Uno studio condotto da
Confartigianato sulla “attrattività territoriale” (indice
combinato tra una componente fiscale e una sociale), dei Comuni in 6 zone della
provincia di Varese ed in particolare su 53 comuni, colloca Origgio al 51°
posto, cioè terzultimo.
Tra
i comuni del saronnese è buon ultimo!
La
notizia non ci sorprende, poiché è da molti anni che lo denunciamo; lo abbiamo
fatto anche nell’ultimo numero del giornalino del Comune distribuito lo scorso
fine anno.
Il
nostro paese è il peggiore nella classifica fiscale, che considera le aliquote
dell’IMU e dell’addizionale comunale IRPEF, le tariffe della TARES, della TARSU
o della TIA, gli oneri di urbanizzazione primarie e secondaria e del servizio
idrico.
Siamo
ultimi anche nella classifica sociale legata alle infrastrutture, al reddito
disponibile e alla competitività aziendale.
Ai
primi posti troviamo i Comuni più grandi perché sono quelli in grado di offrire
maggiori servizi. Servizi non solo utili ai cittadini, ma alle stesse imprese:
perché contribuiscono alla formazione di un contesto lavorativo migliore.
In
pratica dalla lettura di questi dati
emerge che il Comune di Origgio è poco competitivo, quindi, poco
attrattivo, per chi fa e per chi vuole fare Impresa, per chi ci vive e per chi
vuole venirci a vivere.
Un
bel risultato, che fa a pugni con le affermazioni dell’assessore al Bilancio,
che in continuazione afferma che siamo un Comune virtuoso e che Origgio è un
angolo di Svizzera.
Comune
Virtuoso? Solo grazie alle tante tasse pagate dagli Origgesi, non certo per la
capacità dei nostri amministratori !
Angolo della Svizzera ?
Smettiamola una buona volta di prendere in giro gli origgesi !
Opinioni? Sì certo quelle dei
nostri Amministratori, ma i fatti sono quelli che emergono dall’indagine di
Confartigianato. Essere virtuosi, competitivi
significa essere in grado di sostenere la concorrenza e avere la capacità di
attrarre investimenti. Questa capacita Origgio pare averla persa.
Sarebbe
ora che chi Amministra Origgio prestasse maggiore attenzione all’erogazione di
servizi più adeguati ai bisogni dei cittadini; la stessa attenzione dedicata e necessaria
alla riscossione delle tasse.
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