Quarta "Osservazione", al Piano Urbano del Traffico in adozione dal Comune di Origgio, protocollata in data 6 febbaio 2019.
Nel Piano Urbano del Traffico in
approvazione, nella via Piantanida non è previsto nessun intervento permigliorare e rendere più sicura e sostenibile la mobilità. A nostro parere, (la
pagina su facebook XOriggio e il sottoscritto Michele Nigro), la via merita
maggior attenzione. La presenza di un parcheggio, di servizio per diverse
strutture ad altra frequenza, (scuola materna, scuola elementare, chiesa
parrocchiale, oratorio, cineteatro, parco giochi, etc.), e l’assenza di un
marciapiede per un tratto importante della via, richiede un’attenzione
particolare.
Due sono gli interventi che si suggeriscono:
1.
Istituzione di una Zona a Traffico CicloPedonale Privilegiato su tutta la via
Piantanida.
“Le Zone a Traffico Pedonale Privilegiato, costituiscono
un rafforzamento del concetto d’isola ambientale da attuare nei casi in cui s’intenda
attribuire prevalenza generalizzata alla mobilità pedonale rispetto a quella
veicolare. L’istituzione di Zone a Traffico Pedonale Privilegiato si
caratterizza quindi come provvedimento particolarmente efficace per la regolamentazione
di aree appartenenti a tessuti urbani densi in cui risulti necessario aumentare
la sicurezza dell’utenza debole e migliorare la fruizione delle funzioni e dei
servizi urbani (residenziali, commerciali, ricreative, ecc.), privilegiandole
rispetto alla circolazione dei veicoli”.
L’assenza
di marciapiedi nella prima parte della via Piantanida, per promuovere
(Pedibus), favorire e mettere in sicurezza gli utenti deboli, pedoni, ciclisti,
carrozzine, etc. deve essere un obiettivo primario del PUT. Limitare l’utilizzo
dell’auto privata significa limitare l’inquinamento dell’aria che in un’area
frequentata da circa 600 bambini è un fattore primario.
2.
Regolamentare il traffico dei veicoli in
uscita ed in entrata al parcheggio. Agevolare lo svuotamento del parcheggio,
con l’indicazione di “dare la precedenza” ai veicoli in uscita è sicuramente
una misura fattibile e vantaggiosa, senza nessuna controindicazione. Ostruire
l'uscita comporta difficoltà a liberare i posti auto e l'impossibilità ad
accedervi; per parecchi minuti, nelle ore di punta (uscita asilo, scuola, etc.)
si creano situazioni di stallo e conseguente aumento del caos e
dell'inquinamento dovuto ai gas di scarico che i bambini respirano a pieni
polmoni.
Alleggerire
il traffico nelle vie del centro, ridurre l’inquinamento dovuto alle auto
private, migliorare la sicurezza dell’utenza debole è quanto ci si dovrebbe
prefiggere con il PUT mettendo al centro una mobilità sostenibile!
Origgio;
4 febbraio 2019
xoriggio@gmail.com
Michele
Nigro
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