"NELL'EX CONVITTO
La casa di riposo?
Sogno nel cassetto
La casa di riposo sull'aria ex convitto, in via Ottolini, difficilmente vedrà la luce.
Ne è convinto il sindaco Evasio Regnicoli".
Comincia a insinuarsi il dubbio che il
progetto di realizzare, su quell'area, una RSA, nascondeva il fine di una vera
e propria speculazione edilizia. Intanto, la priorità è diventata o è sempre
stata, la realizzazione di appartamenti, 140 nel primo progetto, circa la metà
nell'attuale.
Se l'obiettivo rimane la realizzazione di
una RSA, con circa 120 posti letto e 20 per malati di Alzheimer, non ci sarebbe
nulla da eccepire.
Al contrario, se come afferma il Sindaco, la
RSA difficilmente vedrà la luce, i discorsi cambiano. Sorge il dubbio che la
RSA, sia stata usata come diversivo (cavallo di Troia), per realizzare
sull’area ex Convitto, un profitto e continuare nel consumo del suolo.
Senza un vero progetto, a porre fine al
consumo del suolo, le enunciazioni lasciano il tempo che trovano, restano vuote
promesse! Si deve iniziare! Si può iniziare con il misurare, l'impatto di
enunciazioni o progetti, con un documento annuale in cui analizzare e riportare
solamente tre dati:
1. Nuovo suolo consumato;
2. Suolo recuperato da aree dismesse (case,
capannoni, strade, ecc.) e riqualificate (alberi, parchi, prati, eccetera);
3. La differenza in più o in meno, a
valutare l'impatto delle enunciazioni e dei progetti realizzati.
“Rifacimento delle alberature in via Ottolini”
Sono diversi anni che si discute di
viabilità, riqualificazione dei due viali alberati: via Leonardo Da Vinci e via
Ottolini.
S’incaricò anche un’Università per
valutare, sviluppare e presentare uno studio di fattibilità.
25000€ spesi, se non ricordo male; 25000€
e nessun riscontro!
Dove sono finiti questi euro? Una
donazione a fondo perduto? Un finanziamento per un progetto di una possibile
soluzione? Non è dato saperlo!
Le Amministrazioni cambiano e i problemi
restano!
Ho sentito affermare che saranno ascoltati
gli abitanti della zona, delle due via. Come se una strada comunale, centinaia
di alberi fossero proprietà privata! Come se i cittadini (tutti) hanno una
sorta di “sovranità” limitata.
Le strade, il suolo, gli alberi, il verde,
ecc. sono Beni Comuni.
I cittadini pagano le tasse, per mantenere
tutto in buono stato, hanno diritto di goderne i benefici, di essere
interpellati, di essere partecipi attivamente alle decisioni.
XOriggio - Michele Nigro
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