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sabato 1 agosto 2020

Bilancio Partecipativo

Come coinvolgere i cittadini nella governance locale.
Il bilancio partecipativo è uno strumento, come il nome stesso suggerisce, per promuovere la partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche locali, e in particolare, al bilancio preventivo dell’ente cioè alla previsione di spesa e agli investimenti pianificati dall’amministrazione.

“Si può parlare di Bilancio Partecipativo quando su un territorio viene praticato un percorso di dialogo sociale che tocca il ‘cuore’ economico/finanziario dell’amministrazione, puntando a costruire forti legami ‘verticali’ tra istituzioni ed abitanti, e contemporaneamente solidi legami ‘orizzontali’ tra i cittadini le loro organizzazioni sociali” (1)

Il bilancio partecipativo può essere inteso come uno strumento propedeutico e di supporto alla redazione e predisposizione del bilancio preventivo, e rappresenta inoltre uno strumento di ascolto, relazione e comunicazione, perché permette ai cittadini di presentare le loro necessità ed esporre le problematiche locali, di valutare le spese previste nel bilancio e l’operato dell’ente, di indirizzare le scelte dell’amministrazione sugli interventi pubblici da realizzare o i servizi da implementare o migliorare.
Possono cioè partecipare alla previsione di investimento, influenzare le scelte e priorità politiche e quindi “decidere” attivamente le politiche future.
Il bilancio partecipativo è anche uno strumento di rendicontazione sociale, perché prevede momenti e materiale di informazione rivolti alla cittadinanza, riguardanti l’operato dell’ente, gli investimenti fatti e gli interventi previsti. Questo percorso di partecipazione è supportato dalla comunicazione e dall’uso di strumenti per informare, coinvolgere e per raccogliere le idee e i suggerimenti della cittadinanza.

E’ un esempio pratico di democrazia partecipativa e diretta, e ne diventa uno strumento indispensabile, dato che l’attuabilità di politiche e la fattibilità di interventi sul territorio sono determinati dalla copertura finanziaria e dalla possibilità di effettuare investimenti economici. Attraverso il bilancio partecipativo è possibile costruire un rapporto diretto tra cittadini e governance locale, riavvicinare le persone e l’elettorato alla politica e al governo del territorio. Esso rappresenta “uno strumento privilegiato per favorire una reale apertura della macchina istituzionale alla partecipazione diretta ed effettiva della popolazione nell’assunzione di decisioni sugli obiettivi e la distribuzione degli investimenti pubblici, superando le tradizionali forme solo ‘consultive’ e creando un ponte tra democrazia diretta e quella rappresentata”. (2)


L'articolo completo sulla pagina Qualità PA -Bilancio partecipativo al link seguente:

http://qualitapa.gov.it/sitoarcheologico/customer-satisfaction/ascolto-e-partecipazione-dellutenza/bilancio-partecipativo/

giovedì 23 gennaio 2020

Eravamo quattro amici al ….

Eravamo quattro e non eravamo amici e non eravamo al bar.

Ieri sera si è riunita la Commissione comunale Affari Istituzionali per modificare il “REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI ED ASSIMILATI SULL’INTERO TERRITORIO COMUNALE”.
Non conosco la modifica apportata! Sono arrivato in aula consiliare alle 20:55 e la discussione stava terminando ci si approssimava a votare. La riunione era cominciata alle 20:30 ma ai cittadini non era dato sapere che c’era la riunione della commissione che iniziava alle 20:30 anziché alle 21:00 come di consuetudine. Sono stato il primo ad arrivare! Dopo qualche minuto sono arrivati altri tre cittadini, se non sbaglio, era appena terminato o si stava svolgendo l’operazione di voto; unanime e condiviso sono state le modifiche al regolamento.
L'amministrazione comunale omette di informare i cittadini perché sono sempre i soliti quattro gatti ad assistere alle riunioni delle commissioni e anche ai Consigli Comunale! Questa in estrema sintesi la giustificazione dei nostri Amministratori! Finita la Commissione, ho fatto presente che, essendo le riunioni “pubbliche”, (REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE; Art. 12 ‐ Commissioni consiliari; punto 15; lettera C; le sedute delle commissioni consiliari permanenti sono pubbliche…..) è dovere dell’Amministrazione comunale informare i cittadini, almeno pubblicando sul sito comunale, sui tabelloni luminosi, l’appuntamento. Aggiungo che con la newsletter, di cui il Comune di Origgio è dotato, si possono informare i cittadini senza dispendio di risorse e tempo come fanno tante Amministrazioni serie. Lainate, Canegrate, per segnalarne qualcuna!
I CITTADINI VANNO RISPETTATI, INFORMATI, COINVOLTI NEL DIFFICILE COMPITO DI GESTIRE, AMMINISTRARE IL NOSTRO COMUNE. MOSTRARE O AVERE UN APPROCCIO BUROCRATICO VERSO I CITTADINI, È QUANTO DI PIÙ RIPROVEVOLE POSSA ESSERCI PER UN AMMINISTRATORE.

RESPINTE! … quasi tutte respinte!

Le “osservazioni” al Piano Urbano del Traffico sono state respinte quasi tutte! Anche le quattro osservazioni presentate da XOriggio hanno ricevuto lo stesso giudizio ! Pochissime le “osservazioni” accolte o accolte parzialmente dagli Amministratori comunali. Nella seduta del Consiglio Comunale di martedì 21 gennaio 2020 era in discussione il P.U.T. e doveva essere approvato! Per l’ennesima volta è slittata la conclusione dell’iter e l’approvazione definitiva del P.U.T.; questa volta dovuta per vizi di forme ed errori contenuti nella delibera. Forse sarebbe stato meglio convocare una riunione della Commissione Assetto del Territorio per preparare la discussione in Consiglio Comunale; come più volte suggerito!
Delle poche osservazioni presentate molte riguardavano tre vie: Cavour, Monfalcone, per Lainate.
1.     Via Cavour le osservazioni sono state parzialmente accolte. La via rimarrà a doppio senso, non ci sarà nessuna ZTL, poiché il traffico si è ridotto parecchio nell’ultimo periodo monitorato, da quasi 9000 autoveicoli giornalieri, registrati qualche anno fa, si è arrivato a circa 3500 autoveicoli giornalieri, negli ultimi mesi.
2.     Via Monfalcone. Le osservazioni che avevano l'eliminazione del tratto Centrale a senso unico un'assurdità viabilistica e sono state respinte. Le giustificazioni addotte dall'amministrazione sono alquanto deboli. Si afferma che si vuole realizzare il tratto Centrale a senso unico per eliminare il semaforo costringendo i veicoli a ridurre la velocità e svoltare a destra in via Luigi Bianchi e si prevede realizzare un marciapiede lungo la via. Altre sono le soluzioni per ridurre la velocità dei veicoli variazioni altimetriche Dossi o altro. Mettere in sicurezza i pedoni in via Luigi Bianchi può essere cosa positiva, ma il problema si sposta in via Giovanni XXIII che, diventerà, una strada a traffico cittadino anziché limitato agli abitanti della via. In via Giovanni XXIII non ci sono e non sono previsti marciapiedi.
3.     Via per Lainate. Realizzare il senso unico contrapposto costringerà molti a scegliere le strade del centro per tornare nella propria abitazione. Anche questa ha una giustificazione molto debole aumento della superficie non permeabile all’acqua. Sono molte le tecniche proposte per realizzare piste ciclopedonali eco-sostenibili e permeabili all'acqua. Occorrono ricerca e innovazione nel progettare e realizzare una nuova opera! Va benissimo che non si consumi nuovo suolo, anzi occorre invertirne il trend, ma per migliorare l'esistente occorre valutare opportunità e vantaggi mettendoli a confronto con l’antieconomico consumo di suolo.
Sulla via Piantanida è stata presentata una sola osservazione. È stata respinta senza se e senza una spiegazione convincente e articolata! La via, forse, merita maggiore attenzione, considerato la tipologia di utenza cui si rivolge. Lo spirito per la stesura di un piano Urbano del traffico deve essere la messa in sicurezza delle utenze più deboli pedoni e ciclisti in primo luogo. In questo caso pare proprio che il principio non rispettato. Si preferiscono le auto, agevolando lo scorrimento con due impianti semaforici in via Leonardo da Vinci è in via Ottolini, nulla si fa per migliorare e agevolare la sicurezza dei pedoni o dei ciclisti, i quali devono muoversi invadendo la carreggiata riservata alle auto. La creazione di una “Zona a Traffico Pedonale Privilegiato” nelle vie Piantanida e via G.B. Lombardi in cui i veicoli devono circolare a una velocità massima limitata (20 o 30 km/h) dando la precedenza ai pedoni.
Anche la parte di strada antistante l’ingresso e l’uscita dal parcheggio merita attenzione! Cominciando dal ripristinare le “colonnine” in pietra che separavano la parte di carreggiata riservata ai pedoni! Quotidianamente, succede nelle ore di punta, che quel “marciapiede” è occupato da automobili parcheggiate; succede anche in via G.B. Lombardi; ne consegue che i pedoni sono costretti a gincane invadendo la carreggiata centrale in teoria riservata alle sole automobili!
Il Piano Urbano del Traffico nulla prevede per migliorare la sicurezza in quelle vie Piantanida e G.B. Lombardi che nelle ore di punta interessa circa 600 bambini con altrettanti accompagnatori.
Per terminare! Quest’Amministrazione che terminerà il suo quinquennio la prossima primavera:
·         Non realizzerà il senso unico nella via Dante, timidamente promesso e rinviato di riunione in riunione;
·         Non introdurrà nessun limite di velocità, nelle vie del centro abitato, a garanzia di una maggiore sicurezza per pedoni e ciclisti.
XOriggio non è per niente soddisfatta di questo girare intorno al problema! Appare chiaro che questa Amministrazione comunale non vuole affrontare la messa in sicurezza dell’utenza debole ( pedoni e ciclisti) nel centrale via Dante.
troviamo i documenti del “PIANO URBANO DEL TRAFFICO - ESAME OSSERVAZIONI - APPROVAZIONE DEFINITIVA”  il 21/12/2019 e data esecutività 09/01/2020. Una sola domanda, questi documenti sono gli stessi presentati in Consiglio Comunale il 21 gennaio 2020???

Origgio; 23 gennaio 2020

domenica 29 dicembre 2019

IL PEGGIOR NUMERO!


Il 25%, un quarto delle pagine è stato riempito da foto ed immagini dal significato alquanto discutibile. Somiglia molto di più a un album (completo) di figurine che a un “periodico d’informazione”. Quello distribuito prima di Natale è il peggiore numero del “periodico d’informazione dell’amministrazione comunale ORIGGIO”.
Due anni fa mi sono dimesso dal comitato di redazione per porre l'accento sul continuo ritardo nella distribuzione del periodico, gli auguri di buon natale e buon anno giungevano sempre passate le feste. Ho scelto di non essere complice di questo disservizio!
Occorre segnalare che quest'anno, il periodico “ORIGGIO”, è arrivato in tempo per gli auguri di fine anno. Segnalo, come d’altronde avranno notato i cittadini che manca il calendario 2020. È una grave mancanza, dal 13 gennaio 2020 gli origgesi non conosceranno il calendario della raccolta rifiuti. Sicuramente si provvederà per tempo a porvi rimedio.
Per non farla lunga, si rafforza il mio convincimento che a non metterci il nome e la faccia è salutare per l’identità!

Per l’occasione mi va a genio citare la frase del sergente Lo Russo nel film Mediterraneo:
“Non si viveva poi così bene in Italia? Non ci hanno lasciato cambiare niente. E allora … E allora gli ho detto. Avete vinto voi, ma almeno non riuscirete a considerarmi vostro complice. Cosi gli ho detto.. e sono venuto qui”.

mercoledì 11 dicembre 2019

CONSIGLIO COMUNALE DEL 10 DICEMBRE 2019


Martedì, 10 dicembre 2019, si è tenuto il Consiglio Comunale!
Il primo punto in discussione è stato la “PRESENTAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE TRIENNALE 2020/2022 E DEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE. (DISCUSSIONE APERTA AL PUBBLICO)”.  
“DISCUSSIONE APERTA AL PUBBLICO” ?
Non è semplice per i cittadini intervenire con cognizione su un argomento complesso e ampio qual è il bilancio del Comune di Origgio. Tanti numeri, tanti capitoli, pochi dettagli. Forse qualcosa in più si poteva dire sulle opere che si sono programmate di realizzare nel triennio! … ma molto di questo elenco slitterà di anno in anno. Altri sono i percorsi e gli strumenti per coinvolgere attivamente i cittadini!
Non mi ripeto; riporto il link del post scritto due anni fa in occasione del bilancio 2017-2019 https://xoriggio.blogspot.com/2017/04/bilancio-comunale-non-bastano-i-numeri.html
Anzi devo segnalare una novità! L’intervento del rappresentante dei sindacati che ha chiesto due cose che condivido e più volte ho segnalato nei miei posts:
1.       Addizionale IRPEF comunale. Per assicurare la razionalità del sistema e salvaguardare i criteri di progressività si chiede di stabilire aliquote dell'addizionale comunale differenziate in relazione agli scaglioni di reddito come prevede la legge del 14 settembre 2011, n. 148.
2.       Bilancio di genere. Il bilancio di genere è un’analisi che consente la rilettura dei bilanci degli enti pubblici in una prospettiva di genere. Esso diviene uno strumento di rendicontazione e di riprogrammazione della spesa pubblica, in cui i capitoli di bilancio vengono riclassificati allo scopo di ristabilire le condizioni di uguaglianza delle opportunità, compensando le mancanze del sistema: le politiche pubbliche adottate a tutti i livelli politico-istituzionali, infatti, impattano diversamente su uomini e donne, che, come detto, rivestono ruoli diversi e sono portatori di esigenze differenti.

Uno strumento, necessario per coinvolgere i cittadini, può essere l’istituzione della Commissione Consiliare Bilancio e Tributi che deve avere il compito di avviare un percorso e la gestione di parte del Bilancio comunale. L’obiettivo è realizzare la formazione del bilancio preventivo con il metodo comunemente chiamato Bilancio Partecipativo che richiede la partecipazione diretta dei cittadini nella redazione di specifici capitoli di spesa, nei limiti di quanto, appositamente, stanziato dall’Amministrazione comunale. Un bilancio che si forma sulla base di una larga consultazione dei cittadini.

Al secondo punto all’Ordine del Giorno c’era la discussione sull’interpellanza de “La Civica” SUL SERVIZIO DI RACCOLTA DEL RIFIUTO VERDE.
GRANDE CONFUSIONE!
Una “quarantina” o una “novantina”?
Nemmeno la matematica ha messo d’accordo tutti! Alla domanda di quanti cittadini avevano aderito
“al servizio raccolta domiciliare frazione vegetale …. entro e non oltre il 30 novembre 2019” l’Assessore ha risposto “una quarantina” altri sostenevano “90”.
Non ci è dato sapere il numero esatto!
Il risultato in ogni caso non cambia!
A meno di colpi di scena, la raccolta della frazione vegetale NON sarà attuata poiché NON è stato raggiunto in numero minimo di 250 utenti richiedenti il servizio.
Attendiamo sviluppi!

martedì 19 novembre 2019

ANCHE ORIGGIO DICHIARA L’EMERGENZA CLIMATICA!

Il Consiglio Comunale del 18 novembre 2019 ha approvato all'unanimità la dichiarazione dello stato d'emergenza climatica. È una buona cosa!
Approvando all’unanimità la mozione, tutte le forze politiche presenti, hanno assunto l’impegno ad indirizzare azioni ed investimenti per ridurre l'impatto ambientale e climatico.
Ora questo impegno occorrerà onorarlo!
Sarà necessario dotarsi di uno strumento che certifichi l’azione dell’Amministrazione Comunale di Origgio, registrando gli impegni presi, le azioni e i risultati.
Pensiamo un “bilancio eco-sostenibile” in cui registrare annualmente alcuni “numeri o indici”:




  • consumo del suolo;
  • riforestazione urbana;
  • risorse idriche e qualità dell’acqua;
  • qualità dell’aria;
  • mobilità, trasporti;
  • smaltimento rifiuti, riciclo, riuso;
  • risparmio energetico, energie alternative;
  • etc.
  • Ad esempio http://www.ilcambiamento.it/articoli/emergenza-climatica-azioni-concrete-per-chi-vuole-davvero-intervenire


    sabato 23 marzo 2019

    CHE COMBINAZIONE!


    Una appagante combinazione. 
    Dopo qualche anno che si constava che le piante messe a dimora, nella via, non avevano attecchito o erano morte dopo poco tempo, il 10 gennaio 2019 ho postato una “notizia” sul blog Xoriggio, http://xoriggio.blogspot.com/2019/01/una-piantumazione-poco-riuscita-1.html
    È successo che nei primi giorni di marzo 2019, l’Amministrazione comunale ha proceduto a riqualificare il verde sulla via mettendo a dimora nuovi alberi. 
    Non ci resta che apprezzare l’intervento.

    giovedì 7 febbraio 2019

    Via Cavour: Osservazioni al Piano Urbano del Traffico.

    Prima "Osservazione", al Piano Urbano del Traffico in adozione dal Comune di Origgio, protocollata in data 6 febbaio 2019.



    Le soluzioni prospettate sul Piano Urbano del Traffico, a nostro parere, (la pagina su facebook XOriggio, il sottoscritto Michele Nigro e qualche abitante della zona con cui ci si è confrontati), spostano i problemi e appesantiscono il traffico nelle vie del centro abitato.
      
    Il senso unico sotto il ponte dell'autostrada tra Origgio e Uboldo, consentendo l’ingresso al solo Bus di linea, risolve solo mezzo problema e ne crea tanti ai cittadini di Origgio provenienti da Uboldo.  

    La soluzione proposta nel PUT è una “boiata pazzesca”!


    Esempi: il sottoscritto Michele Nigro, abitante in via Fornace, n°1, proveniente da Uboldo per motivi vari, (Banca Intesa, Farmacia, Medico di famiglia, Mercato, etc.) non ha nessun percorso alternativo comparabile con l’attuale. Oggi arrivando al sottopasso, transitando sulla via Cavour, via Lazzaretto e via San Siro per si percorrono poco più di 400 metri per arrivare in via Fornace. Con il divieto di transito al sottopasso:
    1.       si deve percorrere: la via del Lavoro, via B. Buozzi, via Monfalcone, via Luigi Bianchi, via A. Manzoni, via papa Giovanni XIII, di nuovo via Monfalcone, via Circonvallazione, Largo Croce, via Verdi, via Sant’Eustorgio e finalmente via Fornace; si percorrono circa 3 Km (3000 metri), non sembra una buona soluzione.
    2.       si deve percorrere: la via del Lavoro, via B. Buozzi, via Monfalcone, via Luigi Bianchi, via A. Manzoni, via monte Santo, via Pasubio, via Dante, di nuovo via A. Manzoni, via Visconti,  via Circonvallazione, Largo Croce, via Verdi, via Sant’Eustorgio e finalmente via Fornace; un percorso certamente più tortuoso e lungo del primo.

    Altri percorsi, altre soluzioni, sono notevolmente più problematici e lunghi! Sicuramente i percorsi che i cittadini sceglieranno hanno in comune l’appesantimento del traffico nelle vie del centro, riduzione della sicurezza e maggior inquinamento dovuto alle auto private! Tutto il contrario di quanto ci si dovrebbe prefiggere nell’approntare un PUT che metta al centro una viabilità sostenibile e sicura!

    Solo un progetto complessivo che preveda la realizzazione di percorsi alternativi, (es. riqualificazione della via De Gasperi), il completamento dell’anello ciclopedonale intorno all’abitato di Origgio, potrebbe dare soluzione a evitare il traffico di transito, soprattutto nelle vie del centro urbano, Cavour e Verdi. Nell’immediato, una soluzione da valutare, per ridurre il traffico di transito in via Cavour e via Verdi, è di istituire una ZTL, includendo gli abitanti di Origgio e Uboldo e quanti lavorano a Origgio.


    Origgio; 4 febbraio 2019
    xoriggio@gmail.com
    Michele Nigro