Approvato,
nella seduta del Consiglio Comunale di venerdì 19 dicembre 2014, il Bilancio di
Previsione per l’anno 2014 e il Piano triennale delle opere pubbliche del
Comune di Origgio. Il Bilancio di Previsione
è il documento di pianificazione economica e di programmazione politica
predisposto dall’amministrazione che coordina l’intera macchina comunale; è
approvato dal Consiglio entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, salvo diversa scadenza stabilita
con la legge finanziaria.
Quest’anno,
ormai è consuetudine per questa Amministrazione, sono state concesse le solite
proroghe cui il Comune di Origgio a dato seguito continuando ad “amministrare”
il nostro paese in termini di dodicesimi, in parole povere “alla giornata”. Questa
scelta di attendere fino alla fine la proroga data dal Governo evidenzia, di
fatto, una modalità che abbiamo ormai imparato a riconoscere negli anni, come
la solita incapacità del Sindaco e della sua Giunta nel saper programmare opere
e progetti sul territorio.
Arriviamo
quindi con un anno di ritardo ad approvare un bilancio che di previsione a ben
poco, che di fatto è stato calato dall’alto senza aver dato un minimo
d’informazione alla cittadinanza, senza aver chiesto e coinvolti i cittadini
nella elaborazione di Progetti e di Idee. La Giunta comunale di Origgio (Lega
Nord, Foza Italia, UDC) si è attenuto al “minimo sindacale”, ha dis-organizzato
un Consiglio Comunale Aperto alla cittadinanza; Consiglio Comunale, convocato
in maniera del tutto dilettantesca, a cui hanno assistito solamente DUE
cittadini nel 2013, SEI nel 2014; forse uno sforzo preliminare, per
pubblicizzare l’evento, avrebbe dato un risultato migliore.
Altrove
succede che sono numerosissimi i Comuni che hanno approvato il Bilanci di
Previsione a cominciare dal mese di luglio. Moltissime le Amministrazioni
Comunali che coinvolgono con una informazione puntuale i cittadini e diventano
sempre più quei Comuni che vedono nella partecipazione dei cittadini nella
formazione del bilancio, uno strumento di trasparenza e democrazia. . Perché
grazie alla partecipazione, i cittadini possono stabilire la qualità dei
servizi pubblici locali. Al contrario, non di rado le
decisioni delle Amministrazioni rischiano di non essere ben accolte dai
cittadini, di provocare conflittualità e rallentamenti nella fase delle scelte
o nella realizzazione delle opere.
Responsabilità, Trasparenza e Partecipazione dei
cittadini: sono i buoni requisiti che un’Amministrazione attenta deve poter
vantare. Avviare processi di
decisione partecipata che siano strutturati secondo
metodologie ben definite, permette di instaurare un rapporto più collaborativo
tra l’Amministrazione pubblica ed i cittadini. Costruire e condividere le
scelte sulle politiche pubbliche con coloro che, insieme all’Amministrazione,
vivono quotidianamente il territorio – le associazioni e i cittadini – sembra
poter essere la risposta per superare questa difficoltà. La stessa
Amministrazione, ascoltando direttamente dai cittadini le loro priorità, può
acquisire un ampio patrimonio di conoscenze, maggiormente corrispondente alle
esigenze reali della popolazione e quindi affrontare al meglio la gestione del
territorio in tutta la sua complessità.
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