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venerdì 12 marzo 2021

Promemoria per Bilanci venturi.

Nella seduta del Consiglio Comunale del 22 febbraio 2021 è stato approvato il bilancio del comune di Origgio 2021-2023. Sul sito comunale si può ascoltare la registrazione vocale. Una prima annotazione: dopo un anno, nella morsa dell’epidemia di SarsCov-2 e i provvedimenti per contenerla, è desolante che non ci si sia ancora attrezzati per trasmettere il Consiglio Comunale in diretta streaming.

Tra i documenti pubblicati e la dichiarazione di voto della maggioranza troviamo scritto che: “Certo il ruolo dell’opposizione è quello di contestare e non accogliere favorevolmente il bilancio, onestamente ci aspettavamo maggiori osservazioni ed emendamenti giusto per poter correggere ed aggiustare, secondo criteri obiettivi, alcune nostre scelte.. ..in spirito di collaborazione tra le forze politiche richiamato in questo tempo di pandemia da parte del Capo dello Stato non è stato così, lo prendiamo come un parziale apprezzamento del lavoro svolto sul bilancio”.

Le affermazioni della maggioranza  (La Civica-Lega) riguardo al ruolo dell’opposizione sono del tutto fuori luogo e da respingere con forza,  perché responsabilmente crediamo che ci sia un modo diverso di fare politica, in maggioranza o in minoranza che sia.

Da parte nostra, il ruolo dei cittadini, del Consiglio Comunale è concepito in modo molto diverso. Non sterile contestazioni o pretestuose critiche alle questioni che non ci trovano d’accordo, ma osservazioni e proposte fatte con cognizione di causa.

L’ atteggiamento di questa amministrazione è tipico di chi giudica e dà i voti, si mette in cattedra e intende dare lezione. Ci si aspettava una apertura, almeno l’avvio di una fase nuova o l’annuncio dell’intenzione di coinvolgere e far partecipare attivamente i cittadini a una lettura diversa del bilancio.

Il bilancio che si approva annualmente, è una relazione tecnica. Sono le scelte politiche che nel quotidiano riempiono quei numeri di contenuti e significato.

Le proposte sul tavolo sono tante, alcune condivise unanimemente da tutto il Consiglio Comunale. Nascondersi dietro la scusa che sono pochi mesi che ci si è insediati non  fa giustizia alla ragione.

Nel Consiglio Comunale del 18 novembre 2019 fu discussa una mozione di Origgio Democratica sulla “dichiarazione dello stato di emergenza climatica”, La mozione fu approvata all'unanimità e ci si assunse l'impegno:

a.        al Sindaco e al Consiglio Comunale di dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale; di predisporre entro sei mesi iniziative per la riduzione delle emissioni e per l'introduzione di energie rinnovabili; per incentivare il risparmio energetico nei settori della pianificazione urbana, nella mobilità, nel riscaldamento e raffreddamento degli edifici, di proteggere il patrimonio verde del territorio, proseguire nello sviluppo di un progetto di riforestazione urbana;

b.       al sindaco, alla giunta e al Consiglio Comunale di impegnarsi per intensificare il coinvolgimento attivo di cittadini e associazioni nel processo di individuazione delle criticità ambientali e nella loro soluzione e di farsi parte attiva presso il governo e la Regione perché prendano provvedimenti analoghi;

c.        di predisporre entro 3 mesi il documento del Bilancio Annuale di Ecosostenibilità del Comune di Origgio, dove annotare gli investimenti previsti e quelli effettuati che vadano nella direzione indicata nel punto 1;

d.       dare voce ai giovani, che su tutte queste tematiche possono essere un validissimo stimolo, istituendo il Consiglio Comunale dei ragazzi.

Inutile ribadire che la pandemia ha stravolto tutto! Ma le ragioni di quella mozione restano; anzi diventano ancor più prioritarie. Certamente si apprezza di aver iniziato un percorso che porterà all'insediamento della “Consulta giovani” la quale deve essere uno strumento per coinvolgere realmente i cittadini, i giovani nell'elaborazione di proposte per migliorare Origgio. Dai primi approcci, però, pare una consulta delle associazioni, nella sostanza un doppione.

Tornando al bilancio, nella mozione sul clima si sottolineava e chiedeva una diversa lettura e presentazione del bilancio.

a.        bilancio ecosostenibile: sono tantissimi comuni che si sono dotati di questo strumento per una lettura diversa del bilancio comunale. Il bilancio ecosostenibile, consente nel tempo, un utile terreno di confronto per riconoscere e dichiarare gli effetti ambientali delle politiche economiche del Comune di Origgio.

b.       bilancio di genere: può essere un altro un modo di lettura del bilancio. Con il termine bilancio di genere si intende il documento di bilancio che analizza e valuta in ottica di genere le scelte politiche e gli impegni economici-finanziari di un'amministrazione.

c.        bilancio partecipativo: è uno strumento per promuovere la partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche locali, e in particolare, al bilancio preventivo dell’ente cioè alla previsione di spesa e agli investimenti pianificati dall’amministrazione. 

d.       commissione bilancio: monitora l’avanzamento del bilancio;  periodicamente dedica una sessione per analizzare i vari aspetti del bilancio e le sue modalità di lettura. Deve rappresentare una modalità di comunicazione, che permette di rendere trasparente l'attività del Comune agli occhi del cittadino, costruendo con esso un rapporto di fiducia e di dialogo permanente.

e.        consiglio comunale dei ragazzi: da qualche anno molti comuni italiani hanno deciso di dare voce ai ragazzi per favorire una collaborazione tra le scuole e l’amministrazione della città. 

Se si vuole cambiare veramente è necessario coinvolgere i cittadini, lo troviamo scritto anche nello Statuto comunale, farli partecipare attivamente, non solo per conoscere ma per essere cittadini attivi in grado di individuare i problemi e proporre soluzioni.

 

XOriggio – Michele Nigro

12 marzo 2021

 

sabato 1 agosto 2020

Bilancio Partecipativo

Come coinvolgere i cittadini nella governance locale.
Il bilancio partecipativo è uno strumento, come il nome stesso suggerisce, per promuovere la partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche locali, e in particolare, al bilancio preventivo dell’ente cioè alla previsione di spesa e agli investimenti pianificati dall’amministrazione.

“Si può parlare di Bilancio Partecipativo quando su un territorio viene praticato un percorso di dialogo sociale che tocca il ‘cuore’ economico/finanziario dell’amministrazione, puntando a costruire forti legami ‘verticali’ tra istituzioni ed abitanti, e contemporaneamente solidi legami ‘orizzontali’ tra i cittadini le loro organizzazioni sociali” (1)

Il bilancio partecipativo può essere inteso come uno strumento propedeutico e di supporto alla redazione e predisposizione del bilancio preventivo, e rappresenta inoltre uno strumento di ascolto, relazione e comunicazione, perché permette ai cittadini di presentare le loro necessità ed esporre le problematiche locali, di valutare le spese previste nel bilancio e l’operato dell’ente, di indirizzare le scelte dell’amministrazione sugli interventi pubblici da realizzare o i servizi da implementare o migliorare.
Possono cioè partecipare alla previsione di investimento, influenzare le scelte e priorità politiche e quindi “decidere” attivamente le politiche future.
Il bilancio partecipativo è anche uno strumento di rendicontazione sociale, perché prevede momenti e materiale di informazione rivolti alla cittadinanza, riguardanti l’operato dell’ente, gli investimenti fatti e gli interventi previsti. Questo percorso di partecipazione è supportato dalla comunicazione e dall’uso di strumenti per informare, coinvolgere e per raccogliere le idee e i suggerimenti della cittadinanza.

E’ un esempio pratico di democrazia partecipativa e diretta, e ne diventa uno strumento indispensabile, dato che l’attuabilità di politiche e la fattibilità di interventi sul territorio sono determinati dalla copertura finanziaria e dalla possibilità di effettuare investimenti economici. Attraverso il bilancio partecipativo è possibile costruire un rapporto diretto tra cittadini e governance locale, riavvicinare le persone e l’elettorato alla politica e al governo del territorio. Esso rappresenta “uno strumento privilegiato per favorire una reale apertura della macchina istituzionale alla partecipazione diretta ed effettiva della popolazione nell’assunzione di decisioni sugli obiettivi e la distribuzione degli investimenti pubblici, superando le tradizionali forme solo ‘consultive’ e creando un ponte tra democrazia diretta e quella rappresentata”. (2)


L'articolo completo sulla pagina Qualità PA -Bilancio partecipativo al link seguente:

http://qualitapa.gov.it/sitoarcheologico/customer-satisfaction/ascolto-e-partecipazione-dellutenza/bilancio-partecipativo/