martedì 25 agosto 2020

NON CHIAMATELA RIFORMA!

Dallo scarso dibattito, dato i tempi e il tema, non emerge nessun argomento forte e convincente che possa indurmi ad avvallare la modifica alla Costituzione, esprimendo il mio voto favorevole , al Referendum confermativo del prossimo 20 e 21 settembre.

Un’avvertenza: Non chiamatela riforma! Chiamare questa modifica, "riforma" si fa un torto all'intelligenza! Chiamiamola "taglio al Parlamento"! La riduzione del numero dei Parlamentari, senza null’altro cambiare, è un "taglio alla Democrazia"! Una "ferita" che, se approvata, senza cure volgerà in cancrena! La prima cura è votare NO! Chi vota SI, non la chiami riforma!

Datemi tre buone ragioni e convincetemi  a votare si!

Non mi dite che si risparmiano un mucchio di Euro! Non è vero! Si risparmia un euro a testa; totale  60000000,00 €. 


Ma non è così automatico come si vuol fare crede! Non sono i numeri dei Parlamentari la questione centrale, ma le qualità e le capacità di Senatori e Deputati.

È la qualità che occorre valutare; un'ottima classe dirigente produce ricchezza per il popolo, una pessima classe dirigente bada solamente al proprio interesse.


martedì 18 agosto 2020

RIPENSAMENTI: STRUTTURA POLIFUNZIONALE O POLIAMBULATORIO?

CHIAMIAMOLA: “CASA DELLA SALUTE” DI ORIGGIO. AVVIARE UNA RIFLESSIONE SULLA FASE DI EMERGENZA SANITARIA CHE STIAMO VIVENDO È SENZA DUBBIO NECESSARIA; UTILE A INDIVIDUARE I PUNTI DEBOLI DEL SISTEMA E AVANZARE SOLUZIONI.  

L’attuale emergenza covit-19 ha messo in evidenza, tutte le carenze e l’inadeguatezza del sistema sanitario regionale. L’assenza di un piano per far fronte all’emergenza, l’impreparazione a un evento pandemico scatenato dal coronavirus.

La sciagurata gestione della sanità in Lombardia, 6 legislature del centro-destra, hanno penalizzato la sanità territoriale, privilegiando l’ospedalizzazione e la privatizzazione. La crisi pandemica ha evidenziato l’inadeguatezza di una sanità ospedalocentrica e la insufficienza della medicina territoriale.  I medici di famiglia oltre che a non averli rimpiazzati, il loro ruolo è stato sempre più svilito, quasi ridotti a semplici funzionari, passacarte.

Senza alcun dubbio occorre iniziare dal potenziamento della medicina territoriale con particolare riferimento all’assistenza domiciliare:

  • Rafforzamento del ruolo del medico di medicina generale che lavora a diretto contatto con i pazienti sul territorio; 
  • L’infermiere di comunità inseriti nel Decreto Rilancio, per garantire una più immediata risposta ai bisogni di salute sul territorio e una più adeguata assistenza delle persone;

In questi ultimi anni si è sentito parlare sempre più spesso di Casa della Salute. Molte le esperienze avviate in alcune Regioni. Anche Origgio ha la necessità di dotarsi di uno spazio attrezzato, dimensionato alle necessità della comunità. Un poliambulatorio per l’assistenza primaria a disposizione dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.

Abbiamo apprezzato e accolto favorevolmente il Progetto di realizzare ad Origgio una struttura polifunzionale, dimensionata alla nostra realtà, ma che nella sostanza riprende la logica della “Casa della Salute”. Anche il Comune deve investire nel mettere a disposizione spazi al servizio della medicina territoriale, magari utilizzando fondi messi a disposizione dalla Unione Europea, dallo Stato o dalla Regione Lombardia. 

Era quasi una preveggenza, visto ciò che il Covid-19 ha scatenato 4 mesi dopo, o era dettato dal buonsenso e la conoscenza e l’esperienza di un medico di famiglia, in procinto di andare in pensione. 

Ad annunciarlo è il sindaco Mario Ceriani: “L’abbiamo chiesto come opera pubblica da far concretizzare coi 400mila euro di oneri del Piano integrato deIl’ex convitto. L’idea è di attivare un centro dei medici di base, che non saranno quindi più sparsi in tutto il territorio, ma anche di specialisti per visite mirate”. Il primo cittadino tiene a dire che “la struttura sarebbe modulabile, nel senso che si potrebbe adeguare la destinazione ad altri servizi, a seconda delle necessità”.


da il notiziario di venerdì 25 ottobre 2019











Occorre però ricordare che nel Programma amministrativo 2015-2020 del Sindaco Ceriani, sull’area in via Udrigium, si prevedeva la:

“Realizzazione dello Spazio Giovani Origgesi: struttura progettata e gestita con i giovani stessi che sarò ubicata nell’area di proprietà comunale situata in Via Udrigium”.

 Dal programma amministrativo

2015 - 2020 

Promuovere Origgio

Candidato Sindaco

Dott. Mario Angelo Ceriani





Il 10 agosto 2020, Andrea Azzalin annunciando la sua candidatura a Sindaco si presenta con un nuovo progetto sull’area comunale in via Udrigium.

Per la nuova sede della biblioteca il progetto prevede la realizzazione di un edificio NZEB (Nearly Zero Energy Building), ossia ad alta efficienza energetica, dove il consumo energetico è quasi pari a zero, costruito nei circa 1500 metri quadrati a disposizione del Comune in via Udrigium. «La nostra biblioteca sebbene sia ben fornita è diventata piccola date le esigenze del territorio. Uno dei punti su cui si concentreranno i nostri sforzi è la realizzazione di una struttura polifunzionale, con spazi dedicati alla biblioteca, allo studio, aree attrezzate con computer e stampanti e spazi conviviali per creare posti di aggregazione per i nostri giovani» ha dichiarato il candidato sindaco Andrea Azzalin.

POLIAMBULATORIO O STRUTTURA POLIFUNZIONALE? “THAT IS THE QUESTION”.

In sintesi possiamo dire che le idee sono tante e si accavallano di legislatura in legislatura. Succede che la maggioranza dei progetti rimangono nei cassetti, anche il poliambulatorio (Casa della Salute) seguirà lo stesso e quello che si realizzerà sarà l’ultima pensata, anche se non è la più importante, la più utile per la comunità di Origgio. 

Per chiudere: Chiamiamola poliambulatorio; chiamiamola “casa della salute”; chiamiamola come meglio si crede, va bene tutto, ma questo è un progetto importante, essenziale per la comunità, da portare a compimento nei prossimi cinque anni.

Un servizio utile alla comunità origgese; un servizio indispensabile per valorizzare e potenziare la medicina territoriale, vicina ai cittadini! 

PS: Certo, occorrono risorse importanti per portare a termine Progetti importanti; … e ci sono le piccole cose, fattibili con poco, che solo la mancanza di volontà o l’incapacità, ne hanno impossibilitato la realizzazione.

10001_20200825_Struttura polifunzionale o Poliambulatorio.docx


venerdì 14 agosto 2020

L’ECCELLENZA DELLA SANITÀ LOMBARDA?

Una visita di controllo, fissata per aprile 2020, “saltata” per la crisi 
pandemica, non si riesce a portarla a buon fine! L'ospedale (pubblico) dichiarato covid ha sospeso tutte le visite ambulatoriali. Finalmente a giugno riesco a prenotare presso una struttura (clinica) convenzionata con il SSN per il 14 agosto 2020 e aspetto fiducioso!
Oggi, 14 agosto 2020, mi presento per la visita e … 
Il mio appuntamento era stato spostato a fine agosto, poi a fine settembre e poi annullato del tutto! Hanno tentato di contattarmi ma non ci sono riusciti! I numeri di cellulare non erano aggiornati, erano quelli del secolo scorso! Potevano mandarmi una e-mail? Mi hanno detto che non l'avevano; però, in occasione di una precedente visita, mi hanno scritto, inviandomi la documentazione per la preparazione all'esame! Potevano inviarmi una lettera, l'indirizzo di casa è in loro possesso, sono una decina le visite fatte in quella struttura! Potevano chiedere a Google? Conosce e sa quasitutto!
Ho chiesto se mi davano una nuova data, per la visita di controllo, mi contatteranno loro appena possibile???
Sono quasi certo che se telefono per fissare l'appuntamento privatamente, pagando, massimo una quindicina di giorni, si fa tutto, compreso visita di controllo.
La mia situazione, al momento, non ha nessuna urgenza, ma immagino le pene di chi sta vivendo situazioni critiche, improcrastinabili!



Aggiornamento;
Lunedì 17 agosto 2020

Mi hanno contattato oggi, la struttura (clinica) convenzionata con il SSN hanno chiamato, mi hanno fissato un nuovo appuntamento, per la visita di controllo (urologica e uroflussometria). Una al mattino e l’altra al pomeriggio, devo fare due volte la strada, ma non è il problema! Fra cento giorni, oltre tre mesi, il 30 novembre 2020, ma nemmeno questo è un grosso problema. Spero che non slitti ulteriormente. Attendo fiducioso.
Però devo annotare il come mi hanno contattato, per evidenziare l’incongruenza con quanto mi hanno detto allo sportello, lo scorso venerdì. Venerdì mi hanno detto che avevano provato a contattarmi senza riuscirci. Avevo fornito indirizzo e-mail e il mio numero di cellulare! Hanno telefonato alla mia compagna, cellulare non numero di casa, il mio numero fornitogli non era indispensabile, avevano già altre opzioni per contattarmi.
NON L’HANNO FATTO!
Per due volte mi hanno spostato l’appuntamento e la terza volta annullato senza che avermi comunicato nulla.

sabato 1 agosto 2020

Bilancio Partecipativo

Come coinvolgere i cittadini nella governance locale.
Il bilancio partecipativo è uno strumento, come il nome stesso suggerisce, per promuovere la partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche locali, e in particolare, al bilancio preventivo dell’ente cioè alla previsione di spesa e agli investimenti pianificati dall’amministrazione.

“Si può parlare di Bilancio Partecipativo quando su un territorio viene praticato un percorso di dialogo sociale che tocca il ‘cuore’ economico/finanziario dell’amministrazione, puntando a costruire forti legami ‘verticali’ tra istituzioni ed abitanti, e contemporaneamente solidi legami ‘orizzontali’ tra i cittadini le loro organizzazioni sociali” (1)

Il bilancio partecipativo può essere inteso come uno strumento propedeutico e di supporto alla redazione e predisposizione del bilancio preventivo, e rappresenta inoltre uno strumento di ascolto, relazione e comunicazione, perché permette ai cittadini di presentare le loro necessità ed esporre le problematiche locali, di valutare le spese previste nel bilancio e l’operato dell’ente, di indirizzare le scelte dell’amministrazione sugli interventi pubblici da realizzare o i servizi da implementare o migliorare.
Possono cioè partecipare alla previsione di investimento, influenzare le scelte e priorità politiche e quindi “decidere” attivamente le politiche future.
Il bilancio partecipativo è anche uno strumento di rendicontazione sociale, perché prevede momenti e materiale di informazione rivolti alla cittadinanza, riguardanti l’operato dell’ente, gli investimenti fatti e gli interventi previsti. Questo percorso di partecipazione è supportato dalla comunicazione e dall’uso di strumenti per informare, coinvolgere e per raccogliere le idee e i suggerimenti della cittadinanza.

E’ un esempio pratico di democrazia partecipativa e diretta, e ne diventa uno strumento indispensabile, dato che l’attuabilità di politiche e la fattibilità di interventi sul territorio sono determinati dalla copertura finanziaria e dalla possibilità di effettuare investimenti economici. Attraverso il bilancio partecipativo è possibile costruire un rapporto diretto tra cittadini e governance locale, riavvicinare le persone e l’elettorato alla politica e al governo del territorio. Esso rappresenta “uno strumento privilegiato per favorire una reale apertura della macchina istituzionale alla partecipazione diretta ed effettiva della popolazione nell’assunzione di decisioni sugli obiettivi e la distribuzione degli investimenti pubblici, superando le tradizionali forme solo ‘consultive’ e creando un ponte tra democrazia diretta e quella rappresentata”. (2)


L'articolo completo sulla pagina Qualità PA -Bilancio partecipativo al link seguente:

http://qualitapa.gov.it/sitoarcheologico/customer-satisfaction/ascolto-e-partecipazione-dellutenza/bilancio-partecipativo/