sabato 2 maggio 2015
giovedì 25 dicembre 2014
ORIGGIO: realizzata un’area riservata ...?
Un’area verde, dove gli amici “a
quattro zampe” possono correre liberi e godersi un po’ di gioco all’aperto, è
stata recentemente messa a disposizione dal Comune di Origgio.
Lo spazio è stato appositamente ricavato all’interno dell’area verde
esistente in via ai Ronchi. È un buon inizio! Si è cominciato, dando
priorità ai più piccoli, ai tanti “abitanti” le nostre case, il più delle volte
costretti in spazi angusti. Tartarughe, coniglietti, ricci, etc. finalmente
potranno godere di un po’ di libertà. È stato detto, dai nostri attuali Amministratori, in Consiglio Comunale,
nella seduta del 19 dicembre 2014, che
questo è la prima “AREA RISERVATA SGAMBETTAMENTO CANI“ (??? area per cani ???
BOH! Siamo seri!). La Giunta comunale ha annunciato che una seconda area è in
fase di “progettazione” in zona Broggio; si stà facendo ciò per dare una
risposta ai firmatari la petizione che chiedeva per i cani di disporre di un
luogo recintato dedicato ai loro.
Speriamo che questa seconda opera sia realizzata e che abbia tutti i requisiti
necessari; la dislogazione è sicuramente fuori mano, è in centro al paese che
esiste il problema. La petizione, sottoscritta da 250 cittadini di Origgio, suggeriva alcune soluzioni e requisiti necessari per un’area cani. Spero che in
futuro se ne tenga conto. Soprattutto è necessario il coinvolgimento dei
proprietari dei cani, nella elaborazione e nella gestione della cosa pubblica. È
grazie
alla partecipazione e al loro reale
coinvolgimento nelle scelte amministrative che i cittadini possono stabilire la
qualità dei servizi pubblici locali.
mercoledì 24 dicembre 2014
sabato 20 dicembre 2014
Un altro modo di amministrare Origgio c’è!

Quest’anno,
ormai è consuetudine per questa Amministrazione, sono state concesse le solite
proroghe cui il Comune di Origgio a dato seguito continuando ad “amministrare”
il nostro paese in termini di dodicesimi, in parole povere “alla giornata”. Questa
scelta di attendere fino alla fine la proroga data dal Governo evidenzia, di
fatto, una modalità che abbiamo ormai imparato a riconoscere negli anni, come
la solita incapacità del Sindaco e della sua Giunta nel saper programmare opere
e progetti sul territorio.
Arriviamo
quindi con un anno di ritardo ad approvare un bilancio che di previsione a ben
poco, che di fatto è stato calato dall’alto senza aver dato un minimo
d’informazione alla cittadinanza, senza aver chiesto e coinvolti i cittadini
nella elaborazione di Progetti e di Idee. La Giunta comunale di Origgio (Lega
Nord, Foza Italia, UDC) si è attenuto al “minimo sindacale”, ha dis-organizzato
un Consiglio Comunale Aperto alla cittadinanza; Consiglio Comunale, convocato
in maniera del tutto dilettantesca, a cui hanno assistito solamente DUE
cittadini nel 2013, SEI nel 2014; forse uno sforzo preliminare, per
pubblicizzare l’evento, avrebbe dato un risultato migliore.
Altrove
succede che sono numerosissimi i Comuni che hanno approvato il Bilanci di
Previsione a cominciare dal mese di luglio. Moltissime le Amministrazioni
Comunali che coinvolgono con una informazione puntuale i cittadini e diventano
sempre più quei Comuni che vedono nella partecipazione dei cittadini nella
formazione del bilancio, uno strumento di trasparenza e democrazia. . Perché
grazie alla partecipazione, i cittadini possono stabilire la qualità dei
servizi pubblici locali. Al contrario, non di rado le
decisioni delle Amministrazioni rischiano di non essere ben accolte dai
cittadini, di provocare conflittualità e rallentamenti nella fase delle scelte
o nella realizzazione delle opere.
Responsabilità, Trasparenza e Partecipazione dei
cittadini: sono i buoni requisiti che un’Amministrazione attenta deve poter
vantare. Avviare processi di
decisione partecipata che siano strutturati secondo
metodologie ben definite, permette di instaurare un rapporto più collaborativo
tra l’Amministrazione pubblica ed i cittadini. Costruire e condividere le
scelte sulle politiche pubbliche con coloro che, insieme all’Amministrazione,
vivono quotidianamente il territorio – le associazioni e i cittadini – sembra
poter essere la risposta per superare questa difficoltà. La stessa
Amministrazione, ascoltando direttamente dai cittadini le loro priorità, può
acquisire un ampio patrimonio di conoscenze, maggiormente corrispondente alle
esigenze reali della popolazione e quindi affrontare al meglio la gestione del
territorio in tutta la sua complessità.
giovedì 11 dicembre 2014
CAMPAGNA DI SOSTENGNO ALLA LOTTA CONTRO LA CORRUZIONE.
Ci
rivolgiamo a tutti i Candidati
e ai Candidati alla carica di Sindaco che si presenteranno alle elezioni
amministrative del 2015 di qualunque
partito, lista e schieramento di aderire alle richieste di trasparenza pre-voto
di Riparte il futuro. È il momento
di assumere l’impegno di mettere in cima alla propria agenda la lotta alla corruzione. Due sono le iniziative da
sostenere e mettere in campo:
- 1. Adottando la delibera “Trasparenza a costo zero” entro i primi 100 giorni
- 2. Impegnandosi ad attuare le prescrizioni della delibera entro 200 giorni
La
mancanza di risorse per i Comuni non può essere una scusa: è possibile combattere la corruzione anche a costo
zero. Chiediamo ai sindaci di
condividere con i cittadini le informazioni su chi li rappresenta e su come i
Comuni spendono i soldi pubblici.
1. La trasparenza della candidatura.
A)
Pubblicare
(sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) il Curriculum Vitae. Il CV non deve essere generico: al contrario,
chiediamo che includa tutti gli incarichi ricoperti, siano essi pubblici o
professionali, e non solo quelli principali. Grazie a questo documento è
possibile valutare la competenza e l’esperienza del candidato, in ciascun settore
che lo vede coinvolto, e da esso possono emergere eventuali conflitti
d’interesse.
B)
Pubblicare
(sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) la propria storia giudiziaria. Chiediamo di conoscere tutti i procedimenti penali
in corso e quelli che si sono conclusi con una condanna, anche lieve. Il nostro
intento è di permettere all’elettorato una scelta quanto più consapevole
rispetto a chi prenderà decisioni strategiche per la città. Sapere la storia
giudiziaria dei candidati è una garanzia per lo svolgimento della vita
istituzionale.
C)
Pubblicare
(sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) la propria la situazione
reddituale e patrimoniale La
pubblicazione della situazione reddituale e patrimoniale di chi rappresenta le
istituzioni è richiesta per legge in diversi Paesi europei. Lungi dal credere
che sia opportuno giudicare positivamente o negativamente alla luce del
reddito, pensiamo che sia importante verificare la corrispondenza tra reddito,
patrimonio, attività professionale e stile di vita.
D) Dichiarare e pubblicare (sul sito di Riparte il futuro
o sul proprio) potenziali conflitti d’interesse. Chiediamo siano rese pubbliche, mediante
autodichiarazione, situazioni di potenziale conflitto tra gli interessi
professionali e privati del candidato e quelli pubblici di cui si potrebbe
occupare una volta eletto. Inoltre, chiediamo che si faccia riferimento non
solo a se stessi, ma anche a congiunti e familiari, quindi ai possibili
interessi mediati. Questi non sono ostativi alla candidatura ma potrebbero rappresentare
un rischio, specialmente nelle realtà più piccole.
2. La
delibera “trasparenza a costo zero” entro 100 giorni. La
delibera richiede:
- pubblicazione online e diffusione dell‘anagrafe di tutti gli eletti;
- informazione semplificata sui bilanci del comune, fornendo dati dettagliati su
partecipate ed enti simili;
- adozione della Carta di Pisa, codice etico promosso da Avviso Pubblico;
- creazione di una Tavola pubblica per la trasparenza, composta da istituzioni e società civile;
- trasparenza sulla gestione dei beni confiscati (per i comuni che li hanno), attraverso un elenco pubblico dei beni, i bandi per le assegnazioni, le verifiche e le informazioni sull’utilizzo.
3.
Attuare la delibera in 200 giorni. Le 5 prescrizioni contenute nella delibera dovranno
essere attuate entro e non oltre 200 giorni. In questo tempo Riparte il futuro
monitorerà, assieme alla società civile, affinché le richieste e gli impegni
vengano soddisfatti e mantenuti.
giovedì 6 novembre 2014
Tutela dell’ambiente e promozione di uno Sviluppo Sostenibile.
La questione della terra è stata sempre al centro di lotte e rivendicazioni fin dall'inizio della storia dell'uomo. Su di essa si è fondato il potere delle città, dei regni e quello di alcune classi sociali rispetto ad altre. Per essa si è sognato, lottato, si è rivendicato un futuro diverso associando spesso al concetto di terra quello di libertà. L'uomo si è confrontato con il territorio cercando di adattarlo alle proprie necessità. Mai però come a partire dal XIX secolo l'uomo ha deciso di perseguire unicamente i propri obiettivi disinteressandosi della questione ambientale, arrivando a violentare questa Terra, che ci è stata donata, nei modi e con i mezzi che sono sotto gli occhi tutti. Ancora oggi possiamo godere delle meraviglie che la natura ci offre; ma qualche volta, ci fermiamo a pensare come avrebbe potuto essere l'ambiente che ci circonda prima di questa sfrenata industrializzazione, prima di questa sfrenata corsa ai consumi. Stiamo violentando la natura; ma forse, prima ancora stiamo violentando noi stessi.
E' su queste basi che abbiamo deciso di modificare il nostro approccio a questi argomenti e di proporre forme alternative in cui il rispetto per l'ambiente va di pari passo con la consapevolezza che forse è necessario recuperare alcuni valori sociali per ricostruire migliori relazioni tra le persone.
Si parte sicuramente da una visione critica e forse pessimistica di quanto avviene attorno a noi. Non si può dire però che non sia realistica. E allora cosa facciamo? Ci concentriamo unicamente sulle nostre piccole “isole felici”? Forse fino a qualche hanno fa era possibile. Le situazioni veramente difficili possiamo dire che erano più lontane. La crisi però ci ha messo di fronte alla dura realtà, che non è altro che il risultato di tutta una serie di politiche, scelte economiche, atteggiamenti personali sbagliati.
Fortunatamente in giro per il mondo e anche nella nostra nazione ci sono iniziative che vanno controcorrente, che secondo noi vanno nella giusta direzione e che vanno fatte conoscere, vanno perseguite.
Il partito Democratico di Origgio insieme a tutti coloro che vorranno partecipare, a tutte le liste che lo vorranno affiancare, in vista delle prossime elezioni ha l'intenzione di elaborare e proporre un progetto che ponga al centro della vita politica locale, il rispetto per l'ambiente, e un nuovo modo di confrontarsi con il territorio. Probabilmente non ci inventeremo nulla di nuovo ma sicuramente considereremo le esperienze e le iniziative che già altri hanno messo in pratica e cercheremo, con impegno, fermezza e con un grande entusiasmo, di attuarle anche nel nostro paese, adattandole alla nostra realtà.
Vogliamo porre all'attenzione dei cittadini alcune iniziative in cui sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale sono il motore principale. In particolare facciamo riferimento ai mercati a kilometri “0”, ai gruppi d'acquisto solidale, agli orti in città e agli orti didattici.
E' su queste basi che abbiamo deciso di modificare il nostro approccio a questi argomenti e di proporre forme alternative in cui il rispetto per l'ambiente va di pari passo con la consapevolezza che forse è necessario recuperare alcuni valori sociali per ricostruire migliori relazioni tra le persone.
Si parte sicuramente da una visione critica e forse pessimistica di quanto avviene attorno a noi. Non si può dire però che non sia realistica. E allora cosa facciamo? Ci concentriamo unicamente sulle nostre piccole “isole felici”? Forse fino a qualche hanno fa era possibile. Le situazioni veramente difficili possiamo dire che erano più lontane. La crisi però ci ha messo di fronte alla dura realtà, che non è altro che il risultato di tutta una serie di politiche, scelte economiche, atteggiamenti personali sbagliati.
Fortunatamente in giro per il mondo e anche nella nostra nazione ci sono iniziative che vanno controcorrente, che secondo noi vanno nella giusta direzione e che vanno fatte conoscere, vanno perseguite.
Il partito Democratico di Origgio insieme a tutti coloro che vorranno partecipare, a tutte le liste che lo vorranno affiancare, in vista delle prossime elezioni ha l'intenzione di elaborare e proporre un progetto che ponga al centro della vita politica locale, il rispetto per l'ambiente, e un nuovo modo di confrontarsi con il territorio. Probabilmente non ci inventeremo nulla di nuovo ma sicuramente considereremo le esperienze e le iniziative che già altri hanno messo in pratica e cercheremo, con impegno, fermezza e con un grande entusiasmo, di attuarle anche nel nostro paese, adattandole alla nostra realtà.
Vogliamo porre all'attenzione dei cittadini alcune iniziative in cui sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale sono il motore principale. In particolare facciamo riferimento ai mercati a kilometri “0”, ai gruppi d'acquisto solidale, agli orti in città e agli orti didattici.
Gruppi di acquisto solidale.
Sono il frutto dell'iniziativa di semplici cittadini che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro. Questa esperienza non nasce solamente al fine di produrre un risparmio ma, l'aspetto etico, o solidale,è ritenuto il più importante. Questi gruppi si definiscono solidali proprio perchè coloro che ne fanno parte decidono di utilizzare il concetto di solidarietà' come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarietà' che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, e a tutti coloro che subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo. Alla base della nascita di questi gruppi vi è sostanzialmente una critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale ora imperante, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito. I gruppi cercano prodotti provenienti da piccoli produttori locali per avere la possibilità di conoscerli direttamente e per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia derivanti dal trasporto. Inoltre si cercano prodotti biologici o ecologici che siano stati realizzati rispettando le condizioni di lavoro. I gruppi di acquisto sono collegati fra di loro in una rete che serve ad aiutarli e a diffondere questa esperienza attraverso lo scambio di informazioni. Sottolineiamo la presenza sul nostro territorio di un GAS locale ed in particolare la presenza di Aequos (http://www.aequos.eu/) la prima cooperativa di GAS, in grado di raggruppare una trentina di realtà, con lo scopo di organizzare acquisti collettivi di frutta e verdura per ottimizzare trasporti-logistica-volumi, e proporre così continuità e stabilità nei confronti dei produttori.
Mercati a km "0" Sono i mercati di quegli agricoltori che vendono solo prodotti agricoli, italiani, provenienti dai territori regionali. Tra le ragioni principali di successo di tali iniziative c'è il fatto che in questo modo si riducono i passaggi commerciali, si recupera un contatto umano con chi produce gli alimenti e si sostiene la produzione locale.
Nella nostra regione, sono molte le cascine, le fattorie, le aziende agricole che operano in questa direzione. Evidenziamo l'iniziativa di Coldiretti nel 2008 ha promosso la nascita della Fondazione Campagna Amica per promuovere l’estensione capillare di ogni formula di vendita diretta, quale momento di valorizzazione della firma dei produttori e di risposta alla crescente domanda di cibo veramente italiano e genuino. In tutta Italia e in particolare nella nostra regione è possibile trovare mercati, fattorie, agriturismi e botteghe che operano con il marchio di "Campagna Amica".
Gli orti in città. Sono un'esperienza che sta prendendo sempre più piede sia in Italia che all'estero e si sintetizza nel destinare aree e spazi pubblici alla coltivazione.
I vantaggi di tali iniziative sono innumerevoli: dal punto di vista sociale ad esempio, l’obiettivo primario di tanti comuni è quello di sottrarre aree verdi all’abusivismo edilizio e alla speculazione, riducendo al contempo l’inquinamento ambientale e promuovendo un’agricoltura di qualità; è evidente anche una finalità sociale in quanto rappresentano un modo per incrementare la socializzazione tra le persone, anche di diversa età, cultura o ceto sociale, attraverso la condivisione di spazi, o lo scambio di esperienze o degli stessi prodotti ortofrutticoli; non va dimenticato l’impatto ecologico in quanto gli orti migliorano il microclima, salvaguardano e riqualificando il territorio.
Gli orti didattici.
Sono delle iniziative prese dagli gli istituti scolastici che decidono di introdurre tra le loro attività anche quella di insegnare ai bambini l'esperienza della coltivazione utilizzando un pezzetto di terra come fosse un'aula a cielo aperto. In questo modo i nostri ragazzi possono cimentarsi in un attività manuale stimolante, imparare le varie fasi della coltura di ortaggi, dalla semina al raccolto, concentrandosi ad osservare la natura, i suoi ritmi lenti e perfetti, il ciclo delle stagioni, ed imparare a comprendere l'importanza della qualità dei cibi.
Mercati a km "0" Sono i mercati di quegli agricoltori che vendono solo prodotti agricoli, italiani, provenienti dai territori regionali. Tra le ragioni principali di successo di tali iniziative c'è il fatto che in questo modo si riducono i passaggi commerciali, si recupera un contatto umano con chi produce gli alimenti e si sostiene la produzione locale.
Nella nostra regione, sono molte le cascine, le fattorie, le aziende agricole che operano in questa direzione. Evidenziamo l'iniziativa di Coldiretti nel 2008 ha promosso la nascita della Fondazione Campagna Amica per promuovere l’estensione capillare di ogni formula di vendita diretta, quale momento di valorizzazione della firma dei produttori e di risposta alla crescente domanda di cibo veramente italiano e genuino. In tutta Italia e in particolare nella nostra regione è possibile trovare mercati, fattorie, agriturismi e botteghe che operano con il marchio di "Campagna Amica".
Gli orti in città. Sono un'esperienza che sta prendendo sempre più piede sia in Italia che all'estero e si sintetizza nel destinare aree e spazi pubblici alla coltivazione.
I vantaggi di tali iniziative sono innumerevoli: dal punto di vista sociale ad esempio, l’obiettivo primario di tanti comuni è quello di sottrarre aree verdi all’abusivismo edilizio e alla speculazione, riducendo al contempo l’inquinamento ambientale e promuovendo un’agricoltura di qualità; è evidente anche una finalità sociale in quanto rappresentano un modo per incrementare la socializzazione tra le persone, anche di diversa età, cultura o ceto sociale, attraverso la condivisione di spazi, o lo scambio di esperienze o degli stessi prodotti ortofrutticoli; non va dimenticato l’impatto ecologico in quanto gli orti migliorano il microclima, salvaguardano e riqualificando il territorio.
Gli orti didattici.
Sono delle iniziative prese dagli gli istituti scolastici che decidono di introdurre tra le loro attività anche quella di insegnare ai bambini l'esperienza della coltivazione utilizzando un pezzetto di terra come fosse un'aula a cielo aperto. In questo modo i nostri ragazzi possono cimentarsi in un attività manuale stimolante, imparare le varie fasi della coltura di ortaggi, dalla semina al raccolto, concentrandosi ad osservare la natura, i suoi ritmi lenti e perfetti, il ciclo delle stagioni, ed imparare a comprendere l'importanza della qualità dei cibi.
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Fiera del bestiame del XXV aprile.
Nata
all’inizio degli anni ’50, nei primi anni ha visto la prevalenza degli animali
e di qualche strumento agricolo, che in un paese che aveva ancora un buon
interesse per l’attività agricola, avevano una funzione importante. La
manifestazione nel corso degli anni non ha saputo valorizzare e conservare un
forte rapporto con il territorio, soprattutto con gli operatori di Origgio. Dobbiamo
tornare a riaffermare i valori che animavano le prime edizioni privilegiando
quegli operatori che operano tutto l'anno sul nostro territorio; operatori,
espositori a KmZero, che abbiano un legame con il paese. La Fiera torni ad
essere momento di promozione e commercio, valorizzando i prodotti locali, non
solo agricoli, e dando spazio e rilievo al commercio equosolidale che giorno
dopo giorno conquista fasce di mercato sempre più ampi.
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