limite, la stessa si applica al reddito complessivo»