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lunedì 17 febbraio 2020

Un altro scempio è compiuto.

Tagliati gli alberi che conferivano pregio al viale della Resistenza ad Origgio!
La giustificazione, risibile, dei nostri amministratori è che occorre sistemare i marciapiedi!
I marciapiedi si possono rifare preservando gli alberi.
Si tagliano alberi che per crescere ci hanno impiegato parecchi anni, senza una cura adeguata e senza fare manutenzione ai marciapiedi! Una trentina d'anni per crescere ed ora nel pieno della loro vita vegetale, si è deciso di eliminarli e sostituirli con piantine che tra una ventina d'anni "somigleranno" ad alberi!
Negli ultimi dieci anni, sono stati centinaia gli alberi che le Amministrazioni guidate da Panzeri e da Ceriani  hanno ritenuto di abbattere: parco di villa Borletti, via Visconti, via Cavour, etc.
Alberi che meritavano maggiori cure e preservati per l'apporto salutare al clima, all'ambiente, al paesaggio.
Gli alberelli che a questa Amministrazione comunale pare preferire, sono quelli piantumati sulla via per Cantalupo, quelli che hanno sostituito i pini del parcheggio di villa Borletti, che hanno perso il posto dei tigli nella via Cavour e via Visconti, etc. alberelli che crescono con molte difficoltà; forse il clima, forse è il terreno non idoneo a uno sviluppo rigoglioso di queste piantine.

Forse sono consapevoli che se crescono troppo rischiano un taglio netto, radicale!

 

domenica 20 gennaio 2019

Una Piantumazione poco riuscita. (1)


LE PAROLE NON BASTANO:



















Le immagini spiegano tutto. Occorre chiarire subito che l’Amministrazione comunale, in questo scempio, ha poche responsabilità! Forse un maggiore controllo (videocamere), sanzioni più importanti per i trasgressori, invitare e obbligare i proprietari a vigilare e ripulire il fondo.  I veri RESPONSABILI sono quei pochi cittadini incivili, ineducati alla cura del bene comune e al rispetto del Prossimo. Forse una sanzione esemplare, condannare a ripulire tutta l’area e addebitare i relativi costi al trasgressore individuato, farebbe da deterrente a un andazzo alquanto incivile.  (Cascina Streppina e dintorni)

venerdì 2 novembre 2018

Residenza “Parco Del Convitto“

Origgio Democratica espone le ragioni del voto contrario al "Progetto Integrato di Intervento" presentato e approvato nella seduta del consiglio comunale del 24 ottobre 2018 dall'Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Mario Ceriani. Nessuna certezza che la RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) venga realizzata! Solo un auspicio e la speranza tengono in piedi un Progetto mirato quasi esclusivamente alle realizzazione di tre palazzine residenziali. 
Articolo apparso su "il notiziario" di venerdì 26 ottobre.
Origgio 29/110/2018
Residenza “Parco Del Convitto“

Bisogna essere degli incoscienti per non votare a favore del piano denominato “Residenza Parco del Convitto”: il Progetto Integrato di Intervento (PII) presentato e approvato il 24/10/2018 dalla Amministrazione Ceriani. Progetto che nell’arco degli anni, dal 2010 al 2016, ha subito diverse modifiche senza mai partire, fino ad arrivare alla nuova proposta del novembre 2017, rivista e modificata per essere portata l'altra sera in CC. Progetto di utilità sociale, fiore all'occhiello di questa amministrazione.

Ovviamente una volta letti i documenti, lo abbiamo fatto!

Non per incoscienza o per partito preso, ma dopo aver analizzato attentamente i vari passaggi di progetto e dopo aver compreso che gli accordi sottoscritti tra le parti, l'Amministrazione da un lato e l'attuatore Società Edilombarda dall'altro, non soddisfano minimamente le promesse scritte nel piano di indirizzo o “Master Plan” e ripetutamente magnificate dal sindaco durante la seduta consigliare.

L'Amministrazione ha puntato tutto sulla valorizzazione della costruzione di 16.000 mc di struttura a carattere socio-sanitario e polifunzionale “RSA (residenza sanitaria assistenziale) e RSD (residenza assistenziale per Disabili), a cui si affianca la costruzione di 10.000 mc di edilizia residenziale libera.
La volumetria di residenziale passa dai 26.000 mc del precedente progetto, ai 10.000 di quello attuale e, con la riduzione di volume, scompaiono completamente anche i 4.900 mc di edilizia convenzionata.
La realizzazione di una interessante struttura assistenziale sanitaria, comunque privata, a scapito di una maggior cessione di aree per attrezzature pubbliche e della realizzazione di edilizia convenzionata, non ci ha convinto e ci sembra comunque penalizzante per l'interesse pubblico.

Pur conservando il nome, Residenza Parco del Convitto, scompaiono anche 3.000 mq di parco; il bel progetto che prevede la struttura assistenziale tanto decantata e presentata come intervento primario, oltre all’intervento residenziale, sta solo sulla carta: i due lotti in cui sono divise le opere non sono subordinati l’uno all’altro. Come ha dichiarato il Sindaco in CC non si ha nessuna certezza che la costruzione sanitaria venga fatta, non c’è ancora nessun Operatore disposto a costruire e/o gestire una RSA/RSD di così grandi dimensioni come quella ipotizzata in Convenzione e nel Master Plan. Ci si augura che casa San Giorgio (peraltro interpellata ufficiosamente dal Sindaco non si è resa disponibile per un impegno di quelle dimensioni…)

E’ pur vero che la costruzione del residenziale regalerà alla nostra  comunità  “entro il termine di 24 mesi dalla stipula della convenzione fatta“ la riqualificazione dei parcheggi sulle parti di via Ottolini e di Via  Marconi che insistono sul perimetro del progetto, il compenso del progetto già fatto per l’ampliamento della Scuola Primaria Manzoni (mentre l’intervento verrà fatto con finanziamento dall’Amministrazione Comunale con  soldi propri provenienti dal progetto statale Sblocca Scuole) e ben 400.000 € da destinare ad altri insediamenti polifunzionali. Sono tutte “prestazioni di fare “ad oggi sconosciute, forse non ancora definite e di cui non si conoscono i dettagli di realizzazione.

Quindi tanta speranza di fare, e grandi auspici, ma nel frattempo la convenzione viene prorogata fino al 2026, e  l’unica costruzione che partirà con sufficiente certezza sarà quella residenziale.
Se Valutiamo attentamente tutto l’impianto ci accorgiamo che nel progetto non vengono analizzate  le difficolta urbanistiche e viabiliste che quella zona subirà  ,a monte l’abbattimento di tutto il filare di Tigli di via Ottolini ( che verrà attuato in attesa di decidere cosa fare ), nel progetto non si  cita minimante come sarà attrezzata la via. 4 mila mq a parcheggio su via Ottolini e Via Marconi non sono poco… cemento su cemento non valutando né la mobilità dei futuri abitanti, né dei fruitoti del eventuale Centro sanitario nonché degli attuali abitanti. Inoltre il futuro intervento e declassazione della via del cotonificio, la creazione dei sensi unici Via Ottolini / Via Leonardo da Vinci, creeranno un bel giro di giostra che porterà solo inquinamento non più mitigato da filare di Tigli e che certo ,non gioverà  alla viabilità e che sarà senza alcun  dubbio difficoltosa e poco consona ad un centro assistenziale.

Quindi a cosa servirà l'incarico dato al Politecnico per progettare al meglio la riqualificazione di via Ottolini e di via Leonardo Da Vinci? Il PUT (piano urbano del traffico), che dovrebbe rivalutare il contesto viabilistico del centro storico di Origgio, anche tenendo conto della riqualificazione del territorio si cui questo progetto insiste non conta più nulla? Quindi si fanno pensieri, riflessioni e sforzi economici e di progettazione senza avere un progetto complessivo e senza coerenza?
La nostra non e stata una scelta incosciente, ma ponderata e sofferta, dopo attenta valutazione delle parole che hanno motivato l’Amministrazione a definire questo progetto, parole e non dati che non sono state capaci di convincerci. 

Non mettiamo in dubbio la validità di un eventuale progetto di carattere socio- sanitario, nel quale crediamo e di cui auspichiamo la costruzione, pensiamo però che l’impianto di progetto, gli step temporali scelti, il carattere della convenzione stipulata, appaiano come uno specchio per le allodole: mirato e vincolato quasi esclusivamente alla struttura residenziale ,non ci convince ,non ci danno le garanzie auspicate , dal progetto si evince che è la struttura sanitaria è esigenza, fiore all’occhiello e motivazione dell’intervento ma… si parte con il residenziale, con tanti parcheggi e con lo stravolgimento di uno dei tre ultimi filari alberati rimasti ad Origgio.

Per Origgio Democratica
Domenico Ambrosini - Sabrina Banfi

sabato 20 ottobre 2018

(1) Il parco VILLA BORLETTI: il parco


Il parco VILLA BORLETTI:
Abbiamo messo a nuovo il parco della Villa, ora un po’ alla volta lo stiamo sistemando”. Questa potrebbe essere un’affermazione fatta dall’attuale amministrazione.
(1) il parco



(2) Il parco VILLA BORLETTI: l’irrigazione


Abbiamo messo a nuovo il parco della Villa, ora un po’ alla volta lo stiamo sistemando”. Questa potrebbe essere un’affermazione fatta dall’attuale amministrazione.
(2) l’irrigazione





Non prevista l’estate sicitosa dello scorso anno , non era stato nemmeno prevista la necessità di innaffiare il nuovo prato. Il risultato ottenuto è stato che tutto il lavoro e l’impegno economico dedicato è andato arrosto! La conseguenza è stata di rifare il prato dopo aver predisposto l’impianto d’irrigazione. (Estate 2017)

(3) Il parco VILLA BORLETTI: la “rampa”


Abbiamo messo a nuovo il parco della Villa, ora un po’ alla volta lo stiamo sistemando”. Questa potrebbe essere un’affermazione fatta dall’attuale amministrazione.
(3) la “rampa”


La fontana  (scultura, un’opera d’arte?) per i più è parsa, fin da subito, una “rampa” per lanciarsi: in corsa, in bici, con lo skeit (no con lo skeit è vietato, il cartello è chiarissimo al riguardo).



Per mettere un po’ in sicurezza la struttura si è proceduto a piantare  alcune piantine come deterrente all’uso improprio della struttura.

(4) Il parco VILLA BORLETTI: la fontana


Abbiamo messo a nuovo il parco della Villa, ora un po’ alla volta lo stiamo sistemando”. Questa potrebbe essere un’affermazione fatta dall’attuale amministrazione.
(4) la fontana



La scanalatura, dove scorre l’acqua, fin da subito si è rivelata fonte di pericolo per quanti distrattamente potessero finirci dentro con un piede ed inciampare.


Si è provveduto ricoprendo il canale con delle piastre in ferro con la feritoia per far passare la luce emanata dalle lampade che di notte illuminano il percorso dell’acqua. (primavera 2018) 


venerdì 19 ottobre 2018

(5) Il parco VILLA BORLETTI: le vele


Abbiamo messo a nuovo il parco della Villa, ora un po’ alla volta lo stiamo sistemando”. Questa potrebbe essere una ipotetica affermazione fatta dall’attuale amministrazione.
(5) le vele








Si è dovuto rimediare alla completa esposizione al sole, insopportabile per i bimbi nei mesi estivi , con il posizionamento di vele ombreggianti. (Estate 2018)






PS: qualche giorno  dopo la installazione i “vandali” hanno colpito, danneggiando con  il lancio di una cicca di sigaretta una delle coperture”

NB nel parco vige il divieto di fumare, che si sappia mai fatto rispettare, mai sanzionai i trasgressori.



(6) Il parco VILLA BORLETTI: la siepe

Abbiamo messo a nuovo il parco della Villa, ora un po’ alla volta lo stiamo sistemando”. Questa potrebbe essere una ipotetica affermazione fatta dall’attuale amministrazione.
(6) la siepe




Ma non era sufficiente piantare una siepe? Le piante crescono anche i salita o in discesa, dipende dal punto di vista! Era necessario fare uno scavo così impegnativo per rimediare a qualcosa di non previsto in fase di progettazione? (ottobre 2018)

mercoledì 23 marzo 2011

Una nuova strada collegherà la Bustese con il Sempione.

Il progetto, non ancora definitivo, prevede che la nuova strada passi dalla cascina Regusella, (periferia di Uboldo), e dal Broggio, (frazione di Origgio) e vada ad incrociare il percorso dell’autostrada A8 (MILANO-VARESE). La realizzazione di quest’opera, che dovrà essere completata entro la fine del 2014, costerà circa 10 milioni di Euro.
Il Sindaco di Origgio, ha chiesto, che contemporaneamente avvenga il completamento dello svincolo autostradale, (Origgio Ovest). Si può anche essere d’accordo sulla necessità di ultimare l’uscita, che quando venne realizzata fu inaugurata in pompa magna, ma il completamento deve prevedere da un lato (Origgio),l’entrata verso Varese e dall’altro (Cantalupo), l’ingresso verso Milano/Como e l’uscita per chi proviene da Varese. Tutto ciò comporta la realizzazione, di una “mega” rotonda per l’inversione di marcia di auto e camion con un consumo notevole di territorio nel nostro Comune. Dobbiamo sicuramente scongiurare un altro “eco-mostro” come lo svincolo in fase di realizzazione sull’A9 (MILANO-COMO) tra Origgio ed Uboldo. Quando sarà ultimato questo svincolo, non si capisce quale possa essere la necessità di realizzare una strada parallela all’autostrada A8 (Milano Varese), che collega il Sempione alla Bustese e sottrae tanti metri quadri al parco intercomunale, (parco dei Mughetti), in fase di realizzazione! La domanda alla quale dobbiamo rispondere è: vale la pena rinunciare ancora al verde a favore di strade inutili? Ha senso continuare in modo indiscriminato a consumare territorio con strade che anziché collegare aprono alla “speculazione” di nuovi insediamenti, capannoni, villette, etc.?

Una volta realizzati i due svincoli, (Origgio-Ovest e Origgio-Uboldo), tra tre anni, si corre il rischio, senza le opportune contromisure, che Origgio e la frazione del Broggio, siano congestionati da un traffico sia leggero che pesante, che provocherà ulteriore inquinamento.  

Pertanto è urgente vincolare l’area su cui si estende il Parco dei Mughetti e in secondo luogo approntare un piano viabilistico che consenta di mantenere il traffico al di fuori dal centro abitato e quindi:

1.     Completare la tangenzialina che colleghi i due svincoli senza l’attraversamento della frazione del Broggio, adeguando anche il ponte sul Bozzente in modo da consentire il passaggio in sicurezza di due camion che si incrociano;

2.    Istituire “zone a priorità pedonale” con strade inibite al traffico pesante e con limite di velocità di 30 Km/h;

3.    Investire sulla mobilità con mezzi diversi dall’auto privata, trasporto pubblico, bicicletta e mobilità pedonale.

Non si tratta di condannarci all’immobilismo ma di progettare il nuovo, avendo presente che la priorità è il risparmio e la tutela del territorio. Per fare questo è necessario avere ben chiaro il disegno complessivo e non affidarsi agli interventi episodici, che sono sempre molto costosi e mai risolutivi.

giovedì 11 novembre 2010

Villa Borletti e il suo parco.

Marzo 2010 - Programma Amministrativo 2010-2015 – Lista Panzeri Sindaco: (PdL, Lega nord, UdC).
Villa Borletti e il suo parco.
Abbiamo fermato il degrado di Villa Borletti, completando le opere di restauro. Entro il mandato contiamo di finire i lavori e rendere la villa disponibile alla città. Al suo interno verranno predisposti spazi per le associazioni e sale civiche, per tutti i cittadini. All'esterno sarà realizzato un bel parco (nell'immagine) dove tutti gli Origgesi potranno trascorrere momenti di relax.


Ottobre 2010 - Assemblea del 30 ottobre 2010 al Centro Anziani. (Informazona di sabato 6-11-2010)
A chi solleva la questione Villa Borletti, il sindaco Luca Panzeri risponde: "Al momento è vuota e occorre capire bene cosa farne. La struttura è vincolata e dunque, anche in sede di riqualificazione, non è stato possibile mutarne le condizioni perché si è obbligati ad un recupero integrale lasciando, anche internamente, i locali così come erano originariamente. Occorrerebbe compattarla tutta e non è di semplice soluzione."






Dove è finita la Concretezza e la Competenza tanto decantata e la Politica del Fare cosi enfatizzata nel programma elettorale del sindaco Luca Panzeri?  La situazione è sotto gli occhi di "tutti":

Villa Borletti.
Non occorrono tante parole! ... fare polemiche e chiacchiere. Una semplice domanda! Quando gli Origgesi potranno vedere quest'opera terminata? Ora è tempo che il Sindaco, faccia fronte agli impegni presi e a concretizzare quelle promesse, cominciando a fissare alcuni punti; il primo: si dica quando sarà completato e chiuso il cantiere? Si corre il rischio che prima di finire la ristrutturazione, sia necessario intervenire con opere di manutenzione a riparare i guasti che il tempo e le intemperie causano agli edifici.


Parco pubblico.
Ormai sono anni che nel Parco pubblico, persiste una situazione critica e di degrado. Critica è la situazione della porzione di parco aperta al pubblico; il degrado impera nelle zone del cantiere delimitate da una "RECINZIONE PROVVISORIA". La criticità stà nella precarietà e nel degrado di una recinzione che per sua natura il compito doveva svolgerlo in un arco temporale limitato e non diventare una struttura "permanente". I molti bimbi che attualmente nelle belle giornate frequentano il parco avranno la fortuna di vederlo risanato e di poterci giocare in libertà senza barriere e senza "infestanti" di varia natura?