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domenica 10 maggio 2015
sabato 2 maggio 2015
mercoledì 24 dicembre 2014
martedì 17 giugno 2014
I CORDOLI IN VIA MANZONI?
Continuiamo a non capire da dove il Sindaco Panzeri tira fuori gli elementi che lo portano a dare un giudizio positivo sul tema della sicurezza stradale, nelle vie di Origgio. Abbiamo sempre portato all'attenzione del Consiglio Comunale gli aspetti più critici e le soluzioni per migliorare la sicurezza degli utenti soprattutto sulle strade del centro urbano. Ultimo in ordine cronologico, nello scorso mese di febbraio, il Gruppo Consigliare di Insieme per Origgio, ha presentato al’Amministrazione Comunale una interrogazione per chiedere alcuni chiarimenti in merito ai cordoli posti in via Manzoni.
La ragione di questa nostra domanda era dovuta al fatto che, alcuni ciclisti e pedoni, avevano avuto incidenti urtando incidentalmente questi cordoli. Nel Consiglio Comunale del 22 maggio 2014, il Sindaco ha risposto all’interrogazione affermando che non era a conoscenza di incidenti e che i cordoli sono a norma.
Noi riteniamo, in base agli accadimenti e non alle opinioni, che purtroppo gli infortuni si sono verificati, e ancora si riscontrano incidenti di varia entità, a ciclisti e pedoni. Inoltre, come si può notare, una buona parte di questi cordoli non è più posizionata sulla strada e noi non riusciamo a comprendere la ragione per cui l’Amministrazione Comunale non decide di eliminarli tutti o se, come afferma sono utili, di ripristinare quelli che per varie ragioni sono spariti. Noi crediamo, che questi cordoli abbiano recato più danni che benefici e per questa ragione chiediamo la rimozione dei pochi rimasti. Una buona segnaletica orizzontale e l'invito agli automobilisti a moderare la velocità e al rispetto degli spazi riservati agli altri utenti della strada, sono i giusti provvedimenti che un'amministrazione attenta deve mettere in essere.

Ci auguriamo che questa Amministrazione, che ha dimostrato di non essere in grado di mettere mano alla viabilità, riesca prima di ultimare il mandato a porre rimedio a queste situazioni nell’esclusivo interesse dei cittadini.
martedì 25 marzo 2014
Commissione Lavoro e Sviluppo Sostenibile.
Quali sono, per una
Amministrazione seria e democratica, i compiti e i temi da affrontare, attraverso
la partecipazione dei cittadini e per mezzo delle risorse presenti nel
paese?
Innanzitutto un’Amministrazione
Comunale che fa dell’autoreferenza un Totem, che priva la propria comunità dei
saperi e delle risorse presenti, è responsabile del declino che tutta la
Comunità è destinata a subire!
Il nostro Sindaco nel
suo “programma elettorale” annunciava l’istituzione di una “Commissione
Anticrisi”, ma l’insediamento di questo “strumento” non ha mai trovato
accoglienza da parte dell’attuale Amministrazione, che ormai si avvia alla fine
del suo mandato.
Il Partito Democratico ed Insieme
per Origgio, hanno sempre ritenuto necessario la formazione di una commissione
ad hoc, che si occupasse di conoscere la situazione occupazionale del nostro
territorio e in concerto con le parti sociali (aziende, lavoratori,
rappresentanti di tutte le categorie), si ponesse l’obiettivo di studiare,
valutare e proporre Progetti utili a favorire le possibili soluzioni per le
diverse situazioni.
Il punto di partenza del lavoro
di questa Commissione deve iniziare con la ricognizione e la raccolta dati per
fotografare la situazione territoriale: dalla tipologia delle attività presenti
alle prospettive occupazionali.
Una necessità per iniziare un
percorso che possa servire ad evitare errori nel futuro e offrire una prospettiva
di sviluppo all’economia locale.
Avere a disposizione gli
strumenti per aggiornare il proprio sapere e il saper fare è la condizione per
non essere schiacciati dal cambiamento, perché la flessibilità (per
l’instabilità dei mercati, i cambiamenti tecnologici sempre più rapidi, per
rispondere in tempo reale al diversificarsi della domanda), non porti
inesorabilmente verso la precarietà.
Pertanto, si rende più che mai
necessario un coordinamento tra la formazione (mondo della scuola) e la
produzione (mondo del lavoro), attraverso una stretta collaborazione tra i due
livelli, in modo che gli istituti della zona siano in grado di offrire una risposta
più efficace alle richieste del mondo del lavoro.
Fino a quando le imprese
collaboravano a completare il percorso formativo, sostenendo i costi in attesa
che l’investimento diventasse una risorsa, la scuola è stata in grado di essere
all’altezza del compito di formare e preparare le nuove generazioni per
l’accesso al lavoro.
Da quando la globalizzazione e l’innovazione
hanno imposto una forte accelerazione, l’offerta formativa non ha saputo tenere
il passo con i tempi ed è diventata inadeguata.
Questi sono i temi in
discussione e che devono essere affrontati velocemente, altrimenti il declino
economico e culturale del nostro tessuto sociale sarà inevitabile.
Tante promesse e pochi fatti.
Il giudizio sul
bilancio di questa Amministrazione non può che essere negativo. Alle molte
promesse elettorali, hanno fatto seguito pochi fatti! Non solo: anche alle
promesse fatte durante i Consigli comunali non sono seguite azioni. “Insieme
per Origgio” ha fatto diverse proposte in questi mesi: non opere per le quali
siano necessari investimenti, ma piccole e significative iniziative, per le
quali è sufficiente l’impegno e la volontà politica. Ad esempio, non riusciamo
a capire e a trovare spiegazioni alla mancata realizzazione di proposte quali
il Pedibus (mai adeguatamente supportato da questa amministrazione), Banca ore
Solidali, il mercato agricolo Km Zero, la casa dell’acqua; eppure basterebbe
così poco! Così come per realizzare altre nuove proposte quali: il Consiglio
comunale dei ragazzi, la Consulta Giovani, la Commissione Anticrisi, il Bilancio
Partecipato e Partecipativo, Cittadinanza attiva.
Questi non sono solo servizi, ma sono anche
strumenti per far crescere nella comunità la consapevolezza delle difficoltà
che un’Amministrazione comunale deve affrontare; la partecipazione attiva dei
cittadini per far crescere la responsabilità di ciascuno, per dare un senso di cittadinanza
e sviluppare una coscienza civile e solidale.
Se la partecipazione dei cittadini è la prima
forma di controllo sulla buona amministrazione, la cattiva amministrazione
dipende prima di tutto dalla morte della partecipazione.
Con questo non si vuole fare l’elenco delle cose
che ad Origgio mancano, che le passate Amministrazioni comunali non hanno
voluto realizzare, l’elenco delle cose non realizzate sarebbe molto più lungo;
questo vuole essere solamente un promemoria delle promesse fatte, sperando che
nell’ultimo anno l’amministrazione si adoperi, nella ricerca di consensi per
fare qualcosa di utile alla comunità.
Etichette:
Banca ore Solidali,
Bilancio Partecipato,
casa dell’acqua,
Cittadinanza attiva,
Commissione Anticrisi,
Consiglio comunale dei ragazzi,
Consulta Giovani,
Insieme per Origgio,
mercato Km Zero,
PD,
Pedibus
Piccolo è bello! Ma conviene?
Uno studio condotto da
Confartigianato sulla “attrattività territoriale” (indice
combinato tra una componente fiscale e una sociale), dei Comuni in 6 zone della
provincia di Varese ed in particolare su 53 comuni, colloca Origgio al 51°
posto, cioè terzultimo.
Tra
i comuni del saronnese è buon ultimo!
La
notizia non ci sorprende, poiché è da molti anni che lo denunciamo; lo abbiamo
fatto anche nell’ultimo numero del giornalino del Comune distribuito lo scorso
fine anno.
Il
nostro paese è il peggiore nella classifica fiscale, che considera le aliquote
dell’IMU e dell’addizionale comunale IRPEF, le tariffe della TARES, della TARSU
o della TIA, gli oneri di urbanizzazione primarie e secondaria e del servizio
idrico.
Siamo
ultimi anche nella classifica sociale legata alle infrastrutture, al reddito
disponibile e alla competitività aziendale.
Ai
primi posti troviamo i Comuni più grandi perché sono quelli in grado di offrire
maggiori servizi. Servizi non solo utili ai cittadini, ma alle stesse imprese:
perché contribuiscono alla formazione di un contesto lavorativo migliore.
In
pratica dalla lettura di questi dati
emerge che il Comune di Origgio è poco competitivo, quindi, poco
attrattivo, per chi fa e per chi vuole fare Impresa, per chi ci vive e per chi
vuole venirci a vivere.
Un
bel risultato, che fa a pugni con le affermazioni dell’assessore al Bilancio,
che in continuazione afferma che siamo un Comune virtuoso e che Origgio è un
angolo di Svizzera.
Comune
Virtuoso? Solo grazie alle tante tasse pagate dagli Origgesi, non certo per la
capacità dei nostri amministratori !
Angolo della Svizzera ?
Smettiamola una buona volta di prendere in giro gli origgesi !
Opinioni? Sì certo quelle dei
nostri Amministratori, ma i fatti sono quelli che emergono dall’indagine di
Confartigianato. Essere virtuosi, competitivi
significa essere in grado di sostenere la concorrenza e avere la capacità di
attrarre investimenti. Questa capacita Origgio pare averla persa.
Sarebbe
ora che chi Amministra Origgio prestasse maggiore attenzione all’erogazione di
servizi più adeguati ai bisogni dei cittadini; la stessa attenzione dedicata e necessaria
alla riscossione delle tasse.
ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF
L’accordo
stilato tra l’Amministrazione Comunale e le Organizzazioni sindacali
nell’ottobre 2013 ha introdotto, per l’addizionale IRPEF comunale, una fascia
di esenzione per i redditi fino a € 8000: per noi è solo un primo passo.
Intanto vogliamo qui sottolineare che nel comunicare l’accordo si è taciuto il
fatto che chi supera gli 8000 Euro paga l’Addizionale sul reddito complessivo.
Positivo
è il fatto che l’Amministrazione comunale cominci a prendere coscienza che le
Tasse nel nostro Comune sono troppo alte; il Partito Democratico di Origgio e
la lista civica Insieme per Origgio già nel 2008, sull’addizionale IRPEF, chiedevano una fascia di esenzione per tutti,
per i redditi fino a 8000 Euro, e la riduzione dell’addizionale IRPEF comunale
da 0,50% a 0,30%.
Oggi
si può fare di più e meglio!
Infatti è con la legge del
14 settembre 2011, n. 148 i Comuni possono: «Per assicurare la razionalità del sistema tributario nel suo
complesso e la salvaguardia dei criteri di progressività cui il sistema
medesimo è informato, i comuni possono stabilire aliquote dell'addizionale
comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche differenziate
esclusivamente in relazione agli scaglioni di reddito corrispondenti a quelli
stabiliti dalla legge statale. Resta fermo che la soglia di esenzione di cui al
comma 3-bis dell'articolo 1 del decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360,
e' stabilita unicamente in ragione del possesso di specifici requisiti
reddituali e deve essere intesa come limite di reddito al di sotto del quale
l'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche non e'
dovuta e, nel caso di superamento del
suddetto limite, la stessa si applica al reddito complessivo»
“DIAMO UN SENSO ALLA VIA DANTE”
Dalla lettura degli articoli apparsi sulla
stampa locale, non si capisce quali siano gli elementi che portano a sostenere
che le strade più sicure del saronnese sono ad Origgio.
Il primo
pensiero è: ”chissà come saranno quelle degli altri paesi!”
Crediamo di
non sbagliare se affermiamo che qualunque cittadino che si muove per le strade
di Origgio ha una percezione alquanto diversa da ciò che afferma il Sindaco
Panzeri. Per chi passeggia nella centrale via Dante il rischio di un qualche
“incidente” è elevatissimo. Spesso in via Dante si verificano episodi, che fortunatamente,
il più delle volte si risolvono con danni lievi, ma quasi ogni settimana si verificano eventi con
danni e lesioni a persone e cose.
Quanti sono
gli incidenti registrati ad Origgio e quanti sono in via Dante e via Manzoni e quale l’entità degli stessi?
Questi dati il Signor Sindaco può renderli noti ai cittadini?
Cosa aspetta
l’Amministrazione per avviare misure in grado di migliorare la sicurezza dei
pedoni e dei ciclisti: dai ragazzi che si recano a scuola agli anziani che si
recano in centro per vari motivi.
Ci
permettiamo di avanzare qualche suggerimento, di formulare qualche proposta per
migliorare la qualità del centro di Origgio.
Un tratto di via Dante è già a senso unico
e questo rende più sicura la mobilità dei cittadini.
Il tratto che è tuttora a due sensi di
marcia ha una ampiezza non adeguata a sostenere in sicurezza l’attuale traffico.
La via Dante è priva di marciapiede o pista ciclopedonale, per gran parte della
sua lunghezza; perciò occorre un Progetto che si ponga come obiettivo di
rendere la via più sicura, con un solo senso di marcia ad esclusione del tratto
da piazza Immacolata a via Manzoni. Inoltre
occorre dare attuazione alle raccomandazioni che l’Unione Europea rivolge alle autorità
competenti per introdurre una velocità
massima di 30 km/h per le zone
residenziali e per tutte le strade urbane a una sola corsia, che non
dispongono di pista ciclabile separata, al fine di proteggere meglio tutti gli
utenti della strada.
Occorre ricercare una soluzione di un
nuovo percorso per gli autobus di linea provenienti da Saronno-Uboldo e da
Lainate, valutando la fattibilità di un loro passaggio per via Visconti e via Circonvallazione.
Sarebbe
opportuno prevedere un regolamento per il centro urbano che si ponga gli
obiettivi di:
Ø Recuperare spazi
abitativi, evitando di sacrificare aree verdi ed agricole e fermare il consumo
del territorio.
Ø Aumentare la densità
abitativa del centro con i relativi vantaggi alla mobilità sostenibile,
maggiore vitalità con i benefici al commercio locale e alla sicurezza.
Ø Un terzo vantaggio, consentirebbe
di migliorare l’arredo urbano, garantendo lo sviluppo armonico del centro di
Origgio e di via Dante.
Insieme
per Origgio ritiene che questa Amministrazione poco
o nulla abbia fatto sulla viabilità; questo ha penalizzato sia la viabilità
esterna sia la mobilità all’interno del nostro paese. Per questo non si
comprende come si possa ritenere Origgio il paese più sicuro del saronnese.
Pertanto ci auguriamo che quanto prima
questi temi vengano portati in primo piano, coinvolgendo i cittadini nella
ricerca di soluzioni per porre rimedio alle situazioni critiche della viabilità interna nel nostro paese.
“DIAMO UN SENSO
ALLA VIA DANTE”
mercoledì 18 dicembre 2013
ORIGGIO: approvato il Bilancio di previsione.
Il
Bilancio di Previsione è il
documento di pianificazione economica e di programmazione politica predisposto
dall’Amministrazione che coordina l’intera macchina comunale.
Il bilancio di previsione, ai
sensi dell’art. 151 del TUEL (d.lgs. n. 267/2000), dovrebbe essere deliberato
entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento. Tale termine
è stato sistematicamente differito – con ritardo sempre maggiore – negli ultimi
anni.
Il reiterato spostamento dei
termini per l’approvazione del bilancio di previsione inficia il principio
della programmazione di bilancio e frustra le possibilità di attuare manovre
incisive di correzione, con riflessi sul rispetto dei vincoli di finanza
pubblica.
Quest’anno,
come accade ormai spesso a causa dell’incerto quadro istituzionale, sono state
concesse le solite proroghe cui il Comune di Origgio a dato seguito continuando
ad “amministrare” in nostro territorio in termini di dodicesimi, in parole
povere “alla giornata”.
Questa
scelta di attendere fino alla fine la proroga data dal Governo evidenzia, di
fatto, una modalità che abbiamo ormai imparato a riconoscere negli anni, come
la solita incapacità del Sindaco e della sua Giunta nel saper programmare opere
e progetti sul territorio.
Arriviamo quindi con un anno di ritardo
ad approvare un bilancio che di preliminare a ben poco e che, di fatto, è stato
calato dall’alto senza la minima partecipazione del tessuto sociale locale e
delle opposizioni.
Il Signor Sindaco ci farà notare che è
stato organizzato un Consiglio Comunale Aperto alla cittadinanza e si sono
tenuti incontri informali con le Associazioni presenti sul territorio! Al
Consiglio Comunale, convocato in maniera del tutto dilettantesca, hanno
assistito solamente DUE cittadini; forse uno sforzo preliminare, per
pubblicizzare l’evento, avrebbe dato un risultato migliore.
Responsabilità,
Trasparenza e Partecipazione dei cittadini: sono i buoni requisiti che
un’Amministrazione attenta deve poter vantare. Perché grazie alla partecipazione, i cittadini possono stabilire la
qualità dei servizi pubblici locali. Al contrario, non di rado le decisioni delle
Amministrazioni rischiano di non essere ben accolte dai cittadini, di provocare
conflittualità e rallentamenti nella fase delle scelte o nella realizzazione
delle opere.
Molti sono i Comuni che hanno approvato
il Bilanci di Previsione a cominciare dal mese di luglio.
Molti sono le Amministrazioni Comunali
che hanno coinvolto con una informazione puntuale i cittadini e diventano
sempre più quei Comuni che vedono nella partecipazione dei cittadini nella
formazione del bilancio, uno strumento di trasparenza e democrazia.
Avviare processi di decisione partecipata che siano strutturati secondo metodologie
ben definite, permette di instaurare un rapporto più collaborativo tra
l’Amministrazione pubblica ed i cittadini.
Costruire e condividere le scelte sulle
politiche pubbliche con coloro che, insieme all’Amministrazione, vivono
quotidianamente il territorio – le associazioni e i cittadini – sembra poter essere
la risposta per superare questa difficoltà.
La stessa Amministrazione, ascoltando
direttamente dai cittadini le loro priorità, può acquisire un ampio patrimonio
di conoscenze, maggiormente corrispondente alle esigenze reali della
popolazione e quindi affrontare al meglio la gestione del territorio in tutta
la sua complessità.
Il gruppo Insieme per Origgio non può che
dissentire da queste scelte miopi e prive di qualsiasi capacità di saper dare
risposte esaustive e concrete alle istanza della cittadinanza.
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