sabato 26 maggio 2018

NUOVI FASCISMI!

Venerdì 25 maggio 2018, nella seduta del Consiglio Comunale ad Origgio, si è discussa la mozione presentata dal Gruppo Consigliare di Origgio Democratica avente come oggetto: “RISPETTO DEI PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA E ANTIFASCISTA”

Per la cronaca, la mozione è stata bocciata! 
Ci aspettavamo, com’è consuetudine fare, che da parte della maggioranza si avanzasse una qualche proposta di mediazione, per valutare una possibile convergenza su un documento condiviso. 
Ciò non è stato!
Sempre per la cronaca, è sembrata sospetta la non presenza del Sindaco all'intera serata del Consiglio Comunale; ma tutto questo è un'altra storia!

Qui si vuole riportare il siparietto tragicomico svoltosi dopo che la seduta era stata dichiarata chiusa! 

Un Consigliere ha fatto notare che lui tutta la sera è stato seduto dalla parte degli eletti e che chi è seduto tra il pubblico conta poco o nulla.
Poniamo l’accento sul fatto che, il Consigliere in questione, non è stato nemmeno capace di valorizzare l'unica cosa buona che gli è capitato, stando seduto in quei banchi, l'espulsione dal partito di appartenenza con cui voleva candidarsi a Sindaco.
Insufficienti riteniamo le quattro parole con un senso compiuto, pronunciate in questi anni: "Dichiaro aperto la seduta ... " e alla fine "Dichiaro chiusa la seduta ...". Poca cosa per crogiolarsi nel vanto di occupare una poltrona in Consiglio Comunale.
Questa è, forse allo stato embrionale e mimetizzato, la nuova veste del fascismo che avanza!





 Segue il testo della mozione;


"MOZIONE del GRUPPO CONSILIARE “ORIGGIO DEMOCRATICA” AVENTE per OGGETTO: “RISPETTO DEI PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA E ANTIFASCISTA”.

Premesso che: sono sempre più frequenti le manifestazioni promosse da organizzazioni neofasciste, portatrici di valori, idee e simboli che si collocano al di fuori del perimetro costituzionale e dell'ordinamento repubblicano, nonché dei principi fondamentali della convivenza civile e del rispetto della dignità umana;

Premesso che: tali manifestazioni provocano l'indignazione di forze politiche e sociali, movimenti ed associazioni, cittadini e cittadine, che credono nei valori democratici e che considerano l'antifascismo un valore fondamentale per le istituzioni della Repubblica Italiana;

Premesso che: sempre più spesso si verificano episodi di violenze verbali e fisiche che presentano connotati e si richiamano nei contenuti a quelli delle associazioni e dei gruppi neofascisti;

Richiamati i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana e in particolare quelli descritti negli articoli 2 “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo…” e 3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…”

Richiamata la Costituzione della Repubblica Italiana, alla XII disposizione transitoria e finale, che recita: “È vietato la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista…”

Richiamata la legge numero  645/1952 (Legge Scelba), di attuazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione, che punisce la riorganizzazione del disciolto partito fascista dettando la disciplina definitoria e sanzionatoria dei reati di apologia e manifestazioni fasciste;

Richiamata la legge 205/1993 di conversione del D.L. 122/1993 (Legge Mancino) che:
- punisce chiunque propaganda idee fondate sulla superiorità e sull'odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi; - punisce chiunque istiga, con qualunque modalità, a commettere o commette atti di violenza o di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi;
- vieta,  infine, ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici;

Richiamato l'articolo 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948), iI quale dispone che ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate dalla Dichiarazione stessa, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinioni politiche o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza o di altra condizione;


Considerato che lasciare spazio a manifestazioni, associazioni ed organizzazioni dichiaratamente razziste, xenofobe,  omofobe ed antidemocratiche che, anche con esaltazione di forme di violenza, possono contribuire a creare sul territorio relazioni di complicità, e rischi di emulazione, soprattutto da parte della popolazione più giovane, costituisce una eventualità da scongiurare con fermezza;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

1.       a promuovere iniziative culturali, in collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado e con le associazioni sensibili, che consentono di comprendere la portata storica e mantenere viva la memoria della Resistenza e delle origini antifasciste della Repubblica Italiana e che valorizzino i principi di libertà, tolleranza e uguaglianza a cui si richiama la nostra Costituzione.
2.       a sensibilizzare la cittadinanza sui nuovi fascismi e ogni forma di discriminazione, con particolare attenzione alle fasce più giovani che, se non dotati degli adeguati strumenti storico-culturali di valutazione, sono maggiormente esposte a rischi.
3.       a non concedere spazi, patrocini, contributi di qualsiasi natura a coloro i quali non garantiscono di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando e/o praticando comportamenti fascisti, razzisti, discriminatori versi ogni orientamento o indentità di genere, subordinando l'assegnazione o la concessione di spazi, suolo pubblico o sale di proprietà del Comune, patrocini, contributi di qualsiasi natura ad una dichiarazione esplicita di rispetto dei valori e principi fondanti la Costituzione Italiana Repubblicana e Antifascista.
4.       a dare mandato agli Uffici componenti di procedere, secondo i mezzi ed i limiti dell'ordinamento, all'immediata adeguamento dei Regolamenti comunali e delle relative modulistiche, includendo la dichiarazione esplicita del riconoscimento e del rispetto dei valori e principi antifascisti su cui si fonda la Costituzione Italiana Repubblicana.

SI CHIEDE

Ai sensi degli articoli 17 e 19 del vigente Regolamento di Consiglio Comunale, si chiede l'iscrizione all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.

Origgio, 14 marzo 2018

martedì 1 maggio 2018

SENSO UNICO NELLE VIE FORNACE E EUSTORGIO e altro ancora …..


SENSO UNICO NELLE VIE FORNACE E EUSTORGIO.
Sull’Albo Pretorio del comune di Origgio in data 27 aprile 2018 è stato pubblicato il “VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 27 del 16/04/2018 avente OGGETTO: PROVVEDIMENTI PERMANENTI DI VIABILITÀ”. 
Di seguito si riportano osservazioni di metodo e di merito. L’Amministrazione comunale, un paio d’anni fa, convoco con lettera d'invito i cittadini abitanti nelle due vie di Origgio, Fornace ed Eustorgio. In quella riunione fu presentata la soluzione che con questa Delibera la Giunta comunale approva e vuole sperimentare. Se non ricordo male la quasi totalità dei cittadini intervenuti, mostrarono contrarietà alla soluzione. Forse, per correttezza, l’Amministrazione comunale avrebbe fatto bene a riconvocare i cittadini e spiegare le motivazioni di questa scelta. Forse si poteva aspettare che ci fosse stata la valutazione alle osservazioni dei cittadini al Piano Urbano del Traffico (PUT) da parte della conferenza dei Servizi di (VAS) Valutazione Ambientale Strategica, come pubblicato sul sito comunale “AVVISO DI DEPOSITO DEL RAPPORTO AMBIENTALE E DEL RAPPORTO AMBIENTALE (SINTESI NON TECNICA DEL PUT) PRESSO L'UFFICO TECNICO, A LIBERA VISIONE, SINO AL 6 MAGGIO 2018 E CONVOCAZIONE DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI DI VAS”.
Il metodo seguito non pare corretto, soprattutto per la mancanza d’informazioni ai cittadini.
Nel merito, la soluzione prospettata non soddisfa pienamente i due problemi che si segnalano ora:
1. Non evita che le due vie siano percorse da veicoli di transito (la sera verso Uboldo) entrano da via Verdi e si immettono sulla via Cavour, il risultato per circa un’ora si registra una circolazione caotica. Creare delle ZTL, riservate ai soli cittadini di Origgio, è una soluzione da valutare in alternativa a sensi unici che creano solo difficoltà per chi abita la via.
2. In via Fornace, se il traffico fosse limitato a quello locale, sarebbe sufficiente evitare il parcheggio sulla carreggiata, contrassegnando gli stalli di sosta.
Forse i problemi sono risolvibili molto più facilmente di quello che appaiono! Probabilmente occorre tornare a fare dell’Urbanistica una scienza per progettare e programmare uno sviluppo sostenibile del paese. Con i condoni e il permesso di rendere abitabili sottotetti e seminterrati si è aumentato la densità abitativa del centro con la conseguenza di aver creato disagi con le auto parcheggiate nelle vie a intralciare la mobilità.

SENSO UNICO NELLA VIA LEONARDO DA VINCI.
Del tutto simili sono le osservazioni e le critiche che si possono muovere alle azioni messe in campo dall’Amministrazione comunale. Sbagliato e poi saggiamente ritirato il provvedimento che avviava, senza nessun progetto complessivo, l’abbattimento dei due filari di alberi ai lati di via Leonardo da Vinci.
In seguito l’Amministrazione comunale, come un Pilato qualsiasi, levandosi d’impiccio, prima ha assegnato una borsa di studio al Politecnico e poi ha emesso un bando per studiare e prospettare una soluzione per una viabilità sostenibile nelle vie Leonardo da Vinci e Ottolini. È giustificabile una spesa, circa quarantamila euro spesi dopo il varo e l’avvio dell’iter per approvare il Piano Urbano del Traffico.
Pare che si proceda alla cieca. Anche in questo caso sarebbe stato utile mettere a conoscenza i cittadini, la Commissione comunale per l’assetto del territorio, spiegando il come e perché si è arrivato a valutare che la soluzione da sperimentare sia la migliore.

SENSO UNICO, IN ENTRATA DALLA SP 233, PER LA VIA A. DE GASPERI.
Sulla via Alcide de Gasperi sarebbe necessario fare un ragionamento molto più complessivo, da sviluppare e realizzare in un futuro prossimo. La riqualificazione della via può essere un’opportunità per:
1. Completare l’anello della pista ciclopedonale intorno al centro abitato di Origgio con la prospettiva di collegarsi con tutti i paesi confinanti, compreso il Comune di Saronno per i servizi che offre: Ferrovia, Ospedale, scuole, ASL, etc.
2. Realizzare una tangenziale su cui deviare il traffico di transito da e per Uboldo. Opera che un’Amministrazione attenda avrebbe chiesto come compensazione quando è stato realizzato il nuovo svincolo autostradale.

CONCLUSIONE
Il documento, PUT, in approvazione è già abbastanza raffazzonato e pieno di errori, con “borse di studio”, “bandi e incarichi” e “sperimentazioni” si rischia che sia anche superato.
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DI SEGUITO SI RIPORTA  IL TESTO DELLA DELIBERA COMUNALE:  N. 27 del 16/04/2018
Considerato che:
tra gli obiettivi primari dell’Amministrazione Comunale, rientra un ampio programma di gestione della viabilità, posto in essere al fine di:
• rendere più sicura la circolazione nel centro abitato;
• rendere più scorrevole la viabilità;
• garantire la sicurezza degli “utenti deboli” della strada;
Ravvisata la necessità di intervenire sulla viabilità di alcune vie, indicate in oggetto, al fine di rendere maggiormente sicura e scorrevole la circolazione attuando, in via sperimentale, alcune indicazioni previste dall’adottando Piano Urbano del Traffico;
Dato atto che la modifica della circolazione viaria interesserà le vie di seguito indicate: via Alcide de Gasperi, via Leonardo da Vinci, via Sant’Eustorgio e Via Fornace;
Vista la difficoltà di circolazione nei due sensi di marcia lungo la via L. da Vinci, con continuo pericolo di invasione della corsia in ambo i sensi, stante la dimensione della carreggiata che non consente di mantenere le due corsie di marcia più lo spazio per la sosta, e in attesa dell’attuazione del PUT che prevede, per la stessa via, l’istituzione del senso unico;
Visto il medesimo pericolo di invasione della corsia in ambo i sensi per la via Fornace e la via Sant’ Eustorgio, per le quali il PUT prevede l’istituzione del senso unico;
Vista la previsione del PUT di istituzione del senso unico, in entrata dalla SP 233, per la via A. de Gasperi;
Visto l'art. 7, c. 1, lett. a, del C.d.S. che prevede nei centri abitati, i Comuni possano con ordinanza del Sindaco adottare provvedimenti indicati nell'art. 6.1,2 e 4 del C.d.S.;
Visto il “Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada” emanato con D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495;
Dato atto che il controllo di regolarità amministrativa e contabile di cui agli articoli 49 e 147/bis del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267, è esercitato con la sottoscrizione digitale del presente atto e dei pareri e visti che lo compongono;
DELIBERA
1. Di adottare i seguenti provvedimenti di viabilità come di seguito indicato:
• Via Leonardo da Vinci, in attesa dell’adozione del PUT che prevede l’attuazione del senso unico e al fine di garantire comunque la sicurezza della viabilità, istituzione del divieto di sosta per tutta l’asse viario;
• Via Alcide de Gasperi istituzione del senso unico in entrata dalla SP 233 fino al civico 3, con modifica dell’attuale innesto dalla SP stessa;
• Via Fornace e Via Sant’Eustorgio istituzione del senso unico, con ingresso da via Verdi e uscita in via Cavour;
2. Di dare atto che: a modifica della circolazione viaria verrà concretamente attuata previa adozione di apposita ordinanza e messa in opera di idonea segnaletica orizzontale e verticale;
3. Di demandare:
- al Responsabile dell'VIII Settore - Ufficio Tecnico l'adempimento di quanto necessario per la definizione del progetto e la posa in opera della segnaletica;
- al Responsabile della Polizia Associata l'adozione dell'ordinanza di competenza.

LA GIUNTA COMUNALE
Con voto unanime approva la proposta di cui sopra trasformandola in propria deliberazione.
Inoltre, riconosciuti sussistenti gli estremi dell'urgenza, con voti unanimi,
DELIBERA
Di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile.