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domenica 14 giugno 2020

ANDROIDI CERCASI.

La scorsa settimana ho trovato nella cassetta della posta un volantino; una lettera; un invito a incontrarsi per discutere e fare cose.
… non importa … 
Non ci interessa …
Non ci interessa chi sei; non ci interessa come la pensi; vieni con noi: con serietà, volontà e impegno per discutere e fare cose!
Non c’è che dire! Un bel programma e tante idee nuove! O piuttosto un già visto,vissuto; déjà vu!
Così si presenta la novità per le prossime elezioni comunali! L’ennesima lista civica. Le liste civiche locali ce ne sono sempre state; sono la norma nei Comuni sotto i 15 mila abitanti e Origgio non sfugge alla regola.
Il Civismo. Nome dell’eterno trasformismo italiano?  No! Espressione non negativa, se non è camuffamento o riciclaggio di personaggi che hanno un passato, positivo o negativo non importa, importante è far passare la storiella del sindaco “slegato dai partiti”, della faccia nuova prestata alla politica amministrativa del Comune. 
Il civismo vorrebbe, dovrebbe essere sinonimo di novità, libera dalle scorie del passato.  Non farne solo una questione di persone, di Partiti, ma di idee nuove, non necessariamente originali, per amministrare Origgio.

“Non ci interessa nemmeno sapere il tuo orientamento politico, perché l’obiettivo è quello di creare una lista lontana dai partiti tradizionali che dettano a loro piacimento le regole senza tenere conto delle idee, delle persone e delle loro capacità!”

In questo frase c’è tutto e il nulla; l’improvvisazione e la mancanza di conoscenza di cosa succede in Origgio. 

I “partiti tradizionali”? 

… e quali sarebbero i partiti tradizionali di Origgio? 

Chi si impegna nei “partiti tradizionali” ci mette la faccia sempre, giorno dopo giorno, riunione dopo riunione, consiglio comunale dopo consiglio comunale. Soprattutto i consensi (voti) che si ricevono sono sempre il frutto del buon o brutto lavoro fatto tra i cittadini.

PS: a pensarci bene, candidare degli androidi (opportunamente programmati) è un idea da valutare! Non avrebbero un passato e svolgerebbero al meglio il compito assegnato.

giovedì 11 dicembre 2014

CAMPAGNA DI SOSTENGNO ALLA LOTTA CONTRO LA CORRUZIONE.

Ci rivolgiamo a tutti i Candidati e ai Candidati alla carica di Sindaco che si presenteranno alle elezioni amministrative del 2015 di qualunque partito, lista e schieramento di aderire alle richieste di trasparenza pre-voto di Riparte il futuro. È il momento di assumere l’impegno di mettere in cima alla propria agenda la lotta alla corruzione. Due sono le iniziative da sostenere e mettere in campo:
  1. 1.    Adottando la delibera “Trasparenza a costo zero” entro i primi 100 giorni
  2. 2.    Impegnandosi ad attuare le prescrizioni della delibera entro 200 giorni

La mancanza di risorse per i Comuni non può essere una scusa: è possibile combattere la corruzione anche a costo zero. Chiediamo ai sindaci di condividere con i cittadini le informazioni su chi li rappresenta e su come i Comuni spendono i soldi pubblici.

1.        La trasparenza della candidatura.
A)      Pubblicare (sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) il Curriculum Vitae. Il CV non deve essere generico: al contrario, chiediamo che includa tutti gli incarichi ricoperti, siano essi pubblici o professionali, e non solo quelli principali. Grazie a questo documento è possibile valutare la competenza e l’esperienza del candidato, in ciascun settore che lo vede coinvolto, e da esso possono emergere eventuali conflitti d’interesse.
B)      Pubblicare (sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) la propria storia giudiziaria. Chiediamo di conoscere tutti i procedimenti penali in corso e quelli che si sono conclusi con una condanna, anche lieve. Il nostro intento è di permettere all’elettorato una scelta quanto più consapevole rispetto a chi prenderà decisioni strategiche per la città. Sapere la storia giudiziaria dei candidati è una garanzia per lo svolgimento della vita istituzionale.
C)      Pubblicare (sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) la propria la situazione reddituale e patrimoniale La pubblicazione della situazione reddituale e patrimoniale di chi rappresenta le istituzioni è richiesta per legge in diversi Paesi europei. Lungi dal credere che sia opportuno giudicare positivamente o negativamente alla luce del reddito, pensiamo che sia importante verificare la corrispondenza tra reddito, patrimonio, attività professionale e stile di vita.
D)      Dichiarare e pubblicare (sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) potenziali conflitti d’interesse. Chiediamo siano rese pubbliche, mediante autodichiarazione, situazioni di potenziale conflitto tra gli interessi professionali e privati del candidato e quelli pubblici di cui si potrebbe occupare una volta eletto. Inoltre, chiediamo che si faccia riferimento non solo a se stessi, ma anche a congiunti e familiari, quindi ai possibili interessi mediati. Questi non sono ostativi alla candidatura ma potrebbero rappresentare un rischio, specialmente nelle realtà più piccole.

2.       La delibera “trasparenza a costo zero” entro 100 giorni. La delibera richiede:
  1. pubblicazione online e diffusione dell‘anagrafe di tutti gli eletti;
  2. informazione semplificata sui bilanci del comune, fornendo dati dettagliati su partecipate ed enti simili;
  3. adozione della Carta di Pisa, codice etico promosso da Avviso Pubblico;
  4. creazione di una Tavola pubblica per la trasparenza, composta da istituzioni e società civile;
  5. trasparenza sulla gestione dei beni confiscati (per i comuni che li hanno), attraverso un elenco pubblico dei beni, i bandi per le assegnazioni, le verifiche e le informazioni sull’utilizzo.
3.       Attuare la delibera in 200 giorni. Le 5 prescrizioni contenute nella delibera dovranno essere attuate entro e non oltre 200 giorni. In questo tempo Riparte il futuro monitorerà, assieme alla società civile, affinché le richieste e gli impegni vengano soddisfatti e mantenuti.