mercoledì 23 aprile 2014

DEMOCRAZIA È PARTECIPAZIONE.

Un Paese davvero democratico non è quello che concede ai cittadini una serie di diritti basilari o impone loro una lista di doveri; una "governance giusta" prevede infatti che ciascuno di noi si faccia carico del buon funzionamento e della buona amministrazione della sua comunità, locale o nazionale che sia, e che si impegni attivamente per migliorare lo stato delle cose.
Perché è importante la partecipazione dei cittadini alla vita del proprio Comune?
Perché è proprio grazie alla partecipazione che i cittadini possono favorire la qualità dei servizi pubblici locali.
In sintesi; detto in una sola parola “Rendicontazione” (Accountability) o responsabilità rispetto agli esiti.
La definizione coinvolge due aspetti: da una parte sancisce il dovere di chi esercita una funzione pubblica, di rispondere del proprio operato, dall’altra, sulla base dell’implicita premessa, che ciò debba poter esser controllabile, stabilisce l’obbligo di assoggettarsi ad eventuali procedure di esame dirette a questo scopo. 
La “Rendicontazione” (Accountability) si compone di tre elementi principali: 
1.       Responsabilità: vuol dire buona gestione del proprio operato da parte di tutti i soggetti coinvolti, sia pubblici sia privati, in coerenza con gli obblighi e gli impegni presi. 
2.       Trasparenza: è la possibilità da parte di chiunque di reperire informazioni e dati, al fine di verificare quanto detto e fatto dalle istituzioni.
3.        Partecipazione: infine, significa che tutte le decisioni sono tanto più efficaci quanto più maturate attraverso un percorso comune e condiviso, che valorizzi la possibilità di tutte le persone di potersi esprimere e di giocare un ruolo attivo nell’influenzare, monitorare e valutare le azioni che hanno impatto sulla collettività.
Avviare processi di decisione partecipata che siano strutturati secondo metodologie ben definite permette di instaurare un rapporto più collaborativo tra l’Amministrazione pubblica ed i cittadini.
Anche l’Unione Europea ha introdotto la partecipazione come metodo di lavoro per la definizione di principi, di strategie e di programmi operativi nell’ambito sociale, economico e ambientale.
Il ricorso a forme di partecipazione “strutturata”, vale a dire con tempi e modalità ben definiti, costituisce una novità nel modo di gestire il governo del territorio, che assicura un confronto più approfondito e facilita il più ampio coinvolgimento dei diversi interessi coinvolti nella definizione di scelta politica o di un intervento.
NOI CI PONIAMO L’OBIETTIVO DI …
Ø  Diffondere e condividere le competenze dei cittadini.
Ø  Far partecipare i cittadini alle decisioni di bilancio.
Ø  Far definire ai cittadini gli standard dei servizi pubblici locali.
È tempo di iniziare, di andare oltre l’annuncio! Iniziamo con il Bilancio Partecipato e Partecipativo, che sono processi di democrazia diretta, attraverso i quali i cittadini partecipano alle decisioni che riguardano l’utilizzo e la destinazione delle risorse economiche del Comune. 
Il Bilancio Partecipato si sostanzia nella partecipazione popolare alle decisioni inerenti gli interventi pubblici e si realizza attraverso incontri con la cittadinanza finalizzati alla conoscenza del bilancio del Comune così come proposto e all’accoglimento delle istanze direttamente provenienti dai cittadini.
Il Bilancio Partecipativo è un metodo di formazione del bilancio preventivo che richiede la partecipazione diretta dei cittadini alla redazione di specifici capitoli di spesa nei limiti di quanto appositamente stanziato dall’Amministrazione comunale”.
OGGI, SAPER AMMINISTRARE BENE SIGNIFICA DARE CENTRALITÀ AI CITTADINI, RENDERLI PARTECIPI ALLE SCELTE AMMINISTRATIVE DEL NOSTRO COMUNE.

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