lunedì 21 novembre 2022

Addio alle radici?

Addio alle radici?

forse sarebbe meglio affermare: "Addio agli alberi".

È intenzione degli attuali Amministratori di tagliare tutti gli alberi di via Ottolini e di via Leonardo da Vinci. La questione sono le radici, "dicono".

Se si fosse prestato più cura ai marciapiedi e agli alberi, forse tutto sarebbe in condizioni migliori!

Forse, nemmeno senza alberi quei marciapiedi non sarebbero di larghezza adeguata!

 La soluzione era stata prospettata dalla precedente Amministrazione nel Piano Urbano del Traffico!

Nel P.U.T., che l'attuale Amministrazione ha cestinato, per le due vie si prevedeva il senso unico e la realizzazione di un pista ciclo-pedonale (sull’esempio di quanto fatto in via Repubblica)

La priorità era, è salvaguardare gli alberi, abbattere solamente quelli ammalorati, ecc.

Si sono spesi soldi e tempo per preparare il PUT e questi cestinano tutto!

Si privilegia il singolo (privato) e si penalizza la comunità.

... e noi paghiamo!



venerdì 18 novembre 2022

Chi vuole il taglio dei tigli?

I tigli di via Ottolini vanno preservati, curati! Credo che ogni provvedimento, opera da realizzare, debba considerare, prioritariamente, l'eco-sostenibilità del progetto. Tagliare, eliminare alberi messi a dimora dai nostri padri, non solo per questioni estetiche, e pretendere di sostituirle con "piantine" che avranno bisogno di qualche decina di anni per poterli definire "Alberi"! ... se riusciranno a crescere. Durante questa eccezionale estate siccitosa, le piante (fonte: Forestami) che hanno superato la stagione sono state oltre il 75%. Un incremento della moria registrato è stato di circa il 10%, per un totale di circa il 25% contro il 15% fisiologico. Abbiamo bisogno degli alberi, non per una pura questione estetica, ma perché da loro dipende anche la qualità delle nostre vite. È più semplice, apparentemente più economico, tagliare e piantare, ma quanto ci perdiamo?

Il precedente progetto prevedeva la salvaguardia di quasi tutti i tigli. L'attuale amministrazione, per metà (Lega) presente nella precedente, ha deciso altrimenti. Forse influenzato dal vicesindaco che di tigli ne ha abbattuti a decine quando era lui alla guida del Comune di Origgio.

Non basta fare grandi annunci e poi disattenderli nella prassi. Occorre agire con il metro dell'eco-sostenibilità sempre, in ogni progetto pubblico o privato che sia.




RIPETERE GIOVA!

Anche gli alberi, platani e tigli di via Leonardo da Vinci vanno preservati, curati! Credo che ogni provvedimento, opera da realizzare, debba considerare, prioritariamente, l'eco-sostenibilità del progetto. Tagliare, eliminare alberi messi a dimora dai nostri padri, non solo per questioni estetiche, e pretendere di sostituirle con "piantine" che avranno bisogno di qualche decina di anni per poterli definire "Alberi"! ... se riusciranno a crescere. Durante questa eccezionale estate siccitosa, le piante (fonte: Forestami) che hanno superato la stagione sono state oltre il 75%. Un incremento della moria registrato è stato di circa il 10%, per un totale di circa il 25% contro il 15% fisiologico. 

Abbiamo bisogno degli alberi, non per una pura questione estetica, ma perché da loro dipende anche la qualità delle nostre vite. È più semplice, apparentemente più economico, tagliare e piantare, ma quanto ci perdiamo?

Il precedente progetto prevedeva la salvaguardia di quasi tutti i tigli, platani. L'attuale amministrazione, per metà (Lega) presente nella precedente, ha deciso altrimenti. Forse influenzato dal vicesindaco che di tigli ne ha abbattuti a decine quando era lui alla guida del Comune di Origgio.

Non basta fare grandi annunci e poi disattenderli nella prassi. Occorre agire con il metro dell'eco-sostenibilità sempre, in ogni progetto pubblico o privato che sia.

martedì 14 giugno 2022

Toponomastica femminile “8 marzo, 3 donne, 3 strade”

Rassegna stampa_il Notiziario di venerdì 10 giugno 2022
Rassegna stampa_il Notiziario
di venerdì 10 giugno 2022
L’8 marzo scorso il nostro gruppo aveva aderito alla campagna promossa da
Toponomastica femminile “8 marzo, 3 donne, 3 strade”. Avevamo coinvolto il Sindaco e il Consiglio Comunale per impegnarsi a dedicare le prossime tre aree di circolazione a tre figure femminili: una di rilevanza locale, una nazionale e una straniera, attivando un confronto partecipato con le Scuole.

Con grande sensibilità le alunne e gli alunni di terza della Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Schiaparelli” di Origgio, con le loro insegnanti ed educatrici/tori, hanno accolto il progetto.

Così martedì 31 maggio alle ore 21, presso la Scuola, gli alunni hanno presentato il proprio lavoro di ricerca, alla presenza del Sig. Sindaco, dr. Evasio Regnicoli, all’ Assessora all’Istruzione P.I Elena Cislaghi, ai genitori degli alunni e alla cittadinanza.

Gli alunni hanno aperto la serata con una presentazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, Obiettivo n. 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze.

Hanno quindi presentato le tre figure femminili da loro scelte.

Nome di rilevanza straniera: Marie Louise Curie. Gli alunni si sono alternati nella lettura della vita della grande fisica, facendo parlare in prima persona Marie e Pierre Curie.

Nome di rilevanza nazionale: Rita Levi Montalcini. La storia di questa grande accademica è stata raccontata al pubblico in forma giornalistica, come un’intervista fatta ai giorni nostri.

Nome di rilevanza locale: Carolina Monza. Nata nel 1926 e ultima di 6 figli, Carolina Monza ha studiato presso l’Università di Milano dove nel 1950 ha conseguito un diploma, paragonabile all’attuale laurea “magistrale”. In seguito divenne dipendente comunale con la qualifica di ostetrica condotta e appoggiata dall’ufficiale sanitario Dott. Loi, volle aprire ad Origgio un consultorio familiare per poter effettuare le vaccinazioni ai bambini. Nell’ipotetica intervista fatta dai ragazzi all’ostetrica origgese, Carolina Monza ha dichiarato che sarebbe molto orgogliosa di avere una via a lei dedicata, anche perché sarebbe un ricordo gradito per i seimila bambini nati negli anni ’60 e ’70   fra Origgio e Uboldo, grazie al suo lavoro instancabile e appassionato.

Il pubblico presente si è lasciato contagiare dall’entusiasmo e dall’impegno con cui le alunne e gli alunni hanno sviluppato e presentato questo bellissimo lavoro di ricerca.

Inoltre il Gruppo Panchina Rossa ha salutato con piacere l’Amministrazione Comunale, Sindaco e Assessora, che con la loro presenza e il saluto finale hanno apprezzato la proposta di “Toponomastica femminile”, di intitolare le future vie o i nuovi spazi pubblici a figure femminili, cominciando dai tre nomi proposti dalle ragazze e dai ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado   G. Schiaparelli “di Origgio.

Grazie a tutte e a tutti per la bella serata e ricordiamoci che la cultura del rispetto parte anche da qui.

Gruppo Panchina Rossa Origgio      

panchinarossa@gmail.com   

Facebook:@panchinarossaoriggio




lunedì 30 maggio 2022

Complimenti o molestie sessiste?

Si legge dal Notiziario del 27 maggio scorso “Gazebo réferendario della Lega» che i rappresentati della Lega di Origgio, danno pieno sostegno agli Alpini, commentando così “un complimento non ha mai violentato nessuno. Diversamente si ridicolizzerebbero quelle donne che invece una violenza l’hanno subita nei fatti”.

... da "il notiziario" di venerdì 27 maggio 2022
... da "il notiziario" di venerdì 27 maggio 2022
Il commento si riferisce chiaramente a quanto successo ai primi di maggio durante il raduno nazionale degli Alpini a Rimini. Molte le donne hanno testimoniato di aver subito in quei tre giorni, molestie e abusi sessisti da parte di alcuni partecipanti all’adunato. Per tre giorni cameriere e bariste riminesi, sono state, oggetto di molestie. Le molestie sono una forma di violenza e non sono certamente “complimenti”. È  stato scritto che ci sono state poche denunce. Ma certo! Denunciare non è semplice, è un percorso difficile che può far vergognare la donna e farla sentire in colpa, costringerla a superare la paura di essere sminuita e non essere creduta, cosa che peraltro puntualmente accade.

Non è la prima volta che succedono fatti del genere durante i raduni. Nel 2018, era stata la stessa ANA, Associazione Nazionale Alpini, dopo le numerose testimonianze, a pubblicare un comunicato in cui esprimeva solidarietà alle donne che avevano subito violenza fisica e verbale durante il raduno. (fonte Post 9/5/2022).

Quanto successo a Rimini è gravissimo e va preso seriamente non certo con la faciloneria da bar. Prima le donne stavano zitte, subivano e ritenevano quelle molestie un orribile rituale mascolino a cui non ci si poteva sottrarre, ora le donne parlano.


mercoledì 2 marzo 2022

Tra poco sarà l’8 marzo.

Due gli incontri organizzati, dal Gruppo Panchina Rossa di Origgio, a sottolineare l’ importanza della “Giornata internazionale dei diritti delle donne”:

·                  Sabato 5 marzo, dalle 9,00 alle 11,30 saremo presenti con un gazebo in “corte fabbrica” (via Repubblica).

·                   Martedì 8 Marzo, dalle 20,30 alle 22,00 Portiamo un fiore alla “Panchina Rossa”  in via Visconti, Origgio.

Il Gruppo Panchina Rossa Origgio ha deciso di condividere l’iniziativa “Più vie e spazi pubblici intitolati a personalità femminili” per sottolineare l’importanza di una maggiore visibilità da riservare alle donne. Con tale proposito ha scritto una lettera che è stata inviata al Sindaco ed al Consiglio Comunale di Origgio, confidando che venga accolta con lo spirito di una proficua collaborazione e accompagnare i cittadini verso un obiettivo comune. La cultura del rispetto parte anche da qui.

È intenzione di coinvolgere, le concittadine e i concittadini, nel percorso intrapreso da un po’ di anni dal Gruppo Panchina Rossa e ricordare non solo la storia di donne che hanno lottato per la loro e la nostra emancipazione ma anche l’obiettivo numero 5 previsto dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite:

“Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze”

Gruppo Panchina Rossa di Origgio

 

Allegati: 

  1. Lettera inviata al Sindaco ed al Consiglio Comunale di Origgio.
  2. Campagna "8 marzo, 3 donne, 3 strade" promossa dall'Associazione Toponomastica Femminile.

 

lunedì 31 gennaio 2022

Largo don Gaetano Croce: quante incognite!

Un enigma senza soluzione. Nei mesi passati è stato istituito il limite di velocità, in via Dante di 30 km/h e sulla via Cavour di 40 km/h; e fin qui quasi tutto bene!

… ma il tratto di largo Croce che unisce le due vie a quale velocità bisogna percorrerlo?

1.      Chi si immette dalla via Cavour:

a.    può continuare con il limite dei 40 km/h;

b.    può percorrere largo Croce non superando i 50 km/h, limite per tutte le vie di Origgio dove non diversamente indicato, segnalato.

2.       Chi si immette della via Dante:

a.    proseguire col il limite dei 30 km/h. Nessun segnale al termine di via Dante o l'inizio di largo Croce segnala la velocità massima da non superare.

b.    può accelerare fino a raggiungere i 50 km/h;

3.      Chi si mette dalla via Verdi o dalla via Circonvallazione, vie il cui  limite è di 50 km/h, il tratto di largo Croce, a quale velocità lo percorreranno?

a.    Non trovando nessuna segnalazione sulle due vie accelereranno fino ai 50 km/h.

Al netto di chi non rispetta nessun limite, e sono parecchi, la risposta è una sola! Citando Luigi Tenco:”ognuno è libero di fare quello che gli va”. Infatti: un grande numero di utenti motorizzati fanno quello che gli va infischiandosene dei limiti imposti.

Sarebbe stato più semplice e chiaro per tutti istituire i 30 km/h su tutte le vie del centro urbano e 50 km/h sulle vie di scorrimento esterne  con segnaletica verticale e orizzontale. 

Come hanno fatto quasi tutti i Comuni del circondario! Copiare le buone pratiche non è disonorevole, è senza dubbio fare gli interessi della collettività.

giovedì 13 gennaio 2022

ORIGGIO NO! ORIGGIO RESISTE!

 Saronno, Lainate, Uboldo, Caronno Pertusella, Cantalupo (Cerro Maggiore), Nerviano, tutti i Comuni che confinano con Origgio hanno modificato la viabilità nel loro centro storico.

Origgio no! Origgio resiste! … anche non dando attuazione agli impegni, Piano Urbano del Traffico, presi dai Tecnici e gli Amministratori della passata Amministrazione con il coinvolgendo dei cittadini.

Si fa e si smonta, … e la logica è difficile da capire.

La quasi totalità dei Comuni è orientata a salvaguardare, agevolare la vita sociale nei centri urbani, a mettere in pratica una mobilità dolce che salvaguarda l'utenza debole (pedoni, ciclisti, disabili, eccetera) senza penalizzare nessuno; istituendo sensi unici, limite dei 30 km orari, aree a priorità pedonale, anche solo nelle fasce orarie critiche.

La quasi totale assenza di marciapiede, nelle strade del centro, via Dante, suggerirebbe di istituire i 30 km/h in tutte le vie, con una segnaletica orizzontale e verticale ben visibile.

Non credo per niente che il commercio sarà penalizzato, forse vedrà un incremento, poiché nei negozi si entra a piedi e i parcheggi resteranno raggiungibili normalmente.

Istituire il senso unico nella via Dante eviterebbe che i pedoni siano in balia delle auto e avrebbero parte della carreggiata a loro riservata. Oggi succede che i pedoni non rispettano il senso di marcia contraria quello dei veicoli, il lato con i numeri dispari è notevolmente molto più pericoloso, per l'assenza totale di marciapiede e di trovarsi all'interno di una curva senza visibilità.

L'Assessore alla viabilità afferma, nell’articolo apparso su “il Notiziario”, che: “La sperimentazione sta andando bene”; ma a percorrere le vie Dante e Cavour sembrerebbe non essere cambiato nulla. Quattro cartelli in croce possono cambiare le abitudini degli indisciplinati?

“Fra l’altro, va detto che l’aumento dei veicoli c’è solo nelle fasce di punta del mattino e della sera, non tutto il giorno” è quanto sostiene l’Assessore.

Sicuramente a mezzanotte il traffico non è critico come negli orari di entrata e uscita da scuola, d’inizio e fine lavoro. I quattro cartelli messi in qualche maniera non hanno cambiato nulla: succede che se c’è traffico solo qualcuno che non rispetta il limite dei 30 Km/h, mentre se c'è poco traffico, quasi nessuno rispetta il limite dei 30 o 40 Km/h e succede di vedere anche qualche sorpasso di utenti “impazienti”.

Assessore: NON È CAMBIATO NULLA!