All’inizio di
ogni seduta del Consiglio Comunale, Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali,
danno risposta alle domande e alle istanze presentate dai cittadini, su
argomenti di interesse collettivo.
All’inizio di ogni seduta del Consiglio Comunale, Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali, danno risposta alle domande e alle istanze presentate dai cittadini, su argomenti di interesse collettivo.
Lo Statuto
del Comune di Origgio assegna ai cittadini un ruolo importante;
l’Amministrazione comunale ha il dovere di avvalersi dell’apporto dei
cittadini, riconoscendo e garantendo varie forme di partecipazione, anche al
singolo cittadino.
Per
completezza, nello Statuto si legge agli articoli:
Art.2 comma 3
“Riconosce e garantisce la partecipazione dei singoli cittadini e delle realtà
associative presenti sul territorio nel quale si arricchisce la personalità
umana; sostiene il libero svolgimento della vita sociale dei gruppi e favorisce
lo sviluppo delle associazioni democratiche”.
Art.3 comma 2
“Il Comune concorre alla determinazione degli obiettivi contenuti nei programmi
dello Stato e della Regione, avvalendosi dell'apporto dei cittadini, delle
formazioni sociali, economiche, sindacali e culturali operanti nel suo
territorio”.
Il “Question Time” è uno strumento importante,
una scelta per dar voce, consentire ai cittadini, singoli o associati, di
presentare istanze, domande, quesiti, al Sindaco, Assessori, Consiglieri
Comunali, su argomenti di interesse della collettività.
Le richieste, presentate in forma scritta su
apposito modulo e pervenute almeno 10 giorni prima della convocazione del Consiglio
Comunale, sono evase all'inizio di ogni seduta. Per non oltre 30 minuti, il Sindaco,
gli Assessori, i Consiglieri Comunali danno risposta alle istanze, qualora
l'interrogante sia presente in aula.
La voce dei cittadini,
ascoltarli, coinvolgerli nei percorsi di analisi, elaborazione e progettazione,
offre all’Amministrazione comunale l’opportunità di ulteriori motivi e stimoli a
far meglio. Attivare il “Question Time”,
disciplinarlo, predisporre la modulistica, è improcrastinabile, ma non è l’unico
strumento per dar voce ai cittadini.