giovedì 3 marzo 2016

L’ARIA CHE TIRA

L’ARIA CHE TIRA A SARONNO
Al fine di tutelare la salute dei propri cittadini, la Comunità Europea ha stabilito per il PM10, le famigerate “polveri sottili”, un limite di 50 microgrammi per metro cubo di aria, limite da non superare per più di 35 giorni all’anno.

A Saronno, nel 2015, questo limite è stato superato ben 76 volte. Tra gennaio e febbraio 2016 i superamenti sono stati 19. A fine gennaio 2016 il PM10 ha toccato i 142 microgrammi per metro cubo.

SONO DATI ESTREMAMENTE PREOCCUPANTI!
Come noto, il problema dell’inquinamento da polveri sottili è comune a tutta la pianura padana ed è quindi ragionevole pensare che vada affrontato con azioni strutturali comuni e coordinate in tutto il territorio interessato. La Regione Lombardia, l’ente che dovrebbe promuovere e coordinare tali azioni sul territorio lombardo, purtroppo su questo tema è inerte; fino ad ora ha prodotto qualche documento, ma nessuna azione concreta, nonostante medici e ricercatori continuino a lanciare allarmi per gli effetti dell’inquinamento sulla salute delle persone.
Di fronte ad una Regione che latita, molti enti locali, Milano ma anche tanti altri, hanno assunto iniziative autonome, in primo luogo perché intervenire nelle situazioni di emergenza è un preciso dovere delle
Amministrazioni, ma anche perché c’è consapevolezza del fatto che le azioni “dal basso”, intraprese a livello di singolo ente territoriale, possono contribuire alla soluzione del problema generale.
NON COSÌ È AVVENUTO A SARONNO! A parte un’ ordinanza di dubbia efficacia emessa dal Sindaco, con la quale si prescrive la temperatura massima ammissibile in abitazioni, uffici, attività commerciali… e si pone l’obbligo per gli esercizi commerciali di mantenere chiuse le porte e gli ingressi posti verso l’esterno degli edifici, niente altro è stato fatto.
La maggioranza che amministra Saronno ha anzi dichiarato di non voler prendere iniziative, se non quelle per informare la cittadinanza, e di attendere le indicazioni che la Regione vorrà dare. In particolare, l’Amministrazione Saronnese è contraria ad intervenire su una delle fonti più importanti dell’inquinamento dell’aria, ossia i mezzi di trasporto stradali.
Se da un lato è vero che i blocchi del traffico predisposti in alcuni Comuni non sembrano portare benefici immediati, è altrettanto vero che servirebbero azioni di lungo periodo tese a scoraggiare e ridurre la circolazione sulle nostre strade.
I Comuni hanno degli strumenti di intervento per ridurre la circolazione all’interno delle città, ma purtroppo l’Amministrazione Saronnese ha scelto di seguire la strada opposta.
LA VENTILATA APERTURA AL TRAFFICO DELLA ZTL, L’ANNUNCIATO RIDIMENSIONAMENTO DELLE ZONE 30 KM/H, L’ELIMINAZIONE DELLA PISTA CICLABILE DAL PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DI PIAZZALE BORELLA PER FARE POSTO AI PARCHEGGI PER LE AUTO, SONO TUTTE MISURE CHE VANNO NELLA DIREZIONE DI INCENTIVARE IL TRAFFICO.
Sono scelte miopi che finiranno per danneggiare tutti i saronnesi, anche quelli che hanno votato per questa amministrazione.
Stefano Giusto
Commissione Ambiente e Sport - Saronno

Pubblicato su INPIAZZA Periodico del Partito Democratico di Saronno - Anno 18 n. 77

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