lunedì 15 novembre 2021

Piantumiamo l’area fiera!

Ho sentito qualche accenno, se né parla qua e là tra i cittadini, ma mai in maniera dettagliata, progettuale.

L'idea da sviluppare è finalizzata a valorizzare l'area fiera, che per undici mesi l'anno rimane abbandonata a se stessa. Non si tratta di mutare la destinazione d’uso, le finalità dell’area restano lo svolgimento dell’evento fieristico il 25 aprile, ma sviluppare  un progetto per riqualificare l’area è senza dubbio importante e necessario.

Diverse opzioni si possono valutare. Sicuramente occorre tenere conto dell’elettrodotto che attraversa l’area; occorrerà prevedere, in quel tratto, di non piantare essenze di dimensioni tali da costituire pericolo, interferendo con i fili dell’alta tensione

Si può pensare di inglobarli tutti in un progetto. Sicuramente occorre ragionarci su e considerare:

1.      Il nuovo tratto della pista ciclabile, sulla via per Lainate, non è alberata come quella sul viale Lombardia, si potrebbe rimediare: piantiamo un filare di alberi nell'area fiera a ridosso della cinta.

2.      Piantiamo  una fila di alberi lungo tutto il perimetro dell’area.

3.      Creiamo dei viali alberati, tenendo conto che ci saranno dei mezzi che si muoveranno per il montaggio e lo smontaggio delle attrezzature standistiche.

4.      Pensare ad un progetto “un albero per ogni nato” non è cosa semplice! Sicuramente si può fare individuando diverse aree/siti sparsi su tutto il territorio di Origgio! L’idea per quest’area potrebbe essere di mettere a dimora un albero ogni anno, “Festa dell’albero”, a rappresentare tutti i nati in quell’anno. Una iniziativa da realizzare in occasione della “Giornata nazionale dell’albero”, coinvolgendo i ragazzi delle scuole medie. Queste sono ipotesi, suggerimenti da valutare: si potrebbe pensare di iniziare dal 1999, un albero a rappresentare i nati nello scorso secolo/millennio e a seguire gli altri 22 e via così uno per ogni anno.




da: il notiziario di 
venerdì 5 novembre 2021

venerdì 15 ottobre 2021

30 Km/h:

"Arriviamo per ultimi e non sappiamo fare di meglio".

Il Comune di Origgio ha ridotto il limite di velocità nella via Dante a 30Km/h e sulla via Cavour a 40Km/h; si sono posti dei cartelli, quà e là, alcuni a quasi quattro metri di altezza e il tutto da dà pensare che molti utenti (automobilisti) nemmeno notano la novità.


Arriviamo per ultimi e non sappiamo fare di meglio!
Copiare le “buone pratiche” serve a far bene e meglio. Ad esempio:

Uboldo all’inizio del centro abitato,
 ha istallato al in mezzo alla strada,
ad altezza opportuna e ben visibile,
un cartello che avvisa che nel centro
abitato la velocità è limitata a 30Km/h
. 

 

 

Saronno ha aggiunto la segnaletica
orizzontale indicando in ogni via
l’inizio del limite dei 30Km/h
.
 

 


Il Comune di Origgio ha fatto un intervento parziale, e non ha considerato che tutte le vie del centro abitato meritano maggiore attenzione, non sono in sicurezza con velocità superiori ai 30 Km/h. Non è salvaguardata l'utenza debole, pedoni e ciclisti corrono grossi rischi. Ad esempio: 
Via Piantanida e Via ai boschi; due vie che per il tipo di utenza meritano attenzione particolare, si può sfrecciare a 50 km/h senza incorrere in sanzioni.

Non si tratta di vietare l’ingresso alle auto in centro abitato, ma di regolamentare meglio il flusso e ridurre al minimo il rischio di incidenti gravi.

Come provvedimento iniziale, il buon senso suggerirebbe di istituire il limite dei 30 Km/h in tutte le vie del centro di Origgio, e valutare con calma e meglio i possibili sviluppi.


domenica 10 ottobre 2021

ASSALTO FASCISTA ALLA DEMOCRAZIA.

Questo è accaduto a Roma la sera del 9 ottobre 2021. Nell'esprimere solidarietà CGIL, la cui sede nazionale è stata oggetto di aggressione e danni, chiediamo con forza l'immediato scioglimento, senza se e senza ma, di tutte le organizzazioni che si rifanno al fascismo che è, se ancora non fosse chiaro, un crimine!



«È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In deroga all'articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dalla entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.»

(XII disposizione transitoria e finale della Costituzione della Repubblica Italiana)


#CGIL, #maipiùfascismi, #maipiùrazzismi

domenica 3 ottobre 2021

Viabilià: Incrocio via ai boschi - via Dante

L'incrocio, della centrale via Dante con via ai boschi, in alcuni momenti della giornata, espone gli utenti della strada, soprattutto i più deboli fragili pedoni, ciclisti, a elevato rischio di infortunio.

È noto che la via Dante, a doppio senso di marcia, accusa una quasi totale assenza di marciapiedi, per consentire a pedoni e ciclisti di percorrerla in sicurezza.

La via ai boschi, per un tratto a senso unico, è dotata in una parte di marciapiedi e l’altra a senso unico  con ciclopedonale delimitata dalle sole due strisce orizzontali.

Chiaramente, le maggiori criticità si verificano, essendo nella via ai boschi ubicata la scuola media e la biblioteca, nelle ore di entrata e uscita dalla scuola o biblioteca.

Al mattino per chi si reca a piedi o in bici alle scuole elementari, scuola materna, etc. Al pomeriggio all'uscita dalle scuole medie, biblioteca.

Il pedone, ciclista che incrocia la via Dante, sia per proseguire sulla via ai boschi o immettersi sulla stessa, deve affrontare:

1.      La ciclopedonale termina circa due metri prima che ci si immette sulla via Dante. Il pedone, ciclista non vede i veicoli in transito sulla via Dante.

2.      Sulle strisce pedonali si è in grande pericolo perché:

a.    I guidatori degli autoveicoli che arrivano dal centro (Piazza Della Immacolata) sono nella condizione ottimale per vedere i pedoni e il più delle volte si fermano per farli attraversare

b.    Chi arriva da Largo Croce ha un visualità limitata dall'abitazione sull'angolo e la presenza di pedoni o ciclisti, in attesa di attraversare sulle strisce,  avviene all'ultimo momento.

3.      C'è un doppio specchio posizionato all'incrocio, attualmente non orientato correttamente e l'immagine riflessa, per chi deve attraversare la via Dante, è ingannevole.

Il Piano Urbano del Traffico vigente, sottoposto al giudizio dei cittadini di Origgio, evidenzia le criticità dell'incrocio in oggetto propone delle soluzioni per renderlo più sicuro. Soluzioni di non difficile attuazione, che non richiedono costi significativi al bilancio del Comune da metterlo in crisi.

Soluzioni che è necessario renderle operative quanto prima.

A meno chè si rimette tutto in discussione per non fare nulla e si continua a fare poco nulla.

 

NB. Non sono l’unico ad aver notato le criticità dell’incrocio. Ho avuto modo di incontrare anche altri origgesi che mi hanno evidenziato le stesse problematiche.

Istituire il limite dei 30 Km/h sulla via Dante, anche se tardivo, non risolve quasi nulla! La sicurezza si aumenta, iniziando con mettere in pratica quanto elaborato nel Piano Urbano del Traffico; costato decine di migliaia di euro; che per la sua stesura si è cercato di coinvolgere i cittadini; e che ora, l’attuale Amministrazione comunale , ha deciso di non tenerne in nessun conto!

FANNO E DISFANO E I CITTADINI PAGANO!


domenica 5 settembre 2021

Origgio: Giornata Ecologica 2021

Oggi ho partecipato alla Giornata Ecologica organizzata ad Origgio. È la seconda volta che vi partecipo!

Lo scorso anno non si è potuta organizzare a causa del restrizioni dovute alla pandemia. La giornata prevedeva il ritrovo dei partecipanti alle ore 9.00 (davanti la Biblioteca di Origgio), dove sono stati consegnati i materiali per la raccolta. Gli oltre 50 volontari, suddivisi in tre gruppi, sono andati a piedi nelle varie zone, per raccogliere spazzatura e altri materiali che troveranno lungo il percorso.

Bella esperienza, da promuovere ulteriormente per poter raccogliere i rifiuti, nelle due ore, e pulire molte più vie che fiancheggiano i boschi di Origgio.

Abbiamo chiuso l’iniziativa con un pasto presso la baita degli Alpini, con un piatto di Penne al sugo e Salamella con patatine fritte.




 





giovedì 22 aprile 2021

Cortocircuiti.

 

Quelli di prima.

La colpa è sempre di

quelli di prima;

anche

quelli di prima

hanno dato la colpa a

quelli di prima;

Succede che

quelli di prima

ora sono quelli che

danno la colpa a

quelli di prima.

Politicanti  amministratori,

Amministratori politicanti,

gli stessi,

quelli di prima.



... da "il notiziario" di venerdì 16 aprile 2021

#RassegnaStampa

#saronnese #origgio #ilnotiziario #XOriggio

lunedì 5 aprile 2021

L’edificio Polifunzionale … non si farà!?

"QUESTO EDIFICIO NON S'HA DA FARE, NÉ DOMANI, NÉ MAI"

La “Realizzazione di un edificio polifunzionale in Via Udrigium” annunciato(1) e approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale N. 21 del 06/07/2020(2)


NON SI DEVE PIÙ FARE!


Nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2021/2023 approvato dal Consiglio Comunale, si legge: “L'Amministrazione sta valutando una nuova localizzazione della struttura”(3)

A fine marzo 2021, con una Delibera di Giunta(4) sono approvate alcune modifiche, al Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2021/2023, tra cui anche la “Realizzazione di un edificio polifunzionale in Via Udrigium” in cui è scritto: “L'Amministrazione non intende procedere con l'esecuzione dell'intervento”.

Poche parole per affossare un progetto, una struttura di pubblica utilità per tutti gli origgesi.

Si utilizzano migliaia di euro, del bilancio comunale, per finanziare strutture, manifestazioni, iniziative per il tempo libero. Dedicare una parte di questi fondi, per realizzare un presidio medico sul nostro territorio, non sembra una cattiva idea da cassare senza una riflessione collettiva.

Mettere a disposizione dei medici di famiglia, pediatri, medici specialistici, una struttura polifunzionale attrezzata e vicino ai cittadini, avrebbe il pregio della lungimiranza. La crisi pandemica ha evidenziato l’inadeguatezza di una sanità ospedalocentrica e la insufficienza della medicina territoriale

È ora che alla sanità territoriale, di prossimità, gli venga dato il giusto supporto.

Gli origgesi meritano di più, qualche spiegazione in più!

I cittadini meritano, hanno diritto a un’informazione puntuale e completa, devono essere coinvolti nelle decisioni!

Avviare processi partecipati, dai cittadini e dagli operatori di settore, per valutare, raccogliere suggerimenti e buone idee a migliorare il Progetto, prima della sua realizzazione; sarebbe una cortesia molto apprezzata da chi abita e vive a Origgio.

 

XOriggio – Michele Nigro

 

P.S.: La “maggioranza” che amministra Origgio forse dimentica e non tiene conto, non considera che la maggioranza dei cittadini sia rappresentata in consiglio comunale dalle “minoranze”.

 

(1)        http://xoriggio.blogspot.com/2020/08/ripensamenti-struttura-polifunzionale-o.html

(2)        dlc_00021_06-07-2020_POPaggiornato10_06_2020

(3)        dlc_00009_22-02-2021_AllegatoB-Pianooperepubbliche-SchedePOP2021-2023

(4)        dlg_00029_25-03-2021_POPVARIAZIONE1_2021

giovedì 25 marzo 2021

Le Amministrazioni cambiano e i problemi restano!

"NELL'EX CONVITTO 

La casa di riposo?

Sogno nel cassetto

La casa di riposo sull'aria ex convitto, in via Ottolini, difficilmente vedrà la luce.

Ne è convinto il sindaco Evasio Regnicoli".

Il notiziari0


Comincia a insinuarsi il dubbio che il progetto di realizzare, su quell'area, una RSA, nascondeva il fine di una vera e propria speculazione edilizia. Intanto, la priorità è diventata o è sempre stata, la realizzazione di appartamenti, 140 nel primo progetto, circa la metà nell'attuale.

Se l'obiettivo rimane la realizzazione di una RSA, con circa 120 posti letto e 20 per malati di Alzheimer, non ci sarebbe nulla da eccepire.

Al contrario, se come afferma il Sindaco, la RSA difficilmente vedrà la luce, i discorsi cambiano. Sorge il dubbio che la RSA, sia stata usata come diversivo (cavallo di Troia), per realizzare sull’area ex Convitto, un profitto e continuare nel consumo del suolo.

Senza un vero progetto, a porre fine al consumo del suolo, le enunciazioni lasciano il tempo che trovano, restano vuote promesse! Si deve iniziare! Si può iniziare con il misurare, l'impatto di enunciazioni o progetti, con un documento annuale in cui analizzare e riportare solamente tre dati:

1. Nuovo suolo consumato;

2. Suolo recuperato da aree dismesse (case, capannoni, strade, ecc.) e riqualificate (alberi, parchi, prati, eccetera);

3. La differenza in più o in meno, a valutare l'impatto delle enunciazioni e dei progetti realizzati.

 

“Rifacimento delle alberature in via Ottolini”

Sono diversi anni che si discute di viabilità, riqualificazione dei due viali alberati: via Leonardo Da Vinci e via Ottolini.

S’incaricò anche un’Università per valutare, sviluppare e presentare uno studio di fattibilità.

25000€ spesi, se non ricordo male; 25000€ e nessun riscontro!

Dove sono finiti questi euro? Una donazione a fondo perduto? Un finanziamento per un progetto di una possibile soluzione? Non è dato saperlo!

Le Amministrazioni cambiano e i problemi restano!

Ho sentito affermare che saranno ascoltati gli abitanti della zona, delle due via. Come se una strada comunale, centinaia di alberi fossero proprietà privata! Come se i cittadini (tutti) hanno una sorta di “sovranità” limitata.

Le strade, il suolo, gli alberi, il verde, ecc. sono Beni Comuni.

I cittadini pagano le tasse, per mantenere tutto in buono stato, hanno diritto di goderne i benefici, di essere interpellati, di essere partecipi attivamente alle decisioni.


XOriggio - Michele Nigro

venerdì 12 marzo 2021

Promemoria per Bilanci venturi.

Nella seduta del Consiglio Comunale del 22 febbraio 2021 è stato approvato il bilancio del comune di Origgio 2021-2023. Sul sito comunale si può ascoltare la registrazione vocale. Una prima annotazione: dopo un anno, nella morsa dell’epidemia di SarsCov-2 e i provvedimenti per contenerla, è desolante che non ci si sia ancora attrezzati per trasmettere il Consiglio Comunale in diretta streaming.

Tra i documenti pubblicati e la dichiarazione di voto della maggioranza troviamo scritto che: “Certo il ruolo dell’opposizione è quello di contestare e non accogliere favorevolmente il bilancio, onestamente ci aspettavamo maggiori osservazioni ed emendamenti giusto per poter correggere ed aggiustare, secondo criteri obiettivi, alcune nostre scelte.. ..in spirito di collaborazione tra le forze politiche richiamato in questo tempo di pandemia da parte del Capo dello Stato non è stato così, lo prendiamo come un parziale apprezzamento del lavoro svolto sul bilancio”.

Le affermazioni della maggioranza  (La Civica-Lega) riguardo al ruolo dell’opposizione sono del tutto fuori luogo e da respingere con forza,  perché responsabilmente crediamo che ci sia un modo diverso di fare politica, in maggioranza o in minoranza che sia.

Da parte nostra, il ruolo dei cittadini, del Consiglio Comunale è concepito in modo molto diverso. Non sterile contestazioni o pretestuose critiche alle questioni che non ci trovano d’accordo, ma osservazioni e proposte fatte con cognizione di causa.

L’ atteggiamento di questa amministrazione è tipico di chi giudica e dà i voti, si mette in cattedra e intende dare lezione. Ci si aspettava una apertura, almeno l’avvio di una fase nuova o l’annuncio dell’intenzione di coinvolgere e far partecipare attivamente i cittadini a una lettura diversa del bilancio.

Il bilancio che si approva annualmente, è una relazione tecnica. Sono le scelte politiche che nel quotidiano riempiono quei numeri di contenuti e significato.

Le proposte sul tavolo sono tante, alcune condivise unanimemente da tutto il Consiglio Comunale. Nascondersi dietro la scusa che sono pochi mesi che ci si è insediati non  fa giustizia alla ragione.

Nel Consiglio Comunale del 18 novembre 2019 fu discussa una mozione di Origgio Democratica sulla “dichiarazione dello stato di emergenza climatica”, La mozione fu approvata all'unanimità e ci si assunse l'impegno:

a.        al Sindaco e al Consiglio Comunale di dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale; di predisporre entro sei mesi iniziative per la riduzione delle emissioni e per l'introduzione di energie rinnovabili; per incentivare il risparmio energetico nei settori della pianificazione urbana, nella mobilità, nel riscaldamento e raffreddamento degli edifici, di proteggere il patrimonio verde del territorio, proseguire nello sviluppo di un progetto di riforestazione urbana;

b.       al sindaco, alla giunta e al Consiglio Comunale di impegnarsi per intensificare il coinvolgimento attivo di cittadini e associazioni nel processo di individuazione delle criticità ambientali e nella loro soluzione e di farsi parte attiva presso il governo e la Regione perché prendano provvedimenti analoghi;

c.        di predisporre entro 3 mesi il documento del Bilancio Annuale di Ecosostenibilità del Comune di Origgio, dove annotare gli investimenti previsti e quelli effettuati che vadano nella direzione indicata nel punto 1;

d.       dare voce ai giovani, che su tutte queste tematiche possono essere un validissimo stimolo, istituendo il Consiglio Comunale dei ragazzi.

Inutile ribadire che la pandemia ha stravolto tutto! Ma le ragioni di quella mozione restano; anzi diventano ancor più prioritarie. Certamente si apprezza di aver iniziato un percorso che porterà all'insediamento della “Consulta giovani” la quale deve essere uno strumento per coinvolgere realmente i cittadini, i giovani nell'elaborazione di proposte per migliorare Origgio. Dai primi approcci, però, pare una consulta delle associazioni, nella sostanza un doppione.

Tornando al bilancio, nella mozione sul clima si sottolineava e chiedeva una diversa lettura e presentazione del bilancio.

a.        bilancio ecosostenibile: sono tantissimi comuni che si sono dotati di questo strumento per una lettura diversa del bilancio comunale. Il bilancio ecosostenibile, consente nel tempo, un utile terreno di confronto per riconoscere e dichiarare gli effetti ambientali delle politiche economiche del Comune di Origgio.

b.       bilancio di genere: può essere un altro un modo di lettura del bilancio. Con il termine bilancio di genere si intende il documento di bilancio che analizza e valuta in ottica di genere le scelte politiche e gli impegni economici-finanziari di un'amministrazione.

c.        bilancio partecipativo: è uno strumento per promuovere la partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche locali, e in particolare, al bilancio preventivo dell’ente cioè alla previsione di spesa e agli investimenti pianificati dall’amministrazione. 

d.       commissione bilancio: monitora l’avanzamento del bilancio;  periodicamente dedica una sessione per analizzare i vari aspetti del bilancio e le sue modalità di lettura. Deve rappresentare una modalità di comunicazione, che permette di rendere trasparente l'attività del Comune agli occhi del cittadino, costruendo con esso un rapporto di fiducia e di dialogo permanente.

e.        consiglio comunale dei ragazzi: da qualche anno molti comuni italiani hanno deciso di dare voce ai ragazzi per favorire una collaborazione tra le scuole e l’amministrazione della città. 

Se si vuole cambiare veramente è necessario coinvolgere i cittadini, lo troviamo scritto anche nello Statuto comunale, farli partecipare attivamente, non solo per conoscere ma per essere cittadini attivi in grado di individuare i problemi e proporre soluzioni.

 

XOriggio – Michele Nigro

12 marzo 2021

 

martedì 2 marzo 2021

Origgio: #AnnoDomini 2051

Via Dante è la principale e centrale strada di Origgio.    

Per farvi un’idea, se non siete del luogo o non la conoscete, è la via da percorrere per raggiungere la piazza centrale del paese, la chiesa parrocchiale per intendersi. Ci si arriva da nord e ci si arriva da sud!                                 

Da qualche mese la giunta comunale ha deciso di avanzare la proposta di una pedonalizzazione della piazza e la via Dante a senso unico. “Diamo un senso alla via Dante”. Due sensi unici “contrapposti” a convergere in Piazza dell’Immacolata. Il progetto prevede di rivedere il “decoro“ del contesto, previsto un capitolato specifico per la rigenerazione delle facciate del centro urbano, per far diventare quel luogo una zona di bellezza, fruizione, passeggio, consumo sociale e culturale.

Il  limite dei 30 Km/h sarà tassativo per consentire la mobilità in sicurezza di pedoni e biciclette. Nelle ore di punta, entrata e uscita scuole/asilo, in alcune vie secondarie e limitrofe, verrà istituito il limite dei 20 Km/h con priorità ai pedoni. La priorità a una mobilità dolce, in tutta sicurezza per bambini e accompagnatori.

Non è che sia proprio una rivoluzione, è qualcosa che si è fatto in mille altri luoghi di questo straordinario Paese e solitamente con il medesimo processo decisionale.

Una giunta avanza la proposta, seguono le proteste dei commercianti o di comitati di cittadini allarmati dalle conseguenze di quella decisione sulla mobilità, la viabilità, la quotidianità.

Non so dirvi come la vicenda si concluderà, conoscendo alcuni dei protagonisti tendo a ritenere che l’esito sarà quello suggerito giustamente dalla giunta e posso supporre, con tutta l’umiltà del caso, che una volta realizzato il progetto, la bellezza del luogo conquisterà facilmente anche quanti oggi si oppongono per le ragioni più diverse.

Ma è la vicenda in sé ad essere interessante perché a fronte di una politica spesso, e anche giustamente, maltrattata, siamo di fronte a una giunta  municipale che si assume la responsabilità di indicare una strategia, una visione della città e della convivenza migliore.

Insomma, credo che questa vicenda, nella sua specificità, possa essere assai indicativa di quello che dovremmo fare  e costruire attorno alle scelte delle buone amministrazioni quel consenso che deve sempre andare di pari passo a un pizzico di ambizione e di coraggio.

Origgio; Giovedì  2  marzo  2051



                                           https://errandoerrando.myblog.it/diamo-senso-alla-via-dante/



mercoledì 27 gennaio 2021

IL GIORNO DELLA MEMORIA

Il 20 luglio del 2000, ben prima dell’Onu, l’Italia ha scelto una data per ricordare la Shoah. Una battaglia durata cinque anni. Come ricorda il promotore della legge.

Prima ancora dell’Onu, che nel 2005 istituì il Giorno della memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto, fu l’Italia a prendere la stessa decisione, nell’anno 2000, grazie alla sensibilità, alla tenacia, alla volontà di un giornalista e scrittore, allora deputato dell’Ulivo, di pronunciare a gran voce la verità che andava gridata: «La Shoah è un crimine italiano, ricordiamocelo». Parole di Furio Colombo, che ha appena festeggiato i suoi primi 90 anni e a cui vanno i nostri auguri. Fu lui a proporre e a far approvare la legge n. 211 che 1120 luglio del 2000 istituì in Italia il Giorno della memoria, «per ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati». Da 20 anni si celebra il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Colombo, dalla vita costellata da incontri incredibili (Martin Luther King, Che Guevara, Muhammad Ali, i Beatles...), è sempre rimasto fedele all’indipendenza delle sue idee,….


L’Espresso 24 gennaio 2021