mercoledì 27 gennaio 2021

IL GIORNO DELLA MEMORIA

Il 20 luglio del 2000, ben prima dell’Onu, l’Italia ha scelto una data per ricordare la Shoah. Una battaglia durata cinque anni. Come ricorda il promotore della legge.

Prima ancora dell’Onu, che nel 2005 istituì il Giorno della memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto, fu l’Italia a prendere la stessa decisione, nell’anno 2000, grazie alla sensibilità, alla tenacia, alla volontà di un giornalista e scrittore, allora deputato dell’Ulivo, di pronunciare a gran voce la verità che andava gridata: «La Shoah è un crimine italiano, ricordiamocelo». Parole di Furio Colombo, che ha appena festeggiato i suoi primi 90 anni e a cui vanno i nostri auguri. Fu lui a proporre e a far approvare la legge n. 211 che 1120 luglio del 2000 istituì in Italia il Giorno della memoria, «per ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati». Da 20 anni si celebra il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Colombo, dalla vita costellata da incontri incredibili (Martin Luther King, Che Guevara, Muhammad Ali, i Beatles...), è sempre rimasto fedele all’indipendenza delle sue idee,….


L’Espresso 24 gennaio 2021