Articolo apparso su "il notiziario" di venerdì 26 ottobre. |
Origgio 29/110/2018
Residenza “Parco Del Convitto“
Bisogna essere degli incoscienti per non votare a favore del piano denominato “Residenza Parco del
Convitto”: il Progetto Integrato di Intervento (PII) presentato e approvato il
24/10/2018 dalla Amministrazione Ceriani. Progetto che nell’arco degli anni,
dal 2010 al 2016, ha subito diverse modifiche senza mai partire, fino ad
arrivare alla nuova proposta del novembre 2017, rivista e modificata per essere
portata l'altra sera in CC. Progetto di utilità sociale, fiore all'occhiello di
questa amministrazione.
Ovviamente una volta letti i documenti, lo abbiamo fatto!
Non per incoscienza o per partito preso, ma dopo aver
analizzato attentamente i vari passaggi di progetto e dopo aver compreso che gli
accordi sottoscritti tra le parti, l'Amministrazione da un lato e l'attuatore
Società Edilombarda dall'altro, non soddisfano minimamente le promesse scritte
nel piano di indirizzo o “Master Plan” e ripetutamente magnificate dal sindaco
durante la seduta consigliare.
L'Amministrazione ha puntato tutto sulla valorizzazione della
costruzione di 16.000 mc di struttura a carattere socio-sanitario e
polifunzionale “RSA (residenza sanitaria assistenziale) e RSD (residenza
assistenziale per Disabili), a cui si affianca la costruzione di 10.000 mc di
edilizia residenziale libera.
La volumetria di residenziale passa dai 26.000 mc del precedente
progetto, ai 10.000 di quello attuale e, con la riduzione di volume, scompaiono
completamente anche i 4.900 mc di edilizia convenzionata.
La realizzazione di una interessante struttura assistenziale sanitaria,
comunque privata, a scapito di una maggior cessione di aree per attrezzature
pubbliche e della realizzazione di edilizia convenzionata, non ci ha convinto e
ci sembra comunque penalizzante per l'interesse pubblico.
Pur
conservando il nome, Residenza Parco del Convitto, scompaiono anche 3.000 mq di
parco; il bel progetto che prevede la struttura assistenziale tanto decantata e
presentata come intervento primario, oltre all’intervento residenziale, sta
solo sulla carta: i due lotti in cui sono divise le opere non sono subordinati l’uno
all’altro. Come ha dichiarato il Sindaco in CC non si ha nessuna certezza che
la costruzione sanitaria venga fatta, non c’è ancora nessun Operatore disposto
a costruire e/o gestire una RSA/RSD di così grandi dimensioni come quella
ipotizzata in Convenzione e nel Master Plan. Ci si augura che casa San Giorgio
(peraltro interpellata ufficiosamente dal Sindaco non si è resa disponibile per
un impegno di quelle dimensioni…)
E’ pur vero
che la costruzione del residenziale regalerà alla nostra comunità
“entro il termine di 24 mesi dalla stipula della convenzione fatta“ la
riqualificazione dei parcheggi sulle parti di via Ottolini e di Via Marconi che insistono sul perimetro del
progetto, il compenso del progetto già fatto per l’ampliamento della Scuola
Primaria Manzoni (mentre l’intervento verrà fatto con finanziamento dall’Amministrazione
Comunale con soldi propri provenienti
dal progetto statale Sblocca Scuole) e ben 400.000 € da destinare ad altri
insediamenti polifunzionali. Sono tutte “prestazioni di fare “ad oggi
sconosciute, forse non ancora definite e di cui non si conoscono i dettagli di
realizzazione.
Quindi tanta
speranza di fare, e grandi auspici, ma nel frattempo la convenzione viene
prorogata fino al 2026, e l’unica
costruzione che partirà con sufficiente certezza sarà quella residenziale.
Se Valutiamo attentamente
tutto l’impianto ci accorgiamo che nel progetto non vengono analizzate le difficolta urbanistiche e viabiliste che
quella zona subirà ,a monte
l’abbattimento di tutto il filare di Tigli di via Ottolini ( che verrà attuato
in attesa di decidere cosa fare ), nel progetto non si cita minimante come sarà attrezzata la via. 4
mila mq a parcheggio su via Ottolini e Via Marconi non sono poco… cemento su
cemento non valutando né la mobilità dei futuri abitanti, né dei fruitoti del eventuale
Centro sanitario nonché degli attuali abitanti. Inoltre il futuro intervento e
declassazione della via del cotonificio, la creazione dei sensi unici Via
Ottolini / Via Leonardo da Vinci, creeranno un bel giro di giostra che porterà
solo inquinamento non più mitigato da filare di Tigli e che certo ,non
gioverà alla viabilità e che sarà senza
alcun dubbio difficoltosa e poco consona
ad un centro assistenziale.
Quindi a cosa servirà l'incarico
dato al Politecnico per progettare al
meglio la riqualificazione di via Ottolini e di via Leonardo Da Vinci? Il PUT
(piano urbano del traffico), che dovrebbe rivalutare il contesto viabilistico
del centro storico di Origgio, anche tenendo conto della riqualificazione del
territorio si cui questo progetto insiste non conta più nulla? Quindi si fanno
pensieri, riflessioni e sforzi economici e di progettazione senza avere un
progetto complessivo e senza coerenza?
La nostra non
e stata una scelta incosciente, ma ponderata e sofferta, dopo attenta
valutazione delle parole che hanno motivato l’Amministrazione a definire questo
progetto, parole e non dati che non sono state capaci di convincerci.
Non
mettiamo in dubbio la validità di un eventuale progetto di carattere socio-
sanitario, nel quale crediamo e di cui auspichiamo la costruzione, pensiamo
però che l’impianto di progetto, gli step temporali scelti, il carattere della
convenzione stipulata, appaiano come uno specchio per le allodole: mirato e
vincolato quasi esclusivamente alla struttura residenziale ,non ci convince
,non ci danno le garanzie auspicate , dal progetto si evince che è la struttura
sanitaria è esigenza, fiore all’occhiello e motivazione dell’intervento ma… si
parte con il residenziale, con tanti parcheggi e con lo stravolgimento di uno
dei tre ultimi filari alberati rimasti ad Origgio.
Per Origgio
Democratica
Domenico
Ambrosini - Sabrina Banfi
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